«Qual è la differenza tra spogliarsi per un maschio che poi pagherà e se ne tornerà alla sua vita rispettabile… e tu non li vedrai nemmeno, quei soldi, perché li darà allo Stato – pardon, alla maitresse... - Oppure essere comunque pagata dallo Stato, e spogliarti sempre davanti a un “cliente”, e poi sedurlo, circuirlo, sino a farlo illudere di potersi fidare... Ma sapendo che lui è il nemico, che quello che stai facendo ha uno scopo e soprattutto che sei tu ad usare lui?!! Certo una spia rischia la sua vita. Ma anche in un bordello si rischia la pelle. Giorno per giorno, e nessuno ti dirà mai grazie.».
13 dicembre 1945: Marthe Richard, l’eroina francese delle due guerre celebrata come la nuova Marianne, la spia che aveva giocato Mata Hari… è un’avvenente cinquantenne che sta dando gli ultimi ritocchi all’intervento con il quale tra poco chiederà ai colleghi deputati del Municipio di Parigi di approvare la legge sull’abolizione delle case chiuse, mettendo fine all’indegna schiavitù di oltre diecimila donne. Lei, che in una casa chiusa è stata rinchiusa per davvero, a soli quattordici anni, prima di essere un’eroina, sa di essere una sopravvissuta…