I libri del mese
Per la segnalazione in questa rubrica inviare esclusivamente libri di teatro o drammaturgia a
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Non devi far altro che morire nell'arena di Angelica Liddel
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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È già a cominciare dal titolo una sfida, una sfida al senso comune, alla banalità, al mito del “politically correct” di un epoca che avendo dimenticato il sacro e perso con esso il senso del tragico non ha conquistato più libertà, ma al contrario sembra averne perduta, sempre più schiava delle “belle forme” e delle “belle apparenze” che dovrebbero percorrerla, senza sangue e senza materia. Attorno all'omonimo testo drammaturgico della spagnola Angelica Liddell il piccolo volume di cui scriviamo costruisce un percorso di approfondimento, un apparato letterario che recupera riferimenti e suggestioni, quel fecondo terreno creativo che alimenta l'opposizione al dato, all'oggi, al contemporaneo quale si è da ultimo costruito, di una artista che sa metaforicamente incidere con la sua parola, lirica e tragica, la carne stessa per giungere al più intimo sentimento. È in fondo proprio l'assenza del sacro e il deperire odierno del tragico, con la nostalgia che richiama nell'autrice i più reconditi segreti di un toreare collegato spesso all'antico rito dionisiaco, che costituisce il dolore dell'esistenza, quasi che solo la morte ovvero il suicidio ne costituisse il possibile riscatto. Un libro di riflessioni estetiche e di suggestioni poetiche che richiama a sé ispiratori forse ora dimenticati, dai grandi matador come Juan Belmonte, ai maudit, a Celine, Cioran e Artaud la cui crudeltà ne costituisce forse lo stimolo più profondo, cui lo spettacolo in giro per l'Europa costruisce la dimensione scenica. Un breve testo ma molto profondo e inquietante. Curato da Sergio Lo Gatto e Debora Pietrobono per ERT è appena uscito con Luca Sossella editore e lo consigliamo al lettore più avveduto.
Non devi far altro che morire nell'arena
di Angelica Liddel
Traduzione Silvia Lavina
ERT Luca Sossella Editore 2022
pagg. 77 € 12,00
Turi Ferro il primattore a cura di Giorgio Romeo
- Scritto da Marcello Isidori
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Grazie agli archivi del quotidiano "La Sicilia" e alla curatela di Giorgio Romeo, oltre alla partecipazione del Teatro stabile di Catania e ai contributi di giornalisti e studiosi, viene dato alle stampe da Domenico Sanfilippo editore questo prezioso volumetto che celebra il centenario di un grandissimo attore che molti giovani e un po' meno giovani non hanno mai avuto la fortuna di ammirare dal vivo e probabilmente conoscono poco. Turi Ferro è stato uno straordinario interprete della sicilianità più genuina e meno provinciale, calcando i palcoscenici della sua isola ma anche quelli di tutta Italia e di molti paesi del mondo con incredibile successo. Il volume raccoglie testimonianze, interviste, recensioni, articoli che formano un quadro ricco e suggestivo del Turi Ferro attore di radio e televisione, di teatro e di cinema ma anche del Turi Ferro uomo. Oltre ai grandi successi in patria e all'estero come primattore della compagnia dello stabilo etneo, leggiamo degli sceneggiati televisivi e dei programmi radiofonici che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico, delle poche ma importanti esperienze cinematografiche e soprattutto della sua grandezza come interprete di ruoli diversi e variegati. Leggiamo inoltre con divertimento o con gli occhi lucidi alcuni aneddoti della sua vita d'artista e di padre, marito e amico. Molte le firme che arricchiscono la pubblicazione a partire dalla prefazione di Masolino d'Amico e la postfazione di Simona Scattina. Le testimonianze e le recensioni sono di Andrea Camilleri, Domenico Tempio, Tony Zermo, Laura Cavallaro, Filippo Arriva, Ombretta Grasso, Domenico Danzuso, Piero Isgrò, Maria Lombardo.
