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«Noi apparteniamo al presente, i giovani sono il nostro futuro, dobbiamo occuparci dei giovani dei loro sogni, dei loro progetti, molti giovani sono rimasti fermi a causa della pandemia». Ringrazio Antonio Latella per questa osservazione, è una frase che, da madre di un giovane diplomato in canto lirico, ovviamente disoccupato, ho apprezzato tantissimo. I giovani che hanno scelto carriere artistiche si sono trovati particolarmente in difficoltà a causa della pandemia. Teatri chiusi, bandi sospesi e c’è chi propone teatri e cinema come luoghi per eseguire vaccini di massa, giusto per tenere questi giovani, ancora più, in un limbo fatto di nulla. Antonio Latella, ha promosso molte iniziative per giovani artisti sia in qualità di direttore artistico della Biennale di Venezia, sia come direttore della sua compagnia (con sede a Berlino) STABILEMOBILE, un progetto artistico che nasce dalla volontà di trovare una sintesi tra stabilità produttiva in ambito teatrale e mobilità artistica e geografica. Corrado d’Elia, regista, attore e direttore di Teatri Possibili, insieme a Sergio Maifredi, regista e direttore artistico del Teatro Pubblico Ligure, dialoga in diretta online con Antonio Latella, regista e

drammaturgo di fama europea, vincitore di numerosi premi Ubu. TEATRI POSSIBILI Da 25 anni si occupa di formazione, di cultura e di associazionismo. Una comunità artistica, un movimento aggregativo che ha come scopo la produzione e la diffusione dell'arte, la gestione di eventi e manifestazioni, la formazione di artisti e di un nuovo pubblico. Una realtà viva e partecipata, un luogo in cui imparare e migliorarsi condividendo passioni e obiettivi, vivendo a pieno l'arte in tutte le sue forme e sfaccettature, per professione o nel tempo libero. La cultura, l'apprendimento, lo studio, la crescita professionale, artistica, umana e relazionale, il benessere personale e della collettività sono dunque le basi della sua azione. Incontri possibili, un modo generoso per pensare a chi è a casa in tempo di pandemia, perché sappiamo che non è facile organizzare questi incontri. Lezioni e incontri completamente gratuiti, con i grandi testimonial della cultura contemporanea, trasmessi in diretta streaming. Durante l'incontro con Latella si discute sulla condizione del teatro, in Italia e in Europa, esplorandone una visione di futuro. «…In quanto esseri umani, abbiamo il desiderio e il bisogno di raccontare storie, e di ascoltarle. Per questo il teatro ha resistito a tutto, attraverso i millenni: le storie rendono la nostra vita più facile, ci aiutano ad avere meno paura. È un onore avere questo compito. Non so se il teatro del futuro sarà un teatro povero, ecologico, tecnologico, elettronico…All’Italia auguro un teatro libero, che sappia e voglia parlare a tutti e che non si soffermi sulle distinzioni nominali tra on e off, tra ciò che è o non è “di ricerca”» – afferma Antonio Latella.
«Questi appuntamenti – ci dice Corrado d'Elia, attore, regista, ideatore del progetto - intendono riportare la questione culturale al centro del dibattito, ribadendo la centralità di Arte e Cultura nella vita della società contemporanea, come strumento di pensiero, di crescita, di formazione e di scambio e non ultimo come mezzo di reazione al difficile presente.»
Quante volte abbiamo pensato di poter incontrare il nostro scrittore preferito o un artista, un cantante, un regista, un fotografo, un famoso blogger o youtuber che seguiamo.
Quante volte abbiamo desiderato di avvicinarlo, di parlargli, di vederlo dal vivo e di confrontarci con lui. Nonostante l'uso dei social ci abbia avvicinato ai grandi personaggi pubblici, spesso però riuscire ad incontrarli risulta davvero difficilissimo o quasi impossibile.
Ogni artista, nel corso di questi incontri, racconta il proprio percorso artistico, cosa significhi essere artisti oggi, dialogando col pubblico dal vivo o a casa. Ogni incontro è completamente gratuito, visibile sui canali Facebook, YouTube e Instagram di Teatri Possibili.  Sul sito www.teatripossibili.it si possono leggere tutte le informazioni sul progetto.
Antonio Latella con gentilezza ed acume risponde alle domande, racconta il suo passato di attore e la sua scelta di diventare regista. Essere regista non è solo una professione ma un modo di ascoltare la musica, di vedere uno spettacolo, di leggere un libro, un modo di vedere la vita. Un buon regista deve studiare molto e condividere questo studio con gli altri, con i propri collaboratori, con il pubblico, e deve saper valorizzare anche il lavoro degli altri, in particolar modo quello dei giovani registi.
«Ho impiegato molto tempo per dire ad alta voce: io sono un regista, ciò è legato alla consapevolezza che a mano a mano è cresciuta in me insieme alle esperienze che ho fatto in questo ambito soprattutto attraverso lo studio. Essere regista vuol dire leggere e studiare tanto, entrare nel testo e comprendere i suoi segni e suoi significati». Si affronta anche il problema della pandemia. Secondo Latella questa problematica ci ha permesso di capire che dobbiamo continuare a studiare e a lavorare per il pubblico che ha avuto il coraggio di entrare in un teatro con la mascherina, alzare il sipario di questi tempi è un atto di responsabilità adesso possiamo cominciare a proporre testi che non osavamo fare per paura dei numeri, possiamo osare di più, proporre nuovi linguaggi ed è necessario riconoscere e dare spazio ai giovani registi che lavorano sui nuovi linguaggi. Un pensiero prima di chiudere la diretta:
“A che è punto è la notte e come si esce?” La notte ci accompagna sempre, bisogna saper attraversarla, per farlo occorre saper ridere di sé stessi e accettare le proprie fragilità. Unico vaccino contro la notte: viverla pienamente e trasformarla in sogno. Ascoltando questo bel trio di artisti mi sono arricchita. grazie per questa occasione di apprendimento. Chi studia impara a vivere e ad affrontare la notte, quella che c’è ma anche quella che verrà. Chi studia vive sulle spalle dei giganti e attraversa la notte in buona compagnia.

Incontri Possibili, Milano 12 dicembre 2020