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La notizia è dell'altra sera, appresa per caso attraverso i social network.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero di archiviazione per 26 indagati nell'inchiesta sulla presunta truffa dei teatri privati ai danni dell'Assessorato Regionale dei Beni Culturali per le attività teatrali svolte nell'anno 2008. Questa la motivazione: non sono emersi elementi sufficienti per sostenere l’accusa in giudizio degli indagati per le fattispecie di reato ipotizzate.

Tra questi 26 operatori teatrali siciliani anche il sottoscritto, legale rappresentante di Nave Argo.

Non avevamo dubbi sulla limpidezza del nostro operato e certamente la notizia del proscioglimento ci solleva da un'accusa così grave, ma ugualmente rimane l' amarezza per una vicenda giudiziaria che ha prodotto conseguenze assai pesanti sul piano personale per chi ne è stato coinvolto e indirettamente anche per tutto il sistema teatrale privato siciliano.

Come non rimanere amareggiati nell'essere accusati di aver dichiarato il falso (per ricevere un contributo di Euro 515,70 per due festival con 12 spettacoli...) anche sulla base di quanto affermato, in maniera quanto meno incompleta e superficiale, da alcuni Enti (SIAE, INAIL, INPS ed Ex-ENPALS) agli organi inquirenti quando noi senza alcuna difficoltà abbiamo provveduto a fornire agli stessi tutti quei documenti contabili e fiscali comprovanti la regolarità della nostra posizione?

Avendo tutto in regola (con migliaia di euro versati in questi anni) abbiamo creduto che sarebbe stato normale per questi Enti dichiarare la regolarità della nostra posizione ma così purtroppo non è stato.

Come non rimanere amareggiati per il modo sensazionalistico e grossolano con cui alcuni  organi di informazione (buona parte...) hanno trattato la vicenda confondendo il piano delle eventuali responsabilità delle persone coinvolte - per le quali, in attesa di chiarire la propria posizione, vale sempre e comunque la presunzione di innocenza -  con quello che riguarda l'intero sistema teatrale privato siciliano?  E continua a rimanere per noi un mistero per quale motivo le notizie (quest'ultima del proscioglimento e quella dell'avvio del procedimento di indagine giudiziaria) debbano arrivare prima agli organi di informazione e non ai diretti interessati.

E poi, aldilà di questa vicenda giudiziaria, c'è la profonda  amarezza nel continuare a constatare l'assoluta inadeguatezza delle Istituzioni ad assolvere al loro ruolo di "promotori di Cultura" (qualcuno si ricorda ancora dell'art. 9 della Costituzione Italiana?): è infatti assai concreto il rischio di azzeramento del prezioso lavoro di promozione culturale svolto in questi anni dai tanti organismi teatrali privati che hanno costruito profonde relazioni con le Comunità in cui essi operano e creato opportunità di lavoro per centinaia di professionisti nel settore dello spettacolo e dell'indotto ad esso collegato.

Ringraziamo i tanti spettatori, piccoli e grandi, colleghi e amici che in questi mesi ci hanno manifestato il loro affetto e la loro stima e confermiamo il nostro impegno a continuare il nostro lavoro con quel rigore e quella coerenza che hanno contraddistinto 22 anni di attività.

Mettendoci la faccia e guardando dritto negli occhi.