La drammaturgia

La decapitazione di Marco Gualco di Riccardo Cacace

Cosa siamo disposti a negoziare della nostra morale quando è in ballo la vita? Marco Gualco ben poco, ché investito dal corso degli eventi fa di tutto per diventarne il fautore ma non per salvare se stesso bensì il suo orgoglio. LA DECAPITAZIONE è un

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Il libro

Culture teatrali 31/32 a cura di M.De Marinis e S.Mei

Questa edizione della rivista “CultureTeatrali”, uscita per le “Edizioni di Pagina” di Bari, è doppia non solo e non tanto perché si riferisce a due annualità della rivista (2022 e 2023) ma anche e soprattutto in quanto sostanzialmente binaria, suddivisa

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La libreria virtuale

Consulta il nostro archivio on line di testi teatrali: quasi duemila opere di centinaia di autori contemporanei. Leggi liberamente tutti i copioni che desideri, fai una ricerca per autore, titolo, numero di personaggi, genere, durata a seconda delle tue esigenze. Leggi le sinossi e il testo completo, contatta l'autore.

Drammaturgia contemporanea in scena

  • Grazie della squisita prova

    Osservando questo spettacolo, emerge la necessità di scoprire come è nato il connubio tra Nicola Borghesi, giovane attore e drammaturgo emiliano, e i grandi interpreti e autori siciliani Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Sbirciando tra le informazioni

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  • Esercizi di stile

    E’ un felice incontro di generi letterari, un capriccio di sostituzioni grammaticali e lessicali, un gioco enigmistico esilarante, congegnato da tre eccellenti interpreti (Francesco Foti, Emanuela Pistone e Agostino Zumbo) con una inesauribile padronanza

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  • Uno spettacolo italiano

    L’affermarsi, non solo in Italia, delle destre sta abbattendo la leggendaria egemonia culturale della sinistra e, vista la situazione, anche gli artisti del teatro devono adeguarsi e reinventarsi se vogliono continuare a lavorare nel settore… Questa

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  • Se non posso ballare... non è la mia rivoluzione

    Tutto è cominciato con “Il catalogo delle donne valorose” di Serena Dandini – notevole e di grande impatto- , da cui Lella Costa – che ne è anche la protagonista – insieme a Gabriele Scotti hanno tratto questa scrittura scenica originale. E’ in scena fino al

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  • Me dea

    Un atto unico difficile, carezzevole, aspro ed indagatore del calvario di una donna travolta dall’amore e da un misterioso destino. Il Teatro del Canovaccio di Catania, lo scorso 15 e 16 marzo, ha ospitato l’intensa e passionale pièce “ME DEA - Medea

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  • Sogno di un valzer

    Emozioni, suggestioni, comicità surreale e dramma compongono e ben si amalgamano nell’adattamento di “Sogno di un valzer” di Vitaliano Brancati, realizzato da Cinzia Maccagnano e Marta Cirello e proposto alla Sala Futura di Catania, per la

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  • The interrogation

    Il Teatro di Milo Rau, il famoso drammaturgo e regista svizzero di formazione tutt'altro che teatrale avendo le sue radici nella passione per la sociologia, la filologia e un giornalismo intimamente (e non è una contraddizione) d'inchiesta, ci interroga, e lo

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  • Too late

    Nonostante abbia dichiarato di essersi ispirato per “Casa di Bambola” ad un episodio di cronaca del suo tempo e nonostante la sua, di Ibsen intendo ovviamente, altrettanto dichiarata volontà di rappresentare nei suoi drammi l'umana Società, Nora

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Articoli e interviste

  • La Compagnia dei giovani in mostra a Genova

    Considerato l'impatto che tuttora conserva sul teatro italiano contemporaneo, si può dire che questa 'Ditta', che con varie combinazione tutte incentrate su un suo nucleo fondativo, da De Lullo a Romolo Valli, da Elsa Albani a Rossella Falk, volta a

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  • Intervista a Giulia Pietrozzini

