• Associazione
    • Collaboratori
    • La storia
    • Contattaci
    • Collabora con noi
    • Dramma.it nel tuo sito
    • Rubriche
    • Recensioni
    • Articoli e interviste
    • Cartelloni teatrali
    • Bacheca spettacoli
    • Materiali
    • Siti teatrali
    • Il vostro spazio
    • Comunità
    • Libreria virtuale
    • Concorsi drammaturgia
    • Formazione
    • Traduzioni
    • Spettacoli
    • Rassegne e festival
    • Formazione
    • Concorsi e opportunità
    • Altre notizie
    • Invia un comunicato
    • Pubblica una notizia in evidenza
    • Drammi
    • Libri
    • Promo spettacoli
    • Dossier
    • Scritture sulla scena
dramma.it
  1. Sei qui:  
  2. Home
  3. Segnalazioni
  4. Libri

I libri del mese

Per la segnalazione in questa rubrica inviare esclusivamente libri di teatro o drammaturgia a
Associazione Dramma.it - Via dei Monti di Pietralata 193/c 00157 Roma

Il teatro di Robert Lepage di Anna Maria Monteverdi

Scritto da Marcello Isidori
Visite: 2724

Il teatro di Robert Lepage
di Anna Maria Monteverdi
Edizioni BFS Pisa 2004
160 pagg. € 15,00

Frutto della ricerca di dottorato svolta presso il Dipartimento di storia delle arti dell’università di Pisa, questo volume percorre con un’analisi approfondita gli spettacoli realizzati da Robert Lepage negli ultimi venti anni, periodo nel quale gran parte della comunità teatrale internazionale ha riconosciuto in questo regista, autore e attore canadese un alto esempio di integrazione spettacolare tra culture, linguaggi e tecniche espressive profondamente diverse tra loro. Anna Maria Monteverdi, docente di Teatro multimediale all’Università di Pisa e di Storia della scenografia al DAMS di Genova, organizza questa ricerca in due parti. Nella prima, dopo aver tracciato brevemente un quadro storico/culturale della realtà in cui Lepage si è formato (il Quebec), che non si esime da qualche illuminante riferimento al contesto politico, analizza l’evoluzione poetica, dei temi, dei linguaggi e della filosofia performativa, in altre parole dei contenuti nei grandi spettacoli di Lepage. Nella seconda parte, grazie anche ad un’analisi più approfondita di due tra i suoi più recenti spettacoli (“La face cachée de la lune” e “Elseneur”) mette a nudo l’ossatura e cioè la forma, che in Lepage diventa anche contenuto, caratterizzata dall’utilizzo di una tecnologia “umanizzata” dove la macchina diventa scenografia ma anche attore e personaggio, e dove la tecnica è sempre al servizio dell’uomo. Anna Maria Monteverdi cadenza un’agile e proficua alternanza tra l’analisi della saggista e le numerose citazioni dallo stesso Lepage, da critici e studiosi della sua opera e dai suoi collaboratori, tra cui lo scenografo Carl Fillion di cui viene riportata in appendice un’ampia intervista. La stesura della monografia, che appare da subito sapientemente divulgativa, consente una lettura scorrevole e mai ingolfata da gergalità tecniche o accademiche. Se l’obiettivo di questo volume era di fornire, a chiunque fosse interessato, gli strumenti per conoscere ed apprezzare in modo critico (nel senso più alto del termine) l’originale ed innovativo linguaggio performativo di uno tra i più interessanti artisti del nostro tempo, possiamo affermare senza timori che l’obiettivo è stato centrato in pieno.

Stabat mater di Gerardo Guccini e Michela Marelli

Scritto da Marcello Isidori
Visite: 3042

Stabat mater
viaggio alle fonti della narrazione
di Gerardo Guccini e Michela Marelli
Le Ariette libri
€ 15,00

I documenti e gli studi raccolti intorno al viaggio di STABAT MATER – l’intenso spettacolo itinerante che, alla fine degli anni Ottanta, ha rilanciato la voga del teatro nelle case – descrivono una delle fonti dimenticate del ‘teatro di narrazione’. Se consideriamo in quanto fonti i percorsi con cui gli artisti del ‘nuovo teatro’ hanno preso coscienza di sé in quattro narratori, difficilmente possiamo trovare esperienze che meritino questa qualifica più del progetto “Dura Madre Mediterranea” e del viaggio di STABAT MATER che ne è stato il sorprendente epilogo. Portando i loro personaggi di casa in casa senza dimetterne mai le vesti e i comportamenti, le attrici di Laboratorio Teatro Settimo (Laura Curino, Mariella Fabbris, Lucilla Giagnoni) acquistano visibilità, si distinguono dalle dinamiche spettacolari di gruppo con le quali erano state a lungo identificate, intraprendono la strada verso una maggiore autonomia creativa. Integrato da un inquadramento storico sul ‘nuovo teatro’, nonché da lettere e testi inediti di Marco Baliani, Fabrizio Cruciani, Roberto Tarasco, Bruno Tognolini e Gabriele Vacis, il dossier qui raccolto sul viaggio di STABAT MATER costituisce un contributo compiuto, ma anche il primo capitolo di un’eventuale storia dedicata alle fonti del ‘teatro narrazione’.
(dalla quarta di copertina)

Prima del teatro vent'anni di scuola europea per l'arte dell'attore 1985/2004

Scritto da Marcello Isidori
Visite: 1675

Prima del teatro
vent'anni di scuola europea per l'arte dell'attore 1985/2004
Edizioni ETS
pp. 252 € 25,00

