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Che la scena del teatro contemporaneo sia naturalmente aperta e sommamente ricettiva rispetto agli stimoli che, a diversi livelli, possono venire dalle arti della contemporaneità è un dato importante e assodato: non è più possibile considerare una

novità rilevante la creazione di lavori teatrali e, ancor di più di coreografie, che all’arte contemporanea devono moltissimo della loro tessitura scenica. Il lavoro di Stalker Teatro però è profondamente e strutturalmente diverso: per questa storica compagnia torinese (hanno iniziato a lavorare e creare come collettivo politico nel 1975) l’arte contemporanea è il cuore stesso della loro prassi artistica, sia a livello di riflessione concettuale sia a livello di costruzione e restituzione formale. La loro produzione si è sviluppata nei decenni, in Italia e un po’ in tutto il mondo, tra progetti site specific e grandi perfomances dal vivo in spazi all’aperto e in musei e gallerie, in teatri e in luoghi non convenzionali e sfidanti per il realizzarsi della creazione artistica. Raccontiamo questa volta di Alter, il lavoro che si è visto a Catania  sabato 2 dicembre nello spazio scenico di Zo. In scena ci sono i performers Stefano Bosco, Dario Prazzoli, Elena Pisu, Erika di Crescenzo, Gigi Piana. Il concept è di Gabriele Boccaccini, la regia, loro la chiamano partitura (score, in inglese) è di Riccardo Ruggeri. Al pubblico si propone un vero e proprio viaggio, di gesto in gesto, di scena in scena, attraverso opere, personalità, momenti, concetti forti (sculture viventi, la soglia, l’alterità, la metafisica, la concreta efficacia dell’opera, l’architettura dello spazio) ed emozioni profonde dell’arte contemporanea: da Tony Cragg a Giulio Paolini e Michelangelo Pistoletto (vero e proprio punto di riferimento intellettuale di questa esperienza), da Marina Abramovic a Giorgio De Chirico, da Haim Steinbach ad Ai Weiwei. Un viaggio che finisce coinvolgendo il pubblico nella realizzazione, sorprendente e quasi rituale, di un’installazione che si estende sopra la scena come un albero frondoso o come una ragnatela di luce e materia sottile. Operazione legittima a suo modo e nei suoi limiti, colta, interessante sicuramente, affascinante se si vuole, ma c’è qualche seria difficoltà a chiamarla teatro: manca infatti a questo lavoro l’ingrediente principale del teatro, manca la drammaturgia. Manca il dispiegarsi vivo e vitale di una, e una sola, azione che come dispositivo di senso unifichi concettualmente tutto ciò che accade o si dice in scena e agganci il pubblico mentalmente ed emotivamente.

Alter
Catania, Spazio ZO, 2 dicembre 2023. 
Concept: Gabriele Boccacini. Original score: Riccardo Ruggeri. Performers: Stefano Bosco, Dario Prazzoli, Elena Pisu, Erika di Crescenzo, Gigi Piana. Light design: Giorgio Peri, Production: Stalker Teatro. Support: Ministry of Culture, Piedmont Region, Turin City Council In collaboration with: Castello di Rivoli - Contemporary Art Museum; La Venaria Reale Residenze Reali Sabaude; GAM - Civic Gallery of Modern and Contemporary Art; PAV - Parco Arte Vivente; Palazzo Madama Civic Museum of Ancient Art.

Foto Francisca Cardoso Lima.