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Ci ha ormai abituati alla freschezza ed attualità delle sue commedie, alle sue trame che, tra ironia e battute bonarie, celano le sofferenze, i drammi, le situazioni di tutti i giorni. Stiamo parlando di Gianni Clementi, drammaturgo romano, noto per apprezzati lavori come “Grisù, Giuseppe e Maria”, “Ben Hur” e “L’ebreo” e capace di mescolare con estremo gusto ed abilità, toni divertenti, esilaranti, con temi più impegnati. Di Clementi, autore già applaudito nelle scorse stagioni, il Teatro Vitaliano Brancati di Catania sta proponendo, all’interno della stagione di prosa diretta da Tuccio Musumeci, la divertentissima commedia dai risvolti drammatici “Finchè vita non ci separi” ovvero “W gli Sposi”, per la lineare regia di Vanessa Gasbarri e su un impianto scenografico, curato assieme ai costumi da Velia Gabriele, che ricostruisce l’interno di casa Mezzanotte, soffermandosi sui protagonisti e giocando, con dei drappi bianchi, a creare due ambienti separati: uno per l'azione e l'altro per il momento riflessivo.
La commedia di Clementi, in due atti, è incentrata sulle febbrili ore che precedono un matrimonio che coinvolge cinque personaggi. In casa Mezzanotte, famiglia medio borghese romana, il papà Cosimo e la logorroica mamma Alba, si preparano alle nozze del figlio Giuseppe, capitano e paracadutista dei Carabinieri, appena rientrato da una missione in Afghanistan, con la figlia del signor Spampinato, proprietario del ristorante "La Scamorza". Il primo atto è ricco di scene divertenti, si svelano i caratteri dei personaggi, con una mamma che organizza la vita ed il futuro del figlio, un padre che asseconda la moglie e si preoccupa del futuro del figlio, entrambi pronti ad organizzargli un matrimonio perfetto. La signora Mezzanotte non riesce a rassegnarsi all’idea di imparentarsi con quella che lei definisce una famiglia di “sguatteri” e non perde occasione per ricordarlo al marito che continua ad amarla, anche dopo 35 anni di litigi bonari. Intanto, nelle prime ore del giorno, arriva con la sua spontanea, coatta e scoppiettante simpatia, anche Miriam, hair stylist e make up artist, che aumenta la concitazione delle ore che precedono l’evento. All’improvviso, però, a turbare il già confuso equilibrio dei preparativi al matrimonio, l'arrivo dall'Afghanistan di Mattia, giovane militare che presto dichiara il suo amore per il futuro sposo. E’ proprio lui a rompere l’equilibrio di finzioni, di apparenze, costruito in famiglia, innescando, soprattutto nel secondo atto un'intricata situazione di equivoci e comicità. Lo spettacolo, dal retrogusto amaro, non regala al pubblico l'agognato lieto fine, infatti per la famiglia Mezzanotte rimane aperto un varco sul baratro.
Anche con questo testo Gianni Clementi si conferma autore di grande spessore, regalando al pubblico uno spettacolo saggio, divertente, attuale e che coniuga il gusto per l'intreccio comico, tipico della commedia familiare italiana, con le tensioni drammatiche dei nostri giorni. Il successo dello spettacolo, oltre al testo, è da attribuirsi alla semplice, lineare regia di Vanessa Gasbarri e ad un cast di attori ben calati nelle loro parti, iniziando da una divertentissima Giorgia Trasselli, attrice romana conosciuta anche in tv come la Tata di “Casa Vianello”, nei panni di Alba, la mamma premurosa e futura e terribile suocera, per poi continuare con Antonio Conte (il rinunciatario marito Cosimo), Nicola Paduano (l’indeciso figlio Giuseppe e futuro sposo), Alessandro Salvatori (il misterioso ed inatteso ospite Mattia) e la straordinariamente comica Claudia Ferri (Miriam, la coatta, chiacchierona e semplice “hair stylist e make up artist”).
Alla fine dello spettacolo applausi convinti e reiterati del pubblico per tutti ed ancora una volta per l’autore e per un testo che si sofferma, con una storia dolce ed amara, su temi quali lo scontro tra generazioni, l'impossibilità e incapacità di accogliere e comprendere l'altro, l’assurda prigione delle convenzioni sociali.

Foto di Pino Le Pera

“Finchè vita non ci separi” ovvero “W gli Sposi”
di Gianni Clementi
con Giorgia Trasselli,  Antonio Conte, Claudia Ferri, Nicola Paduano, Alessandro Salvatori
Regia di Vanessa Gasbarri
Scene e costumi di Velia Gabriele
Foto di Pino Le Pera
Produzione di Pragma srl
Organizzazione Teatro della Città - Catania
Stagione 2023-204 - Teatro Brancati di Catania - 3/27 Aprile 2014