Turi Ferro il primattore
Catania e il mondo per palcoscenico
a cura di Giorgio Romeo
Domenico Sanfilippo editore 2021
pagg. 123 € 8,00
Confini di Ian De Toffoli
- Scritto da Maria Dolores Pesce
- Visite: 1282
Un intrigante e anche inquietante miscuglio distopico sospeso tra storia sociale e fantasia drammaturgica, per cercare di penetrare i dubbi e i misteri che come malattie della coscienza affollano oggi le nostre vite, alle prese con inaspettati transiti. Confini è una drammaturgia dell'italo/lussemburghese Ian De Toffoli, oggetto di residenze e laboratori prodotti dalla Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse di Genova e portata sulla scena dalla compagnia romagnola ErosAntEros. La prima rappresentazione è stata a Napoli il 3 luglio del 2021 nell'ambito di Campania Teatro Festival. Contestualmente Editoria&Spettacolo, per la collana “Percorsi”, ne ha pubblicato il testo a cura di Agata Tomsic. È un racconto che si impasta di storie e vite vere, seppure drammaturgicamente revisionate, e che ne fermenta esteticamente, in un altrove spaziale e temporale, gli esiti inaspettati e indesiderati, ma in fondo in quelle stesse storie concepiti e da quelle stesse storie generati. Una scrittura peraltro ricca di ironia, acida ma insieme paradossalmente affettuosa, che ci avvicina e ci allontana in continuazione a reggere un dolore crescente. Il dolore accaduto nelle vite singole e collettive di un novecento che sembra risorgere in questi anni, e il dolore che potrebbe accadere, che temiamo possa accadere. Il volume è corredato, a prefazione del testo, dalla presentazione dell'autore e da un saggio di Maria Luisa Caldognetto. Segue un diario resoconto del processo creativo della messa in scena scritto da Agata Tomsic / ErosAntEros e infine, a chiusura, la ricca postfazione di Marco De Marinis. Una lettura interessante, in attesa di vedere presto lo spettacolo di nuovo sulla scena.
Confini
di Ian De Toffoli
a cura di Agata Tomsic - ErosAntEros
Editoria&Spettacolo 2021
pagg. 182 € 16,00
Il testo e la scena. Il teatro di Edoardo Erba di M.D.Pesce
- Scritto da Marcello Isidori
- Visite: 1197
Come scrive lo stesso Edoardo Erba alla fine di questo saggio in una sorta di postfazione, mentre introduce la drammaturgia pubblicata alla fine del volume: "Spero sempre che un critico, uno studioso, dica sul mio lavoro qualcosa che non ho capito. Me lo illumini, perchè per me un lavoro, anche quando l'ho finito, rimane sempre un po' misterioso. Dolores Pesce, in questo saggio, c'è riuscita molto bene. Leggendolo ho avuto l'impressione che qualcuno finalmente mi spiegasse quello che per tanti anni ho fatto inconsapevolmente". Merita dunque l'attenzione dei lettori questa analisi profonda e appassionata della lunga carriera drammaturgica di Erba. Maria Dolores Pesce prende in mano tutti i suoi testi scritti e andati in scena, in ordine cronologico, dal debutto ai giorni nostri, portandoci al loro interno e nelle pieghe più o meno nascoste di commedie ricche di risvolti significativi, inquietanti, talvolta sorprendenti. Dopo un'introduzione che è una specie di microstoria della drammaturgia europea negli ultimi secoli "Tra avanguardia e letteratura", l'autrice racconta la storia professionale di Edoardo Erba attraverso la sua produzione drammatica, con ampie citazioni dai testi stessi e da recensioni agli spettacoli. Come già detto il volume si chiude con una bella drammaturgia inedita di Erba, "L'onesto fantasma", presentata dallo stesso autore. Una pubblicazione importante e stimolante, che "illumina", non solo nel senso di spiegarlo ma anche nel senso di esaltarlo, il lavoro di uno dei più interessanti drammaturghi del nostro tempo.
Il testo e la scena. Il teatro di Edoardo Erba
di Maria Dolores Pesce
Editoria e Spettacolo 2022
pagg. 302 € 20,00