Ecco l’eroe è una pièce di fantapolitica, immersa in un clima cupo di fatalità, la cui vicenda si svolge nel Lidenburgo, uno Stato immaginario dell’Europa retto da un regime totalitario, nato da una rivoluzione ancora in corso. A fronteggiarsi sono due personaggi principali, in bilico, sia nella vita pubblica che in quella privata, tra atteggiamenti durissimi e sentimenti di grande umanità, certezze profonde e dubbi laceranti: Daniele Fabriz, rivoluzionario popolarissimo, soprannominato l’eroe, membro del Governo del Lidenburgo al quale, però, si oppone strenuamente: passato dalla lotta violenta a quella pacifica, Fabriz è a capo di un’organizzazione clandestina nonviolenta chiamata Orfani della Vita che si batte per la libertà, la giustizia, la pace, il diritto alla vita; Adolfo Sibert, ex rivoluzionario e ora dittatore cinico e spietato, capo del Governo, sostenuto da alcuni stretti collaboratori e dalla Polizia Segreta. Accanto a Fabriz e Sibert ruotano poi molti altri personaggi: le loro mogli e i loro figli, gli appartenenti all’organizzazione clandestina nonviolenta, i gerarchi del regime. Ritenuto pericoloso per il potere costituito, Fabriz viene arrestato e dopo un vano tentativo di riconciliazione con Sibert nel corso del quale emergono due diversi modi di fare politica, sottoposto a un processo farsa e condannato alla pena capitale. La morte di Fabriz segna, però, anche l’inizio della sconfitta della dittatura di Sibert.