Nella prima metà del IV secolo dopo Cristo, Costantino riunifica tutto l'Impero romano sotto il comando di un unico Augusto. L'imperatore risiede a Nova Roma, la futura Costantinopoli, da lui costruita sulla pre-esistente Bisanzio. Un'accusa di violenza carnale che per protagonisti la giovane Teodora Donatiana, figlia di un influente senatore, e il coetaneo Marco Cornelio Severo, anche lui membro di una autorevole famiglia patrizia, si trasforma in un drammatico caso politico che coinvolge cristiani e pagani. In un'epoca che vede la nuova religione del Figlio di Dio affermarsi sempre più, anche e soprattutto per merito dell'imperatore Costantino, cristiano dichiarato, lo scontro tra il vecchio e il nuovo mondo converge intorno alla presunta violenza subita da una donna pagana da parte di un cristiano. In mezzo alla grave crisi politica, Costantino vive le contraddizioni di un individuo chiamato a svolgere un compito superiore come Augusto Imperatore. La coscienza e il ruolo si confrontano in una lotta che ha come vincitori la Storia e il corso degli eventi.