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Un lavoro prezioso, di alto valore artistico e sociale che riesce ad incastrare, tra suggestioni indescrivibili, il movimento, la diversità delle forme, la pseudo “normalità”, il valore intrinseco della persona con la musica, con la poesia con l’arte ed il sogno. Stiamo parlando dello spettacolo “Anima Mundi”, testi di Piero Ristagno e regia di Monica Felloni, in scena alla Sala Verga di Catania, sino al 17 novembre, per la stagione dello “Stabile” etneo. La pièce è il punto finale di un articolato progetto multidisciplinare nato dalla collaborazione tra lo “Stabile” di Catania e la compagnia Nèon Teatro, straordinario gruppo nato nel 1989, guidato da Monica Felloni e Piero Ristagno, con sede nella città etnea e che porta avanti una maniera del tutto peculiare di fare teatro. In circa 60 minuti la pièce sorprende, emoziona, interroga i nostri cuori e ci mostra la diversità dei corpi, delle forme, in svariati quadri, tra musica dirompente, acrobazie aeree, poesia pura e che spinge a porsi delle domande.

Nelle varie sequenze dello spettacolo - in cui sulla scena fa da guida, da madre rassicurante, la regista Monica Felloni - si manifesta, in tutta la sua potenza, la voglia di fare, di esprimersi, di raccontare e di vivere, dei protagonisti-attori nello spazio.
“Anima Mundi” è la terza composizione teatrale di Nèon Teatro, dopo “Ciatu” e “Invasioni”, e completa il “Trittico della felicità umana“. E’ un progetto quinquennale di ricerca artistica, nato 7 anni fa dalla lettura del libro di James Hillman “L’anima del mondo e il pensiero del cuore”, ispirato da Giordano Bruno, dalla vicenda umana e dal pensiero di Baruch Spinoza che Nèon Teatro ha concretamente portato in scena suscitando negli spettatori dubbi, riflessioni e stupore, attraverso musiche di vario genere ed intensità, sottolineando l’attenzione all’errore, alla diversità, alla ricerca della felicità e al riavvicinarsi tutti sotto lo stesso cielo, in un solo ed unico abbraccio.
Davvero esaltanti nelle loro performance e nei vari quadri tutti i protagonisti in scena: Dario Conti, Emanuela Dei Pieri, Martina Di Prato, Teresa Fazio, Danilo Ferrari, Patrizia Fichera, Stefania Licciardello Anzalone, Angela Longo, Manuela Partanni, Matteo Platania, Dorotea Samperi, Francesca Sciatà, Alejandra Deza Moreno, Gaia Santuccio. Incantano, commuovono, sorprendono, incastonati - grazie al prezioso e certosino lavoro preparatorio della regista ed interprete Monica Felloni - tra momenti di alta poesia, gesti frenetici, musiche altisonanti, danze aeree estreme, facendo riflettere sul rispetto dell’identità e sulla dignità della vita, sulla diversità basata sulla relazione e sul benessere comune, sui pregiudizi dei cosiddetti “normali”. In questo caso proprio il teatro, come nei precedenti lavori di Nèon Teatro, si rivela un fantastico veicolo d’inclusione sociale.
In scena, guidati dai gesti, dal cuore dell’anima-attrice Monica Felloni, i protagonisti si muovono, saltano, si esprimono con i loro corpi trafitti dal gesto imprevisto, dalla parola che si inceppa. Ed eccoli partecipare, con furore ed energia vitale, ad una sessione di percussioni con le proprie gambe libere dalla sedia a rotelle, o a cantare, con un potente e commovente urlo liberatorio, l’indimenticabile brano “Vivere” oppure la sensuale “Ancora, ancora, ancora”, con la voce di Mina, mentre si sbattono le uova per preparare una frittata.
Sulla scena del “Verga” si concretizza, in soli 60 minuti, grazie ai testi, al lavoro di cucitura e di drammaturgia di Piero Ristagno ed alla capillare, attenta regia di Monica Felloni, l’ennesimo miracolo di Nèon Teatro, attraverso un vero e proprio canto corale di corpi che confermano la propria esistenza in vita.
Alla riuscita dello spettacolo, produzione Teatro Stabile di Catania, contribuiscono Manuela Partanni (aiuto regia), Ségolène Le Contellec (assistenza tecnica), Francesco Noè (light designer), Salvatore Pappalardo (tecnico arrampicatore – rigger). Davvero scroscianti alla fine gli applausi per tutti gli interpreti e per “Anima Mundi” che, con le sue accattivanti scene, con i suoi particolari quadri luminosi, i suoi movimenti, i suoi video, le azzardate e brillanti danze aeree di Alejandra Deza Moreno e Gaia Santuccio, si rivela un commovente affresco della vita, con tutte le sue sfaccettature, dove il diversamente abile sorride, porge - generoso ed amorevole - la sua mano verso l’altro, verso il suo compagno di banco, di percorso e di vita, spesso distratto da inutili pregiudizi, vittima solo di antichi retaggi, di una falsa ideologia da “pseudo normale”.

Anima Mundi
Regia Monica Felloni
Testi a cura di Piero Ristagno
Con Dario Conti, Emanuela Dei Pieri, Martina Di Prato, Teresa Fazio, Monica Felloni, Danilo Ferrari, Patrizia Fichera, Stefania Licciardello Anzalone, Angela Longo, Manuela Partanni, Matteo Platania, Dorotea Samperi, Francesca Sciatà
Aiuto regia Manuela Partanni
Danza aerea Alejandra Deza Moreno, Gaia Santuccio
Assistenza tecnica Ségolène Le Contellec
Light designer Francesco Noè
Cartoline Renzo Francabandera
Riprese video Jessica Hauf, Luca Di Prato
Tecnico arrampicatore - rigger Salvatore Pappalardo
Produzione Teatro Stabile di Catania - Sala Verga - 6- 17 Novembre 2021

Foto Antonio Parrinello