Pin It

Non dimostra alcuna apparente stanchezza, anzi quasi cerca di superare in vitalità chi di anni ne ha magari vissuti molti meno. Il “Teatro Nazionale di Genova” si presenta con questo sentimento alla nuova stagione 2023-2024 raccontata nell'affollata conferenza stampa del 13 giugno nella grande sala del Teatro Ivo Chiesa. Un sentimento che trova la sua espressione innanzitutto nelle strutture della sua principale sede, il grande teatro Ivo Chiesa appunto, che grazie ai fondi del PNRR messi a disposizione dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova, saranno ringiovanite e rinnovate sia nella facciata che negli interni. I lavori si concluderanno a inizio 2024 per cui questa sala da quasi mille posti potrà riaprirsi con una nuova produzione del “Nazionale” che con “Fantozzi. Una tragedia”, per la regia di Davide Livermore e la drammaturgia di Andrea Porcheddu, riproporrà nell'interpretazione di Gianni Fantoni un genovese anomalo di cui è inutile ricordare il nome (del resto ormai sovrapposto al personaggio). Resteranno ovviamente attive le altre tre sale genovesi (Modena, Duse e Sala Mercato) per iniziare la stagione che partirà a fine ottobre con un cartellone densissimo, oltre 60 titoli, ma

soprattutto opportunamente variegato, capace di toccare il classico anche rivisitato, il moderno ed il contemporaneo, di addentrarsi nelle terre incognite del teatro di ricerca e di viaggiare, forse come mai prima, oltre le frontiere con spettacoli di provenienza e respiro internazionale, tra Europa e America.
È inopportuno e inutile fare nomi e titoli in questo momento, nomi e titoli, tra produzione interne, co-produzioni e spettacoli ospiti, che peraltro il lettore potrà più agevolmente compulsare dal sito del teatro stesso ovvero nello spazio della nostra rivista dedicato ai palinsesti delle nuove stagioni teatrali.
Sottolineiamo solo che, anche quest'anno, il Nazionale si fa ospite accogliente anche di manifestazioni nate al di fuori della sua iniziativa, così valorizzandole con l'offerta di platee e occasioni. Parliamo, ad esempio, di “Circumnavigando Festival” a cura di Sarabanda Teatro e del “Festival dell'Eccellenza al Femmminile”, diretto da Consuelo Barilari, cui sono messe a disposizione numerose date.
Tralasciamo anche i saluti istituzionali, segno peraltro ben positivo dell'interesse che il teatro si è guadagnato presso le amministrazioni locali, e quelli degli sponsor, anch'essi comunque validi sostenitori della cultura genovese, salvo segnalare il continuativo e robusto impegno della Fondazione San Paolo e di Iren.
La prossima si presenta, dunque, come una stagione piuttosto ricca, conseguenza della volontà di raggiungere, confermando e magari migliorando i buoni numeri della stagione appena conclusa, i pubblici più diversificati e i palati più diversi, anche quelli magari poco abituati alle frequentazioni teatrali.
Una scelta meritevole che porta comunque con sé il rischio, per il numero elevato di spettacoli e di conseguenza i pochi giorni di permanenza in palcoscenico, di non consentire una piena percezione e fruizione di artisti di grande merito e qualità.
Ma, per concludere, il Teatro Nazionale non chiude del tutto per la prossima estate e, a suggello della vecchia ma ad annuncio della nuova stagione, presenterà all'aperto del Parco dell'Acquasola di Genova (un appuntamento ormai diventato tradizione) la interessante e anche curiosa rivisitazione dello shakespeariano “As you like it” (Come vi piace) per la regia di Roberta Torre e l'interpretazione delle “Nina's Drag Queens” insieme agli allievi del Master della “Scuola di recitazione Mariangela Melato”.