Il grande O è la storia della straordinaria messinscena di una favola. Su un palcoscenico disadorno si scontrano l’Autore, il Narratore e il Personaggio, ognuno con la propria visione del mondo e dell’arte. A poco a poco la scena è attraversata dai protagonisti della favola, che sembra seguire delle proprie regole segrete... Ma il Narratore è irritato e deluso dal procedere delle prove: tutto in teatro gli sembra piccolo, riduttivo, scarno, rispetto alle potenzialità della pagina del racconto, e non fa che affannarsi ad annotare “in margine” tutto ciò che manca, sordo ai richiami dell’Autore-Regista e agli amichevoli approcci del Personaggio, che cerca di comunicargli la sua passione teatrale. Sinché, dopo uno scontro particolarmente duro, è il Teatro stesso che si ribella, e all’improvviso si catapultano in scena i suoi “Spiriti”: Astoroth, la Regina, Lilith, il Matto, Argo, Zvanì e Acuto e Ottuso, i giocolieri dello spazio. Alla fine il Piccolo Principe riuscirà a tornare dalla sua rosa, lasciando in teatro un Narratore molto cambiato.