Recensioni
Drammaturgia contemporanea in scena
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Si è conclusa sabato 16 ottobre la sesta edizione del festival emiliano che, da venerdì 8, ha visto impegnate tra Modena, Sassuolo e Carpi 22 compagnie italiane e straniere con 70 spettacoli distribuiti nei diversi spazi, anche non specificatamente teatrali, recuperati tra il capoluogo e le cittadine della provincia.
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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Uno spettacolo intrigante, appetitoso, di ottima costruzione drammaturgica, con contorno di noir e suspense quanto basta per incuriosire il pubblico ed arricchito poi da due abili interpreti di origini siciliane che attraverso il dipanarsi della pièce svelano pagine di autori isolani oltre che colori, odori, sapori e profumi misti a nostalgie d’estate di una terra ricca di fascino. Stiamo parlando dello spettacolo “Il Timballo del Gattopardo” scritto da Rosario Galli
- Scritto da Paolo Randazzo
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Ci sono due direttrici di lettura e d’interpretazione che s’intersecano in “M. Carne della mia carne”, lo spettacolo di teatro-danza creato a partire dalla Medea di Euripide dal coreografo/regista pugliese Loris Petrillo e dal giovane drammaturgo Massimiliano Burini: da una parte il gesto intellettuale dell’artista contemporaneo che non prova solo a riprodurre il testo di Euripide, ma che – giustamente – realizza in scena l’esito del suo personale ed attuale confronto
- Scritto da Paolo Randazzo
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Nel dire di “Too late”, il secondo contest del progetto drammaturgico dei Motus, “Syrma Antigones”, s’è posta l’attenzione sulla possibilità che oggi il mito abbia ancora efficacia politica. Un’efficacia politica del mito che si può cogliere soltanto a partire da una reale disponibilità ad percepirne le vibrazioni di senso ancora presenti nel tessuto vivo (e storicamente determinato) della nostra cultura. I Motus, in questo senso, sembrano essersi
- Scritto da Paolo Randazzo
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Ci sono spettacoli che costringono a pensare: le emozioni sì, magari ci sono anche le emozioni, ma è la riflessione che conta, il pensiero, il gesto del pensiero che si confronta con la realtà e prende posizione. Il pensiero che s’impone con la ferma lucidità politica, filosofica ed estetica, della ribellione e della rottura. Abbiamo visto a Gibellina il 27 luglio scorso, nel contesto delle Orestiadi, “Too Late! (antigone) contest #2” dei romagnoli “Motus”
- Scritto da Paolo Randazzo
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La qualità del tempo deriva dalla coscienza che abbiamo della sua finitezza e per questo, opportunamente, gli antichi distinguevano tra kronos (tempo vuoto) e kairòs (tempo pieno, vissuto consapevolmente). Questa partizione interpretativa vale per le società così come per gli individui: se a un certo punto ti accorgi che la tua vita, il tempo che hai vissuto e quello che pensi d’avere ancora a disposizione, stanno finendo o stanno inaspettatamente