I libri del mese
Per la segnalazione in questa rubrica inviare esclusivamente libri di teatro o drammaturgia a
Associazione Dramma.it - Via dei Monti di Pietralata 193/c 00157 Roma
Lo spettatore appassionato di Gilberto Santini
- Scritto da Marcello Isidori
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Lo spettatore appassionato
di Gilberto Santini
Edizioni ETS Pisa 2004
221 pagg. € 15,00
Un diario di cinque anni, dal 1999 al 2003, con le testimonianze, i documenti, le riflessioni, le interviste realizzate da Gilberto Santini, docente di Storia del teatro e dello spettacolo presso l'Università di Urbino "Carlo Bo" e critico teatrale. Non un diario qualsiasi ma una vera e propria cronaca del nostro teatro, non tutto per la verità, di questi ultimi anni. Scrive Santini per introdurre l'intervista ad una delle sue attrici preferite: "Riesco a fatica a celare le mie passioni. E soprattutto non ho voglia di farlo. Perciò è bene dichiararlo subito e con chiarezza (...)". Frase esplicativa di tutto il tono del libro, che non esiterei a definire avvincente. Perchè redatto da uno "spettatore appassionato", da chi ama profondamente il teatro e proprio come un innamorato perde magari di obiettività ma ha una carica ed un entusiasmo contagioso nella descrizione dell'oggetto del suo amore. Tutto questo considerando però che non di spettatore qualunque si tratta ma di critico teatrale e studioso. L'opera è un tentativo di storicizzare il momento teatrale che stiamo vivendo, ma ancor più un tentativo di raccontarne le tappe più interessanti e significative, proprio come si racconta una bella storia. In prefazione viene precisato che molte delle recensioni, interviste e "pezzi" raccolti in questo volume sono tratti dalla rivista prevalentemente musicale "Il mucchio selvaggio" e pertanto destinate ad un pubblico di non addetti ai lavori. Ma gli addetti ai lavori, a mio parere, non potranno che apprezzare i contenuti e la forma di questa "cronaca". In definitiva un lavoro che ha la rara capacità di unire lo spessore della documentazione da saggio ad una forma che si presta ad una lettura scorrevole, da romanzo. Un consiglio? Mettetevelo in valigia per le prossime vacanze...
Il teatro di Robert Lepage di Anna Maria Monteverdi
- Scritto da Marcello Isidori
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Il teatro di Robert Lepage
di Anna Maria Monteverdi
Edizioni BFS Pisa 2004
160 pagg. € 15,00
Frutto della ricerca di dottorato svolta presso il Dipartimento di storia delle arti dell’università di Pisa, questo volume percorre con un’analisi approfondita gli spettacoli realizzati da Robert Lepage negli ultimi venti anni, periodo nel quale gran parte della comunità teatrale internazionale ha riconosciuto in questo regista, autore e attore canadese un alto esempio di integrazione spettacolare tra culture, linguaggi e tecniche espressive profondamente diverse tra loro. Anna Maria Monteverdi, docente di Teatro multimediale all’Università di Pisa e di Storia della scenografia al DAMS di Genova, organizza questa ricerca in due parti. Nella prima, dopo aver tracciato brevemente un quadro storico/culturale della realtà in cui Lepage si è formato (il Quebec), che non si esime da qualche illuminante riferimento al contesto politico, analizza l’evoluzione poetica, dei temi, dei linguaggi e della filosofia performativa, in altre parole dei contenuti nei grandi spettacoli di Lepage. Nella seconda parte, grazie anche ad un’analisi più approfondita di due tra i suoi più recenti spettacoli (“La face cachée de la lune” e “Elseneur”) mette a nudo l’ossatura e cioè la forma, che in Lepage diventa anche contenuto, caratterizzata dall’utilizzo di una tecnologia “umanizzata” dove la macchina diventa scenografia ma anche attore e personaggio, e dove la tecnica è sempre al servizio dell’uomo. Anna Maria Monteverdi cadenza un’agile e proficua alternanza tra l’analisi della saggista e le numerose citazioni dallo stesso Lepage, da critici e studiosi della sua opera e dai suoi collaboratori, tra cui lo scenografo Carl Fillion di cui viene riportata in appendice un’ampia intervista. La stesura della monografia, che appare da subito sapientemente divulgativa, consente una lettura scorrevole e mai ingolfata da gergalità tecniche o accademiche. Se l’obiettivo di questo volume era di fornire, a chiunque fosse interessato, gli strumenti per conoscere ed apprezzare in modo critico (nel senso più alto del termine) l’originale ed innovativo linguaggio performativo di uno tra i più interessanti artisti del nostro tempo, possiamo affermare senza timori che l’obiettivo è stato centrato in pieno.
Stabat mater di Gerardo Guccini e Michela Marelli
- Scritto da Marcello Isidori
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Stabat mater
viaggio alle fonti della narrazione
di Gerardo Guccini e Michela Marelli
Le Ariette libri
€ 15,00
I documenti e gli studi raccolti intorno al viaggio di STABAT MATER – l’intenso spettacolo itinerante che, alla fine degli anni Ottanta, ha rilanciato la voga del teatro nelle case – descrivono una delle fonti dimenticate del ‘teatro di narrazione’. Se consideriamo in quanto fonti i percorsi con cui gli artisti del ‘nuovo teatro’ hanno preso coscienza di sé in quattro narratori, difficilmente possiamo trovare esperienze che meritino questa qualifica più del progetto “Dura Madre Mediterranea” e del viaggio di STABAT MATER che ne è stato il sorprendente epilogo. Portando i loro personaggi di casa in casa senza dimetterne mai le vesti e i comportamenti, le attrici di Laboratorio Teatro Settimo (Laura Curino, Mariella Fabbris, Lucilla Giagnoni) acquistano visibilità, si distinguono dalle dinamiche spettacolari di gruppo con le quali erano state a lungo identificate, intraprendono la strada verso una maggiore autonomia creativa. Integrato da un inquadramento storico sul ‘nuovo teatro’, nonché da lettere e testi inediti di Marco Baliani, Fabrizio Cruciani, Roberto Tarasco, Bruno Tognolini e Gabriele Vacis, il dossier qui raccolto sul viaggio di STABAT MATER costituisce un contributo compiuto, ma anche il primo capitolo di un’eventuale storia dedicata alle fonti del ‘teatro narrazione’.
(dalla quarta di copertina)
Prima del teatro vent'anni di scuola europea per l'arte dell'attore 1985/2004
- Scritto da Marcello Isidori
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Prima del teatro
vent'anni di scuola europea per l'arte dell'attore 1985/2004
Edizioni ETS
pp. 252 € 25,00
Il bellissimo volume ripercorre, grazie alle significative testimonianze di Andrea Camilleri, Luigi Maria Musati e Roberto Scarpa, ma soprattutto attraverso le numerose fotografie, i primi vent'anni di attività della Scuola europea per l'arte dell'attore progettata ed organizzata dal Teatro di Pisa e dall'Accademia Nazionale d'Arte drammatica Silvio D'Amico, in collaborazione con le principali scuole teatrali europee. Un lungo cammino iniziato a Pisa, proseguito a Bagni di Lucca e a Montalcino, per approdare infine a San Miniato che è tutt'oggi la sede di quest'esperienza unica che ha determinato l'incontro, l'approfondimento e lo scambio fra docenti, giovani attori, registi, drammaturghi provenienti da tutta Europa ed oltre. Il volume termina con un' appendice cronologica su ciò che è stato fatto, con quali docenti e per quali discenti.