    Giulia, con il testo “Un Caso da Manuale”, che nell'ambito del “Festival dell'Eccellenza al femminile” di Genova 2024 ha vinto il Premio Ipazia alla Nuova Drammaturgia, utilizzi il 'paradosso' drammaturgico del ribaltamento dei ruoli per dimostrare la

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  • Intervista a Maximilian Nisi

    Nato a Faenza nel 1970 e torinese d’adozione, Maximilian Nisi è attore brillante e rigoroso, oltre che regista intuitivo ed elegante. Definito come uno tra gli interpreti più interessanti e rappresentativi della sua generazione si è diplomato nel 1993

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  • La psicanalisi di Zeno

    Inizia e finisce a sipario chiuso, sul quale viene proiettato un grande occhio, quello di un analista, del dottor S., di Sigmund Freud. Un occhio indagatore che scruta e indaga l’anima non solo di Zeno Cosini, ma anche degli spettatori. Ci riferiamo

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Data pubblicazione
13-10-2017 02:00:00
Tutte a casa
Franca De Angelis
Giuseppe Badalucco
Infuria la Grande Guerra e l'Italia è impegnata nel terribile conflitto che miete vite, giovani e meno giovani, dalle trincee del Carso ai picchi delle Dolomiti. Mentre gli uomini sono al fronte, le donne si prodigano nel loro storico ruolo di madri e di mogli… e non solo.
Molte di loro, per arrotondare il magro bilancio familiare, accettano le offerte di lavoro che piovono dalle imprese, i cui ranghi sono rimasti sguarniti a causa della coscrizione dei propri dipendenti. Improvvisamente le donne escono dalle case e s’improvvisano tranviere, operaie, impiegate, suscitando il grande scandalo dei molti benpensanti che temono il sovvertimento "dell'ordine naturale delle cose". Del primo, devastante, conflitto mondiale, di cui in questi anni ricorre il centenario, sono stati raccontati la durezza della vita di trincea, le vittime e gli eroi. “TUTTE A CASA” si concentra invece sull’aspetto, abbastanza inedito ma di enormi proporzioni, dell’ingresso delle donne nel mondo del lavoro: un primo e imponente approccio, destinato all’epoca a non avere immediate conseguenze sul piano sociale, una volta terminato il conflitto, ma che di certo accelerò la presa di coscienza di molte donne. E - pur non dimenticando la tragedia sullo sfondo, che toccherà anzi da vicino una delle protagoniste - lo fa nei toni della commedia e del sentimento, in una piéce dolce-amara tutta al femminile. Margherita, una ricca signora dell'alta borghesia milanese il cui marito imprenditore è stato preso prigioniero dagli austriaci, decide di imbarcarsi nella difficile avventura di tenere in piedi l'azienda di famiglia, produttrice di autocarri. All’inizio si tuffa nell’impresa con la leggerezza con cui frequenta i salotti dell’alta società; ma andando avanti si ritrova a sfidare l'ostilità di un mondo prettamente maschile in cui tutti le sono contro: i colleghi, i politici, la stampa e persino i sindacati. Nella sua avventura Margherita è supportata, ma anche spesso osteggiata, da altre quattro donne, tutte diverse da lei - e fra di loro - sotto ogni punto di vista: carattere, classe sociale ed idee politiche. C’è Silvana, la coscienziosa segretaria del marito, che rivelerà insospettate doti manageriali e che nasconde un segreto inconfessabile; la matura Comunarda, una socialista dal temperamento sanguigno e combattivo che le darà parecchio filo da torcere, e che nel conflitto perderà il figlio più amato; Teresa, giovane madre di famiglia tutta casa e chiesa; e la giovane e vitale Giacomina, che pensa più che altro a divertirsi. In un crescendo di ostacoli da superare nel tentativo di salvare l’azienda, le cinque donne si confrontano fra loro e imparano a costruire un diverso modo di rapportarsi, declinato al femminile e ispirato ai valori della solidarietà umana e delle reciproca comprensione; e scoprono, ciascuna di se stessa, doti e aspirazioni che nemmeno pensavano di possedere. Ma un bel giorno la guerra finisce e gli uomini tornano a casa, chi dal fronte, chi dalla prigionia. E il ripristino della normalità, una normalità tutta maschile, rappresenta per le nostre un brusco risveglio...
commedia
italiano
2015
3
Da 91 a 120 minuti
0
0
5
5
no
si

