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È in uscita il nuovo racconto di Marco Buscarino “Qui si lavora, non disturbate ovvero La Quinta Colonna”, basato sul testo teatrale “La Quinta Colonna” di Ernest Hemingway.

La short story uscirà a breve nell’antologia “Racconti Gialli-Thriller 2023” edita da Historica edizioni. Il racconto narra dell’esperienza di Hemingway a Madrid nel 1937, nel corso della guerra civile spagnola. Alloggiato all’Hotel Florida nel centro cittadino, in prossimità della prima linea di combattimento, lo scrittore e corrispondente americano ebbe l’incarico di documentare la lotta in atto fra i nazionalisti del generale Francisco Franco e le truppe Repubblicane.
Hemingway, fra la stesura di un pezzo giornalistico e l’invio di un dispaccio telegrafico, decise di scrivere una commedia ambientata nello stesso albergo, nella medesima stanza in cui soggiornava, con un personaggio, Philip, che faceva l’identico suo lavoro. In quel periodo a Madrid imperversavano i bombardamenti dell’aviazione franchista unitamente alle violente incursioni della Quinta Colonna, una sorta di esercito “invisibile” nemico dei Repubblicani e presente nella capitale spagnola. Ernest che viveva in prima persona questa tragedia, forse per sfidare la paura, la trasferì direttamente nel suo testo teatrale. Qui all’interno delle normali scene di vita quotidiana si assiste infatti all’irruzione improvvisa di inauditi e paurosi bombardamenti, che ricordano al lettore la violenza dello scontro in atto. Talvolta anche con una sventagliata di mitragliatrice o per l’accorrere di una ambulanza dopo lo scoppio di alcuni proiettili di artiglieria pesante. “La Quinta Colonna” è un testo che sa graffiare per via dei suoi contenuti drammatici, con personaggi fuori dagli schemi e che rispecchiano a pieno il nuovo mondo letterario creato dall’ormai noto scrittore americano. Il dramma sviluppato inizialmente in tre scene, venne successivamente integrato dall’autore statunitense con altre due, quando Lee Strasberg lo diresse in teatro a Broadway nel 1940. Questa però fu per Hemingway un’esperienza troppo stressante e deludente da indurlo a rinunciare a scrivere per il teatro per il resto della sua vita. Fu un vero peccato, considerata la verve de “La Quinta Colonna” così come il suo equilibrio scenico. Nonché per suoi personaggi secondari ben inseriti, e sapientemente “disseminati” fra quelli principali di Preston, un militante repubblicano, Dorothy e Philip. La prima una giovane e avvenente giornalista, inviata di guerra e, il secondo, un agente del controspionaggio repubblicano sotto copertura, con il compito di catturare due uomini che stanno a capo della Quinta Colonna e scoprire i covi delle loro truppe a Madrid. Accanto ad essi faranno le proprie apparizioni in scena, via via, gli altri personaggi come la prostituta Anita, lo sfigurato Max che aiuterà Philip nell’ operazione di intelligence, il divertente direttore dell’hotel Florida sempre alla ricerca di cibo avanzato ai clienti per sfamare la sua numerosa famiglia, un’elettricista con il vizio di bere che a causa di ciò si prenderà una pallotta da un cecchino della Quinta Colonna dopo per essere uscito ubriaco dall’hotel di servizio. Petra la vera cameriera sessantenne dell’hotel Florida conosciuta da Hemingway durante la sua permanenza e Antonio, funzionario della Securidad addetto agli interrogatori dei nemici. Il racconto di Buscarino si addentra nella costruzione dei personaggi della Quinta Colonna anche evidenziando le analogie fra la vita, la personalità e l’aspetto fisico dello scrittore americano con i personaggi presenti nel suo dramma. Si scoprirà cosi che Philip è quasi l’esatta copia fisica e caratteriale di Hemingway, e come la sua personalità si identifica quasi perfettamente all’indole dell’autore statunitense. Anche Doroty si ispira alla figura di Martha Gellhorn, terza moglie di Hemingway nonché grande inviata di guerra, anche lei presente in hotel insieme a Hemingway nel “37. Il racconto oltre a rievocare e sottolineare l’espetto drammatico dell’ambientazione storica in cui fu scritto il dramma, ne restituisce l’immediatezza, la vivacità e la divertente ironia, nonché la bruciante attualità. La commedia ricca di ingredienti thriller spionistici sia per l’ambientazione dei personaggi fra i vari corpi del controspionaggio in lotta, che per l’idea dell’attentato avvenuto nei confronti di Philip, verrà pubblicata per la prima volta nel 1938 in una edizione americana unita ai 49 racconti sempre di Hemingway. Il finale del dramma riserverà non poche sorprese anche in riferimento alla relazione sentimentale che Doroty instaura prima con Philip. Mostrando nei dialoghi un elevato stile drammaturgico che li rende accattivanti agli occhi del lettore attento, come in parte evidenziato dalla narrazione dell’autore del racconto. Il lavoro di Buscarino presenta fra l’altro il pregio di aver ricostruito per il lettore la genesi della vicenda di una commedia sino ad oggi quasi dimenticata e di cui si registrano se non pochissime rappresentazioni teatrali nel mondo e a distanza di numerosi anni l’una dall’altra. Infatti oltre alla già detta prima messa in scena newyorkese del 1940, si dovrà arrivare al 1945 per assistere al nuovo allestimento della Quinta Colonna ad opera di Luchino Visconti presso il Teatro Quirino di Roma con Olga Villi, Carlo Ninchi, Carlo Lombardi, Arnoldo Foa, Dhia Cristiani, Giuseppe Pagliarini, Luigi Almirante, Tullia Baghetti, Marcello Moretti, Attilio Ortolani e la scenografia di Renato Guttuso, per poi attendere sino al 2016 prima di ritrovare una nuova edizione teatrale della commedia di Hemingway presso il Southwark Playhouse di Londra, nell’allestimento prodotto da Graham Cowley. Il volume antologico con il racconto di Buscarino sarà disponibile a breve sul sito dell’editore in tutte le librerie italiane e nei principali book stores online.