Il bellissimo volume ripercorre, grazie alle significative testimonianze di Andrea Camilleri, Luigi Maria Musati e Roberto Scarpa, ma soprattutto attraverso le numerose fotografie, i primi vent'anni di attività della Scuola europea per l'arte dell'attore progettata ed organizzata dal Teatro di Pisa e dall'Accademia Nazionale d'Arte drammatica Silvio D'Amico, in collaborazione con le principali scuole teatrali europee. Un lungo cammino iniziato a Pisa, proseguito a Bagni di Lucca e a Montalcino, per approdare infine a San Miniato che è tutt'oggi la sede di quest'esperienza unica che ha determinato l'incontro, l'approfondimento e lo scambio fra docenti, giovani attori, registi, drammaturghi provenienti da tutta Europa ed oltre. Il volume termina con un' appendice cronologica su ciò che è stato fatto, con quali docenti e per quali discenti.

Maestri drammaturghi nel teatro italiano del '900 di Giorgio Taffon

Scritto da Marcello Isidori
Visite: 4743

Maestri drammaturghi nel teatro italiano del '900
di Giorgio Taffon
Editori Laterza
pp. 178 € 18,00

Giorgio Taffon, docente di Letteratura teatrale italiana nel collegio didattico del Dams dell’Università di Roma tre, dopo la fatica affrontata in coppia con il collega Marco Ariani “Scritture per la scena. La letteratura drammatica nel novecento italiano”, ci propone questo nuovo lavoro di ricerca nella drammaturgia del secolo appena trascorso. L’opera che qui presentiamo cambia, rispetto al volume che egli stesso definisce “padre” e che lo ha preceduto, angolatura di analisi e ricerca. Mentre col primo lavoro gli autori drammatici e le loro opere venivano affrontati più sulla base dei contenuti e delle tematiche, qui si guarda all’esperienza di alcuni “maestri”, intesi come “detentori di un sapere tecnico, artigianale, trasmissibile e costituente un modello di riferimento, in cui nuove modalità tecnico-formali potrebbero innestarsi, per vivere poi in proprio e del proprio”. Tale approccio sembra opportuno ancor più che interessante in un momento in cui, effettivamente, si sente la mancanza di grandi maestri e di conseguenza si evita di considerare l’arte drammaturgica, al pari di tutte le arti, insieme di tecniche trasmissibili, oltre che ambito di manifestazione di talento espressivo e poetico. Il lavoro offre dunque ai lettori la possibiltà di conoscere le “tecniche, le forme e le invenzioni”, come recita il sottotitolo del volume, di otto importanti drammaturghi, frutto di una scelta, tutt’altro che indolore, dettata appunto dagli obiettivi dell’analisi. Se non stupisce affatto la trattazione di drammaturghi divenuti ormai “classici” quali Pirandello, De Filippo, Fo e, in una certa misura, Viviani, coraggiosa ma giustificata appare invece la scelta degli altri nomi: Testori, Pasolini, Bene e Ginzburg. Scelta giustificata, dicevamo, in quanto, come spiega lo stesso autore: “… propongono modalità di scrittura drammaturgica al momento irrinunciabili come proposte esemplari, ciascuno per proprie peculiari caratteristiche”. L’opera introduce sinteticamente il lavoro di ciascun “maestro” per poi concentrare l’attenzione, secondo l’approccio delineato, su poche opere ritenute esemplari e dunque esemplificative delle tecniche, delle forme e delle invenzioni del loro autore. Non ci sembra di secondaria importanza il fatto che la lettura di questa ricerca scorre agevole e senza intoppi, grazie anche ad un linguaggio semplice e diretto, caratteristica apprezzabilissima e non precisamente comune in pubblicazioni di questo genere.

Pagina 84 di 88

  • 79
  • 80
  • 81
  • 82
  • 83
  • 84
  • 85
  • 86
  • 87
  • 88

Le drammaturgie

La decapitazione di Marco Gualco di Riccardo Cacace

Cosa siamo disposti a negoziare della nostra morale quando è in ballo la vita? Marco Gualco ben poco, ché investito dal corso degli eventi fa di tutto per diventarne il fautore ma non per salvare se stesso bensì il suo orgoglio. LA DECAPITAZIONE è un

L'arte delle alici di Angela Villa

Nel testo L’ARTE DELLE ALICI, rifletto sulla condizione di solitudine che si è venuta a creare durante la pandemia. Solitudine vissuta maggiormente dalle donne, in particolare da quelle che vivono in situazioni difficili sia dal punto di vista familiare sia

Le Fuorigioco di Michele Vargiu

Questa «favola teatrale» narra le gesta del Gruppo Femminile Calcistico Milanese, la prima squadra di calcio femminile nella storia d’Italia, nata nel 1932 in pieno regime fascista. Un racconto corale, tratto da eventi realmente accaduti, che ritrae

Il sogno di Monèva di Valentina Fantasia

Nel giugno del 2020 a Mondragone, in provincia di Caserta, scoppiò una violenta rivolta tra gli operai di nazionalità bulgara che lavoravano nelle campagne come stagionali. Il motivo era l’istituzione della zona rossa, con divieto di accesso e uscita

Dramma.it on line dal 15 settembre 2000 - direttore Marcello Isidori
© 2000-2025 Ass. Cult. Dramma.it c.f. 97266180583