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Spalato dispone di tre teatri stabili: il Teatro Nazionale Croato (HNK), in seno al quale operano un complesso di prosa, l'Opera e il Balletto; il Teatro dei Burattini e il Teatro Cittadino dei Giovani – Gradsko Kazali¹te Mladih – che il 17 febbraio u.s. Ha festeggiato il settantesimo anno dalla fondazione. (Poi ci sono altre realta', private e semiprivate, drammatiche, di danza, circo, mimo, ecc., ma questo e' per un'altra volta. Aggiungo solo che spalato e area metropolitano conta intorno ai trecentomila abitanti).

Il Teatro dei Giovani, e' da sempre un importante "polmone" per l'HNK. Opera al Teatrin (posto al primo piano dell'edificio centrale delle Prokurative) come lo chiamano a Spalato. Qui hanno compiuto i primi passi attori che diverranno le colonne del palcoscenico cittadino principale, e in alcuni casi addirittura del teatro jugoslavo; tre su tutti (sconosciuti alla platea italiana, ma in compenso molto amati dai pubblici teatrali e cinematografici dell'Est europeo): Boris Dvornik, Ivica Vidoviæ e Josip Genda.

Se, certamente, arrivare al settantesimo anno di attivita' e' un bellissimo traguardo, non e' comunque questa la ragione che ci porta a parlarne, che risiede invece nelle modalita' e nel luogo della sua nascita: gennaio del 1944, El Shatt, Sinai. In Egitto. In Egitto???

Autunno del 1943. La Wehrmacht, dopo l'8 settembre, resta senza il suo principale alleato in Jugoslavia, l'Italia: puo' contare solo su pochi fedelissimi mussoliniani. Ci sono pero' i criminali di Ante Paveliæ e di Dra¾a Mihailoviæ – ustascia e cetnizi - Ha inizio l'ennesima offensiva, questa volta e' sotto tiro la Dalmazia, che sin dall'occupazione italiana ha costantemente opposto resistenza.

L'offensiva e' crudelissima: deportano (in Bosnia e in Slovenia) decine di migliaia di persone, mettono a ferro e a fuoco case e fienili, spesso con dentro donne vecchi e bambini, uccidono gli animali. L'avanzata viene ostacolata dai bombardamenti aerei angloamericani. I partigiani a questo punto chiedono agli Alleati far mettere le popolazioni della costa al riparo. Prima tappa, isole. Detto, fatto. Ma Solta (©olta), Brazza (Braè), Lesina (Hvar), Lissa (Vis), Curzola (Korèula), appesantite di ben quarantamila profughi non solo non sono sicure, ma non offrono possibilita' di sostentamento. Da qui con navi e imbarcazioni di ogni tipo, poco piu' trentamila vengono imbarcati per Bari e Brindisi, ma pure in Puglia ci sono i medesimi problemi; si opta percio' per il Sinai, sotto controllo britannico. Siamo tra la fine del 1943 e l'inizio del 1944: vi arrivano in poco piu' di trentamila fuggiaschi.

Viene predisposta una mega-tendopoli (tra i coordinatori, una giovanissima Savka Dapèeviæ), con tutti i servizi propri di una citta': asili, scuole, ambulatori, un ospedale, chiese, campi sportivi, centri sociali, un cimitero. In ogni tenda, due famiglie. Il "campo" restera' in piedi per circa due anni: il rientro, infatti, avverra' tra la fine del 1945 e la meta' del 1946. Vi si avranno oltre trecento matrimoni, 475 nascite, quasi novecento decessi. Tra i nati, Lordan Zafranovic, poi affermato cineasta.

Tra gli abitanti del campo, ci sono pure due personalita' di spicco, il non ancora famoso scrittore Ranko Marnkoviæ (che in precedenza era fuggito da un carcere italiano due anni prima) e il compositore Josip Hatze, lui si' famoso, che agli inizi del secolo aveva studiato a Pesaro con Pietro Mascagni.

Sin dall'arrivo a El Schatt, si da' vita a varie attivita'; tra queste, manifestazioni di intrattenimento artistico-culturale e viene fondato il gruppo musicale e teatrale dei "Titovi mornari", i Marinai di Tito. Che esordiscono il 17 febbraio. Appunto settantanni fa. Il complesso – decine di ragazzi e bambini – portera' i propri spettacoli in giro per l'Egitto (Suez, Cairo, Alessandria).

Terminata la guerra e smontato il campo, c'e' il rientro.

Ai "mornari" viene trovato uno spazio dove poter continuare la propria attivita' in modo da allietare le giornate della popolazione piu' piccola di tutta l'area che va da Trau' (Trogir) a Makarska. In seguito otterranno il Teatrin e saranno il punto d'incontro e di ricreazione artistica della gioventu' spalatina. Oggi e' un Teatro stabile comunale frequentatissimo – la platea puo' contenere duecento spettatori. Vi si danno spettacoli per bambini, ragazzi e adulti. Ovviamente, i migliori elementi continuano ad essere cooptati dall'HNK.