Data pubblicazione
16-12-2003 01:00:00
Loft
Nini Ferrara
E' la storia di un incontro, del casuale incontro di due uomini e di una donna in un loft, a new york. dei tre personaggi il pi anziano isy, un pittore che, in previsione di una sua imminente partenza dalla citt, ha pubblicato un annuncio per affittare per pochi mesi il suo appartamento; jeanmy e cecilia, gli altri due protagonisti della pice, per necessit diverse, ma ugualmente urgenti, rispondono al medesimo annuncio, ritrovandosi poi entrambi nel loft dove si ambienta la vicenda teatrale. immediatamente si delineano le personalit estremamente eterogenee dei tre personaggi. e le loro diversit non tardano a rivelarsi quali profondi solchi che affondano le loro radici in disparit non solo caratteriali o anagrafiche, ma soprattutto sociali, etniche, religiose, etiche. un ebreo, isy. francese di origini kurde, musulmano, jeanmy. cattolica, cecilia. e si fa subito sottilmente violento il diverbio dialettico tra loro e il conseguente rifiuto di qualsivoglia reciproca forma di "rapporto civile" e fittissima si tesse una rete che sembra non permettere ad essi alcuna possibilit di dialogo. di confronto. ma quelle stesse diversit, origine della profonda incomunicabilit che i personaggi, con la loro semplice presenza, recano dentro il loft, e che sintomo ultimo di divari generati, maturati, in tempi e spazi ben pi lontani, divengono poi le prime maglie a cedere sotto il peso dell'impossibilit di "non comunicare". dinnanzi alle tele dipinte di isy iniziano a frantumarsi le prime pietre di muri emblematicamente eretti a difesa di un essere s stessi che ognuno teme possa essere in qualche modo intaccato, cresce lentamente il rispetto di un pensare e di un sentire diverso, la voglia di dire e di ascoltare parole mai prima parlate. e dividere il pane attorno allo stesso desco assume in scena la valenza di una comunione che non pu, e non vuole, essere pi solo simbolica. trascorre la notte. e come le ore, cos i sogni, si dividono insieme. e le paure, e i dubbi, e le speranze. si separeranno infine, l'indomani, i personaggi, lungo strade che a noi dato solo immaginare, supporre; ma in ognuno di essi rimane scolpito il segno di qualcosa che la superficialit e l'aridit dello scorrere quotidiano rende sempre pi raro: la verit di un incontro. la scrittura, densa di immagini - pulsanti, vive - riusce a creare gi in chi legge l'individuale visione, la percezione, di un conflitto al quale solo la rappresentazione scenica potr essere capace di dare verit teatrale. una verit teatrale che non necessit di abbellimenti n ambisce ad un facile realismo, ma che nella continua ricerca di un "suo linguaggio" vuole coinvolgere lo spettatore nell'evento scenico, mai relegarlo al ruolo di semplice testimone di una rappresentazione di teatro.
commedia
italiano
2001
2
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1
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si
Finalista VII edizione 2001 premio "enrico maria salerno". Finalista e menzione speciale premio "oddone cappellino 2002". Finalista "fasen - premio taranto teatro 2003"
si