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Potrebbe sembrare un testo, a metà tra l'analisi storica e la ricchezza filologica, destinato ai soli cultori della materia,  siano questi anche semplici studenti, questo volume, ultima fatica di Gianni Poli, critico teatrale, drammaturgo e traduttore, ma soprattutto appassionato specialista di letteratura e teatro francofoni. Eppure la ricchezza dei riferimenti, che spaziano e sconfinano, come precisa l'autore, nelle più diverse discipline, dalla sociologia alla antropologia, dalla semiotica all'informatica, e la vivacità di una scrittura mai banale ne fanno un testo interessante e aperto anche ai semplici appassionati o frequentatori di drammaturgia. Per circa 300 pagine, infatti, l'autore-viaggiatore attraversa quasi l'intera storia del teatro francese, dalle origini del volgare fino al secolo XIX, una storia periodizzata in cinque fasi individuate come omogenee, ciascuna delle quali analizzata attraverso una unica griglia interpretativa che si ripropone sistematicamente (panorama, il luogo e lo spazio, l'evento e la messa in scena, l'attore, l'autore e il testo, conclusioni). Ne esce uno sguardo strutturato che organizza efficacemente un panorama per sua natura frammentato ma che, così, ritrova una sua coerenza anche inaspettata ed una incisività notevole, anche per la capacità che ha avuto e che ha tuttora di esercitare un influsso profondo e diffuso sul teatro europeo contemporaneo. È dunque questo, a mio avviso, uno dei meriti principali del lavoro di Gianni Poli, che pertanto ci sentiamo di consigliare a tutti i lettori, quello di fornire attraverso l'analisi storica strumenti più affinati per l'analisi della drammaturgia, ma non solo, dell'oggi. Il testo è corredato da note puntuali, da un indice dei nomi assai utile e soprattutto da una bibliografia ricchissima per chi desiderasse ulteriori approfondimenti.

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Introduzione allo studio del teatro francese
di Gianni Poli
Cuepress 2020
328 pagg. € 35,99