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Una donna qualsiasi, di nome V, fragile  e combattiva,  ripercorre la propria  vita,  scomponendo  e  ricomponendo i pezzi della propria anima e si interroga su povertà e guerra, amicizia e intolleranza, giustizia e amore, alla ricerca del suo pezzo mancante W.
Tutto sembra sfaldarsi attorno a lei: scompare il coniglietto Walter, viene a mancare il nonno Wilfredo, sfuma l’amicizia con la compagna di scuola Wilma e si chiude squallidamente la storia d’amore con il fidanzato Wolmer: “Sono stata con Wolmer 6 anni e 2 mesi. Abbiamo totalizzato 12.346 baci e 854 coiti con una media di orgasmi per lui del 100%, per me del 16%,  media complessiva, secondo lui, del 59%  che non è male”.
“La misteriosa scomparsa di W.”, testo ironico e fantasioso di Stefano Benni, è stato rappresentato al Rossini di Pesaro venerdì 24 gennaio (repliche 25 e 26), per la regia di Giorgio Gallione (scene e costumi sono di Guido Fiorato, musiche di Paolo Silvestri).
In scena, completamente da sola per oltre un’ora,  Ambra Angiolini:  premiata anni fa con il David di Donatello ed il Nastro d’Argento per il film “Saturno contro” di Ozpetek, ha saputo interpretare il monologo, intreccio di ricordi e pensieri, paranoie e dubbi, con grande bravura ed estrema naturalezza.