Qualche tempo fa su una spiaggia libica il mare ha restituito i corpi di alcuni bambini morti durante un naufragio il testo è dedicato alla memoria di queste piccole vittime. Un futuro dispotico, un’isola in mezzo al mare e una donna, Agave, seduta all’interno di un relitto naufragato. Si è incatenata al relitto perché le Istituzioni vogliono sequestrare il barcone, e utilizzare il legno, per costruire oggetti di lusso. Un modo subdolo per cancellare ogni memoria del naufragio e delle vittime. Agave racconta la sua esperienza ad un agiovane giornalista giunta sull'isola per intervistarla. Da questo incontro nascerà il desiderio di combattere insieme contro l'indifferenza e il tempo dell'assenza.Il relitto domina la scena, potrà semplicemente essere rappresentato con un’impalcatura o immaginato, secondo le indicazioni della regia. Esiste anche una prima versione più lunga di questo copione nel caso si può contattare l'autrice.