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In anteprima nazionale ha debuttato al Teatro Brancati di Catania, dove resterà sino al 23 aprile, l’adattamento teatrale di Giuseppe Dipasquale (che cura anche regia e scene) dell’omonimo romanzo del 2006 – edito da Sellerio - di Andrea Camilleri, “La Pensione Eva”, produzione Teatro della Città - Centro di Produzione Teatrale, musiche di Matteo Musumeci, movimenti coreografici di Giorgia Torrisi e costumi di Dora Argento. Si tratta di un atto unico di circa due ore, considerato dallo stesso scrittore come una "vacanza narrativa", che nell’adattamento di Giuseppe Dipasquale (non nuovo alla riduzione drammaturgia di opere di Camilleri, infatti annotiamo “Filippo Mancuso e Don Lollò”, “Il birraio di Preston”, “La concessione del telefono”) diventa un lavoro a tratti leggero e divertente ed a volte nostalgico, facendo tornare in mente la freschezza della giovinezza, il gioco innocente del desiderio e del peccato, l’'iniziazione sessuale, gli amori carnali di quei ventenni provinciali degli anni Quaranta. Su una scena colorata ed essenziale, che fotografa l’interno della Pensione Eva, il casino di Vigata, si muovono i protagonisti: il cavaliere Lardera, frequentatore storico della struttura, la nuova tenutaria la Signora

Flora, ex insegnante di Latino e Greco a Roma, le desiderate signorine pronte ad offrirsi ai loro clienti e poi Nenè e i suoi amici, Jacolino e Ciccio. I tre, prima da adolescenti e poi da giovanotti, trascorrono gli anni che li separano dallo scoppio della seconda guerra mondiale frequentando abitualmente la pensione Eva dove tra i consigli e le battute del cavaliere Lardera crescono e vivono apparizioni spirituali, fantasmi letterari, vicende al confine fra la poesia e la realtà. Emergono così storie surreali come quella del cavaliere Lardera che, impaurito da un terribile bombardamento recupera la sua virilità, oppure quella della “signorina” Tatiana, comunista che collabora con i partigiani o quella di un'altra signorina che, ingenuamente, scambia un americano caduto con l’aereo in terrazza per un angelo. Un mix nostalgico e divertente di desiderio, di passione, di giovinezza, di personaggi e storie tra poesia e realtà, tra il profumo dell'amore, che si conclude quando su Vigata si abbatte la guerra. Nel finale Nenè e Ciccio si ritrovano, dopo essere tornati al loro paese, dopo la paura del conflitto e dei bombardamenti e festeggiando il ritorno alla vita osservano, con nostalgia, le macerie dove sorgeva la Pensione Eva.
Sul palcoscenico una scatenata compagnia guidata da Tuccio Musumeci, con la sua inesauribile verve recitativa e comica, nei panni dello spaesato e sempre in cerca di compagnia cav. Lardera, accompagnato da Daniele Bruno (Nenè), Claudio Musumeci (Jacolino), Vincenzo Volo (Ciccio), Debora Bernardi (la tenutaria signora Flora), Cosimo Coltraro (don Stefano Jacolino), Lucia Fossi, Anita Indigeno, Ramona Polizzi e Vittoria Scuderi (le disponibili signorine della Pensione), Santo Fragalà ed Ugo Valle (primo e secondo cliente). Gli interpreti, che rivestono anche due-tre ruoli, recitano e si muovono con disinvoltura, agilità, tra balletti, canzoni, desideri, sogni tra il salone principale e le varie stanze della Pensione Eva regalando al pubblico sorrisi ed anche tanta nostalgia del passato e degli anni passati. Piacevoli le musiche - con dei brani d’epoca - curate da Matteo Musumeci, appropriati i costumi di Dora Argento, ben sincronizzati i movimenti coreografici di Giorgia Torrisi.
Applausi convinti del pubblico, alla fine, per una operazione interessante che miscela spensieratezza, canzoni d’epoca, amore e gioventù con ricordi e nostalgia, il tutto condito dalla maestria di un Tuccio Musumeci sempre più imprescindibile maestro della scena del teatro di tradizione italiano.

La Pensione Eva
dal romanzo omonimo (edito da Sellerio)
di Andrea Camilleri
Adattamento, regia e scene di Giuseppe Dipasquale
con Tuccio Musumeci e Debora Bernardi, Daniele Bruno, Cosimo Coltraro, Lucia Fossi, Anita Indigeno, Claudio Musumeci, Ramona Polizzi, Vittoria Scuderi, Vincenzo Volo.
Musiche di Matteo Musumeci
Movimenti coreografici di Giorgia Torrisi
Costumi di Dora Argento
Produzione Teatro della Città Centro di Produzione Teatrale
Teatro Brancati - Stagione di prosa 2022/2023 - 13 - 23 aprile 2023

Foto Dino Stornello