I libri del mese
Per la segnalazione in questa rubrica inviare esclusivamente libri di teatro o drammaturgia a
Associazione Dramma.it - Via dei Monti di Pietralata 193/c 00157 Roma

Un teatro per il XXI secolo di Oliviero Ponte di Pino
- Scritto da Marcello Isidori
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Per celebrare i vent'anni del sito web Ateatro, Oliviero Ponte di Pino mette a frutto il tempo del "lockdown" e dei teatri chiusi per scrivere di getto, come da lui stesso affermato, questa sorta di diario del primo ventennio del secolo evidenziando gli eventi, teatrali e non, che si sono distinti per gli aspetti innovativi e pionieristici. Il volume è diviso in anni, anzichè capitoli, ed ogni anno in tre sezioni: inteatro, extrateatro e Ateatro. Nella prima sezione l'autore segnala gli spettacoli e le esperienze teatrali più rivoluzionare, nella seconda gli avvenimenti socioculturali con significative conseguenze nel mondo dello spettacolo dal vivo e nell'ultima le numerose attività del sito web Ateatro e poi anche dell'associazione culturale omonima. Ne risulta un'interessante panoramica del ventennio appena concluso con inevitabile riflessione finale sui possibili sviluppi futuri del mondo teatrale gravato dalle nubi minacciose della pandemia, ben lungi dall'essere superata. Pur comprendendo che il punto di vista dell'autore non può che essere soggettivo e parziale, mi è sembrato piuttosto sorprendente che nel volume non venga neppure citata la nascita, decisamente pionieristica ed innovativa per i primi anni 2000, del nostro sito dramma.it e della libreria virtuale.
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Un teatro per il XXI secolo
lo spettacolo dal vivo ai tempi del digitale
di Oliviero Ponte di Pino
Franco Angeli 2021
190 pagg. € 22,00

Memorabilia di Antonio Messena
- Scritto da Marcello Isidori
- Visite: 1112
Titivillus pubblica questo lungo racconto sulla storia del Teatro l'Uovo dell'Aquila, redatto da uno dei suoi tre storici fondatori Antonio Messena. La naturale definizione di quest'opera è appunto quella di racconto ma non si tratta dell'unica adatta e forse neanche della migliore. Dopo le prime pagine, infatti, colpisce subito l'incredibile mole di informazioni, dati, dettagli storici, articoli di giornale, citazioni di leggi, regolamenti, circolari ministeriali, nomi e cognomi di centinaia di protagonisti o semplici comprimari, che documenta la parabola vitale di questa straordinaria realtà teatrale intaliana che, dal 1978 ad oggi, è divenuta vera e propria istituzione ed esempio di virtù nell'ambito del complesso mondo delle imprese teatrali. Così il racconto, a tratti coinvolgente come un romanzo, diventa più spesso cronaca dettagliata (fin troppo, per la verità) di tutte le vicende più o meno ordinarie, positive e negative che hanno caratterizzato questi quarant'anni di vita dell'Uovo. Messena parla senza peli sulla lingua facendo nomi e cognomi di chi ha incontrato sul suo cammino non lesinando critiche ed obiezioni o, al contrario, riconoscenza ed ammirazione. Inutile dire che la storia di questa significativa esperienza teatrale incrocia le vicende politiche, culturali, sociali e storiche del nostro paese in generale ma soprattutto del peculiare contesto abruzzese, in particolare della tragica vicenda del terremoto del 6 aprile 2009 che ha segnato il destino, oltre che di migliaia di essere umani, anche di questo Teatro. La pubblicazione è aperta dall'introduzione firmata da Lucio Argano, corredata da una bella galleria di foto a colori, completata da una breve intervista all'autore e da una ricca appendice che fornisce ulteriori dettagli ai già numerosi presenti nel testo.
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Memorabilia
Teatro l'Uovo, metamorfosi di un impegno artistico, sociale e civile
di Antonio Messena
Titivillus 2021
306 pagg. € 18,00

