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Ben Moor è un pluripremiato autore britannico e Tre desideri una commedia acclamata al festival di Edimburgo 2001, almeno così leggiamo nella breve presentazione dello spettacolo ora in scena al teatro dell'Orologio di Roma, sala Gassman, fino a domenica 26 aprile, con Elisa Benedetta Marinoni e Mauro Parrinello, rispettivamente anche traduttrice e regista. 
Dal 2001 sono passati quindici anni e anche in Italia la nuova drammaturgia britannica non è più una novità dirompente, anche grazie a iniziative dedicate come Trend, la rassegna  curata da Rodolfo Di Giammarco, e l'importazione di autori come Martin Crimp e Tim Crouch, per esempio, da parte dell'Accademia degli Artefatti.
Fatto sta che questo lavoro che cerca il suo punto di forza in un'invenzione surreale come la possibilità, da parte di ogni

essere umano, di vedere avverati tre desideri non altrimenti delimitati se non dal passaggio di una nuvola propizia ma estemporanea, non scuote più di tanto il nostro immaginario.
E anche il famigerato humour inglese che la medesima presentazione dà per irresistibile, non è che sia assente ma non stupisce più, nonostante il testo non sia privo di belle battute e situazioni riuscite.
Una domanda (e una riflessione) riguarda casomai la traduzione che reinventa locuzioni nostrane con un bello spirito di iniziativa, sortendo espressioni felici e argute. Da neviggina a nevischierella a canoccia che non sarebbe altro che una cagna tenuta a battesimo, un po' come le nostre figliocce.
Il punto di vista è quello di una coppia prossima alle nozze che vengono interdette dal passaggio di una nuvola non si sa se dispettosa o compiacente che produce una serie di colpi di scena non del tutto imprevedibili, visto che i desideri per loro natura non sono né unanimi né  collettivi e questo si sa, e il minimo che si può verificare è un conflitto di volontà, oltre al sospetto che i nostri comportamenti siano indotti da desideri altrui.
I due attori mostrano senz'altro una adesione al progetto, probabilmente da loro stessi caldeggiato e una bella complicità in scena. C'è forse troppa uniformità nel recitativo e mancano  cambi di registro più sottolineati tra la narrazione e  i flash back rivissuti.
Lo spettacolo è vincitore del premio delle arti L. A. Petroni 2014 e questo testo è il primo di Moor rappresentato in Italia.
In occasione del debutto romano, l’autore presenterà in esclusiva l’ultimo suo lavoro, Each of Us, del 2013, da lui diretto e interpretato, al Teatro del Lido di Ostia domenica 26 aprile alle 21. Lo spettacolo sarà presentato in lingua inglese con sopratitoli in italiano.

TRE DESIDERI
di Ben Moor
con Elisa Benedetta Marinoni e Mauro Parrinello
Roma, Teatro dell'Orologio fino a domenica 26 aprile

Foto Manuela Giusto