I drammi del mese
Alex M. di Mauro Maggioni e Claudio Tomati
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Alex M premio speciale della giuria al Riccione Teatro 1997 è stato scritto, in coppia a Mauro Maggioni, da Claudio Tomati, autore scomparso nello scorso dicembre per le conseguenze di una leucemia a soli 41 anni. Tomati, che per un decennio ha scritto in team con Maggioni, ci ha lasciato una raccolta di testi, spesso riconosciuti nei più significativi premi nazionali, in cui la sensibilità alle tematiche civili è riuscita a indirizzarsi con rigore sulle tracce di un’etica di matrice laica, a tratti irrobustita da un’ironia cruda e personalissima. Lunedì 2 maggio, alle ore 21:30, presso il Teatro Guanella di Milano, gli amici ed i colleghi di Claudio (Eugenio Allegri Tommaso Amadio Sonia Antinori Maria Ariis Massimo Bavastro Massimo Bologna Fausto Caroli Toni Caroppi Veronica Cruciani Marco Filatori Giovanni Franzoni Giusy Frallonardo Marco Fubini Aram Kian Matteo Lanfranchi Mauro Maggioni Lucia Mascino Mario Nuzzo Francesca Pavoni Lorenzo Piccolo Fausto Russo Alesi Alessandro Sampaoli Valeria Talenti Antonio Tarantino Filippo Timi Barbara Valli e l'intervento di Franco Quadri) lo ricorderanno con una serata che si articolerà attraverso tre lavori, tutti scritti in coppia con Maggioni: Skins-Assalto al Paradiso, Alex M ed E la gente guardava stupita.
Il Premio speciale della giuria Riccione Teatro 1997
"Specialisti in vite immaginarie di giovani uomini illustri, Maggioni e Tomati, dopo il bel lavoro su Marlowe, mettono in scena Alessandro Magno in versione aggiornata, facendo dell’ambizioso conquistatore Macedone un capobanda on the road con la sua macchina nera e i suoi boys, in giro per discoteche, in un bagno di degrado metropolitano, sesso, droga e rock’n‘roll, non sdegnando magnetismi che dal fumetto conducono al pulp, fuori dal tempo ma molto nostro in un ritratto aureolato dal Sole Nero dell’autodistruzione. Con un narratore che ne regge i fili in un esperanto di lingue, dialetti e luoghi comuni da sfigati e una forte carica d’energia vitale."
Di cosa parla
La parabola di Alessandro Magno è riversata con coerenza e visionarietà in un ambiente da periferia urbana, dove un gruppo di ragazzi, trascinati dalla frenesia di novità di un fantomatico Alex M, sotto i cui tratti si intravede l'Alex inventato da A.Burgess per il suo "Clockwork Orange", si dedica a un viaggio di conquista le cui tappe coincidono con le squallide ambientazioni di un nichilistico romanzo di formazione contemporaneo. L'autostrada, il parcheggio, la discoteca, diventano quindi, come in un fumetto, le stazioni drammatiche di un mito di oggi, con un effetto di schiacciamento in cui passato, presente e futuro, mito, leggenda, quotidiano, alto e basso colano nella medesima forma, forgiando la mirabolante lingua di una Babilonia da III millennio.