Teatro di Nicola Russo
- Scritto da Marcello Isidori
- Visite: 1590
Come sottolinea giustamente Gianfranco Capitta nella prefazione a questa pubblicazione di Titivillus, Nicola Russo diventa autore soltanto dopo una lunga e significativa esperienza d'attore, fondatore di una sua compagnia (Monstera) ma anche interprete diretto da tanti registi importanti come Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Marco Bellocchio, Eimuntas Nekrosius e Luca Ronconi. Il suo testo d'esordio "Elettra, biografia di una persona comune" del 2010 è qui pubblicato come ultimo, in una ideale trilogia drammaturgica che compone il volume, insieme agli altri due lavori più recenti: "Anatomia comparata" e "Io lavoro per la morte". Volendo scegliere un termine che unisca la ratio di queste tre drammaturgie, mi sento di optare per "memoria" intesa nel senso di ricordo e racconto della vita passata. Così è nella biografia, narrata in prima persona tra aneddoti e rievocazione di "numeri", di Elettra Romani ballerina, soubrette, attrice di varietà e prosa che l'autore ha conosciuto e "spiato" da ragazzo avvicinandosi al mondo del teatro. Così è anche per gli altri due lavori in cui una coppia di donne nell'uno, madre e figlio nell'altro, evocano un rapporto profondo attraverso i ricordi di vita. Un teatro che all'azione preferisce il racconto e l'evocazione del passato, memoria di ciò che si è stati e fondamento di ciò che si è diventati e si diventerà. A questa esemplificazione che tenta di offrire un'idea della tematica e della poetica autorale di Nicola Russo va sicuramente aggiunta la capacità, frutto senz'altro della sua natura di attore-drammaturgo, di dare spessore e tridimensionalità ai personaggi dei testi che, pur ricordando e raccontando e dunque non agendo, risultano comunque corpi vivi, che riusciamo a vedere, a godere, ad amare. Il volume, oltre alla già citata prefazione di Gianfranco Capitta, è completato da una nota critica di Iolanda Stocchi e dalla biografia dell'autore.
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Teatro
Anatomia comparata, Io lavoro per la morte, Elettra biografia di una persona comune
di Nicola Russo
Titivillus 2021
106 pagg. € 12,00

Regia parola utopia a cura di R.Carlotto O.Ponte di Pino
- Scritto da Marcello Isidori
- Visite: 1158
A partire dalle tre giornate di studio per Luca Ronconi, organizzate dal Centro teatrale Santa Cristina alla fine di agosto del 2017, i curatori hanno raccolto gli atti di quel convegno arricchendoli di altri importanti contributi per realizzare questo prezioso volume dedicato al lavoro del grande Maestro scomparso. Numerosissimi, interessanti, talvolta originali e comunque firmati da personalità dello spettacolo che hanno conosciuto e lavorato a vario titolo con il regista piemontese, sono i contributi e le interviste capaci di fornire un quadro ampio e sfaccettato del mondo ronconiano. Il volume è diviso in tre parti, come le giornate del convegno, incentrate ciascuna sulle tre parole chiave individuate per contemplare il vasto mondo poetico e artistico di Ronconi. Si parte dal termine più apparentemente scontato, regia, ma sviscerando, a più voci, contenuti che scontati non sono affatto, a cominciare dal cosiddetto "non-metodo" che denota la caratteristica principale dell'approccio registico di Ronconi. Parola è il secondo termine da cui si trae lo spunto per altre testimonianze importanti, che mettono in evidenza un altro aspetto originale del lavoro del Maestro: la chirurgica attenzione al testo e il profondo rispetto dei suoi contenuti. Ronconi non ha mai fatto a meno della parola come punto di partenza dei suoi lavori dimostrando come, per essere rivoluzionari e innovativi come hanno provato ad essere tanti artisti nel teatro dei decenni scorsi, non sia necessario rivoltare o rinunciare del tutto al testo drammatico. Infine utopia, parola che ha molto a che fare con l'anima, l'ispirazione e il motore di tanti spettacoli del Maestro oltre che con due progetti "impossibili" come il Laboratorio di Prato degli anni 80 e il Centro teatrale Santa Cristina che rappresenta, a tutt'oggi, una fondamentale eredità concreta del lavoro ronoconiano.
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Regia parola utopia
il teatro infinito di Luca Ronconi
a cura di Roberta Carlotto e OlivieroPonte di Pino
Quodlibet 2021
365 pagg. € 22,00