Drammaturgia contemporanea in scena
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Too late
Nonostante abbia dichiarato di essersi ispirato per “Casa di Bambola” ad un episodio di cronaca del suo tempo e nonostante la sua, di Ibsen intendo ovviamente, altrettanto dichiarata volontà di rappresentare nei suoi drammi l'umana Società, Nora
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Toccando il vuoto
Nell’aprile 1985 due alpinisti esperti, Joe Simpson e Simon Yates, durante un’ardua scalata sulle Ande peruviane, furono protagonisti di un incidente che, per un certo periodo, fu catalogato quale tragedia a metà e, successivamente, come una
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L'isola del tesoro
Tradizionalmente il cosiddetto “Teatro di Figura” ed in specie quello dei Burattini e delle Marionette è uno dei 'medium' più efficaci non solo per trasmettere emozioni ma soprattutto per suscitare emozioni 'dirette' nello spettatore, quasi che quegli
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De rerum natura. There is no planet B
Dieci giorni di repliche sono un bel traguardo e, soprattutto, un regalo rivolto a tutti quegli spettatori che non hanno avuto la possibilità di essere presenti al debutto dello spettacolo, a giugno scorso, all’interno del cartellone dell’ormai famoso “Pompei
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Il leone d’inverno
E’ un dramma a tinte forti e dai ritmi elevati l’atto unico “Il leone d’inverno” (The Lion in Winter) di James Goldman, diretto da Nicasio Anzelmo e che, con la traduzione di Roberta Conti, è stato proposto, in prima nazionale, dal 4 al 9 marzo scorso al
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Affogo
Una stretta vasca da bagno e una piscina sono gli spazi – fisici ed evidentemente simbolici – in cui prende vita il monologo, violentemente concreto e nondimeno grottescamente onirico, di Nicholas, un giovane il cui sogno di diventare campione di nuoto è stato infranto da un’infanzia affettivamente misera e da un episodio di
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Therese
Ci sono spettacoli il cui processo di formalizzazione sembra non essere mai arrivato a conclusione, sembra esser stato lasciato aperto a bella posta per un’ossessione irrisolta di verità e/o per un eccesso di responsabilità e di riflessione critica. Sono spettacoli che lasciano intuire e persino vedere fisicamente tutti i campi di tensione
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Nel blu avere tra le braccia tanta felicità
«Sì, ma io volevo fare l’attore»: è la storia di un sogno non realizzato e tuttavia non certo di un fallimento quella portata in scena da Mario Perrotta, autore, regista e interprete di un lavoro che vuole raccontare prima di tutto come la vita possa sorprenderci rivelandoci talenti e possibilità di cui eravamo più o meno volontariamente