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Si è chiuso con buon successo nel foyer del teatro Ivo Chiesa di Genova l'annuale percorso di questo singolare premio, una costola (e trattandosi di Eva viene naturale) del Festival dell'Eccellenza al Femminile che la direzione artistica di Consuelo Barilari ha portato felicemente a questa sua XVIII edizione. Un festival che come è noto non è solo teatro ma che nel teatro trova un interprete ed un testimone essenziale. Non tanto un teatro al femminile quanto un teatro del femminile, aperto cioè ad uno sguardo condiviso e anche universale in cui si confrontano, per poi fondersi, le diverse sensibilità del maschile e del femminile. Un premio ed il relativo Bando intitolato “La voce della donna” intesa come testimone e insieme oggetto di uno sguardo (le voci spesso più che ascoltarsi si vedono) che va

oltre il genere pur riconoscendo i generi. Ha vinto una giovane drammaturga di Formia, Valentina Fantasia con il suo testo “Il sogno di Monèva”, che illumina le zone oscure dello sfruttamento di immigrati e clandestini sotto la scure di un greve e violento caporalato, compiendo però, come scrive la motivazione della giuria, “un coraggioso cambio di passo: dal teatro documento o teatro sociale del quale non si nega certo l'utilità, a un balletto dell'assurdo che ha anche una sua specifica e particolarissima forza artistica”.
Sono stati numerosi i testi inviati, complessivamente di buona qualità, confermando il richiamo che festival e premio hanno ormai acquisito a livello nazionale. Nell'occasione è stata al riguardo presentata una nuova sezione, la quarta, del Premio Ipazia, il “Premio alla Migliore Attrice” che si rivolge a chi abbia saputo nella sua carriera coniugare arte e impegno nelle battaglie femminili e per la parità di genere.
Per concludere segnaliamo che la nostra rivista Dramma.it, forte della sua esperienza ormai ultraventennale nella valorizzazione della drammaturgia contemporanea, è  partner dell'iniziativa.
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