Drammaturghi

  • Su di me di Giuseppe Manfridi

    14 novembre 2023. Una data che vale la pena di annotare. Non ho mai scritto di me prima d’ora per raccontarmi. Per commentarmi sì, è di certo accaduto, ma non per raccontarmi. Possibile? Più ci penso e più debbo confermarmi nella

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  • La composizione drammatica di Giuseppe Liotta

    A che punto sono arrivato, oggi 16 settembre 2022, nel mio lavoro di “drammaturgo”? In questo momento devo decidere se iniziare a scrivere un nuovo testo partendo da due eroi dell’Iliade la cui relazione mi inquieta già da un anno e non vede l’ora

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  • Speranza, rimozione e memoria di Franca De Angelis

    Si è sempre grati a chi ci chiede di fermarci qualche attimo a pensare a ciò che si fa, al perché lo si fa. Ringrazio quindi di cuore Marcello Isidori che mi ha chiesto questa breve autopresentazione; per quanto sappia di non avere una scrittura

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  • Più o meno, è andata così di Francesca Garolla

    La mia biografia, come tutte le biografie, sottolinea i successi ed elude del tutto ciò di cui non ho chiarezza. Quale è stato il momento esatto in cui ho fatto incontrare scrittura e teatro? Non lo so, e forse è per questo che non riesco a dirmi

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Osservatorio teatro di Giorgio Taffon

  • In cerca di teatro a Roma?

    Ritengo che rientri appieno nello spirito di questa rubrica rifarsi a quanto recentemente il regista Elio De Capitani, del milanese Teatro dell’Elfo, ha detto all’intervistatrice Federica Manzitti, sul <<Corriere della Sera>> di sabato 8 marzo:

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  • Osservare il teatro: lo sguardo critico oggi

    Le annotazioni che seguono prendono spunto da un articolo del “Corriere della Sera” di questi giorni a firma di Aldo Grasso, L’insostenibile insofferenza nei confronti dei critici. Tale articolo è a sua volta una recensione al volume di Daniel Mendelsohn,

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Drammaturgie del Teatro di figure di Alfonso Cipolla

  • Perché nasce un nuovo burattino? di Walter Broggini

    Una delle caratteristiche più vitali dei burattini italiani è la loro capacità di rigenerarsi continuamente e di rifondersi in nuovi personaggi. È una prerogativa strategica che ha radici antiche: ogni burattinaio deve potersi specchiare in un proprio

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  • Dizionarietto del teatro di figura di Gigio Brunello

    Gigio Brunello più che un burattinaio è un cult, anzi una fede. Chi lo scopre non può più farne a meno: lo segue, lo rinsegue, cerca di non perdere nessuna delle sue creazioni sapendo che sarà, più che sorpreso, calamitato da quel suo modo di

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Racconti e favole teatrali di Giorgio Taffon

  • Storie di una strana famiglia d’artisti 10

    Cari amici lettori, incrociando Shakespeare e Dante, nel concludere questi miei racconti, vi dirò di un fazzoletto “galeotto” che mi spinse inevitabilmente a sciogliere ogni nodo con la famiglia di Pietro ed Elena De Meis.

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  • Storie di una strana famiglia d’artisti 9

    Vengo convocato per la famosa cenetta dove i genitori di Elena avrebbero svelato i loro codici comunicativi in forma di simboli musicali. Arrivo con un mazzo di tulipani molto ben preparato, con nastrini iridescenti multicolori, sapendo da sempre che

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