Un premio ideato dai drammaturghi per i drammaturghi nato con lo scopo di favorire la promozione e la diffusione della scrittura teatrale e della lingua italiana. E' il Premio Cendic Segesta arrivato alla sua seconda edizione presentata oggi in conferenza stampa al Teatro Argentina di Roma. Presenti Maria Letizia Compatangelo, presidente del Cendic (Centro nazionale di drammaturgia italiana contemporanea), Paola Gaglianone, Commissario straordinario di Biblioteche di Roma, Domenico Pantano, direttore del Centro Teatrale Meridionale, il critico teatrale Marcantonio Lucidi e la regista Veronica Cruciani, rappresentanti della giuria tecnica che schiera anche Carmelo Grassi, Manuela
Mandracchia e Orazio Torrisi.
Aperto a tutti gli autori, iscritti o non iscritti al Cendic, di tutte le età e di tutte le scuole perché, precisa Compatangelo, “deve vincere il testo migliore”, il concorso, la cui partecipazione è rigorosamente gratuita, consiste nell'allestimento e nella rappresentazione dell'opera vincitrice, nel 2017, a Segesta, Locri e Roma a cura del Centro Teatrale Meridionale di Locri e nella Rassegna dei teatri finalisti che avrà luogo da gennaio a maggio 2017, ospitata dal Teatro Di Roma e dalle Biblioteche di Roma.
Tema ispiratore di questa nuova edizione è il mito, con particolare riferimento all'opera di Robert Graves, e il termine ultimo per inviare gli elaborati è il 13 luglio 2016 esclusivamente per via telematica alla pec
La valutazione finale è rimessa al giudizio della giuria tecnica sopracitata, che sceglierà i testi precedentemente selezionati dagli autori iscritti al Cendic che ne faranno richiasta (l'eventuale adesione è da inviare entro il 30 giugno a
I criteri di selezione poggiano su un meccanismo che garantisce l'anonimato assoluto perché “la trasparenza-dice Lucidi- è meglio garantita attraverso l'oscurità”.
Per questo i testi dovranno essere inviati in allegato formato pdf privo di firma e di qualsiasi segno identificativo. Contestualmente si dovrà inviare un allegato contenente i dati anagrafici dell'autore, senza nessun richiamo all'opera.
