Pin It

Danza, musica, performance, residenze artistiche: si compone come un’alchimia eterogenea e in ebollizione la rassegna CONTROSCENA

in programma al Teatro Akropolis di Sestri Ponente a Genova dal 19 febbraio al 26 maggio. Una serie di appuntamenti che, all’insegna del dialogo fra discipline e linguaggi, tratto distintivo della sala di via Mario Boeddu, traccia un percorso che troverà il suo compimento nel Festival Testimonianze ricerca azioni il prossimo autunno. 
In scena danzatori che scelgono di condividere una tappa del loro percorso artistico dopo una residenza di ricerca, musicisti che si confrontano con partiture fra il classico e il contemporaneo, esperienze di realtà virtuale e appuntamenti con suggestive messe in scena per ristretti gruppi di spettatori. La programmazione disegna così un dialogo fra scena e platea, un continuo rimando allo spettatore come individuo e al performer come ricercatore, i due poli dell’azione scenica si inseguono e si rispecchiano l’uno nell’altro costruendo insieme un percorso condiviso e dialettico.

“Oltre agli spettacoli esiste una dimensione ulteriore del lavoro artistico che riguarda i processi creativi e la ricerca, una parte per così dire nascosta rispetto all’opera. Controscena è un’esperienza di apertura al pubblico su più livelli, che propone non solo date di spettacolo, ma occasioni di incontro e la possibilità di essere introdotti ai lavori per la scena dagli stessi artisti o da professionisti di altissimo livello. Tutto questo in una prospettiva transdisciplinare in cui musica, teatro, danza e nuovi media trovano un comune piano di confronto e di azione” (Clemente Tafuri, David Beronio – direttori artistici di Teatro Akropolis).
 
Controscena è realizzata da Teatro Akropolis in collaborazione con GOG-Giovine Orchestra Genovese con il sostengo di Ministero della Cultura, Regione Liguria e Comune di Genova.
La rassegna si apre il 19 febbraio con lo spettacolo/laboratorio LA DIVINA COMMEDIA IN REALTÀ VIRTUALE del GRUPPO ETT in scena fino al 22 febbraio (ore 8:30, ore 10; ore 11:30) dedicato agli  studenti delle scuole superiori del territorio, un’esperienza di realtà virtuale, guidata dalla voce narrante di Francesco Pannofino, che permette allo spettatore di sperimentare la sensazione di essere Dante Alighieri nel suo viaggio ultraterreno. In un’ottica di dialogo fra reale e virtuale gli studenti dopo l’esperienza con il visore VR partecipano anche a un laboratorio di teatro fisico condotto dagli operatori di Teatro Akropolis.  
Appuntamento con la danza il 24 febbraio alle ore 20:30 con ELASTIC_EMPATHIC di e con Frey Faust e Francesca Pedullà, una performance che investiga il rapporto fra prossimità e distanza. 

Teatro Akropolis è diventato negli anni un punto di riferimento per la scena contemporanea sia per la vocazione alla ricerca sui temi e i linguaggi del nostro presente sia perché è la “casa” di tanti artisti che lo abitano in residenza per creare e costruire nuove performance. Al termine della residenza Akropolis propone ad artisti e pubblico la possibilità di incontrarsi per dialogare sul lavoro fatto e sulle nuove tappe del percorso intrapreso. Il 14 marzo va quindi in scena la prima restituzione di una residenza artistica con SEX.EXE di Pablo Ezequiel Rizzo, una coreografia incentrata sull’oggettivazione del corpo, in collaborazione con il Network Anticorpi XL. 
Il tema degli stereotipi e delle rappresentazioni di genere a partire da una ricerca fisica su gesti, pose e rappresentazioni iconografiche considerate a livello sociale e culturale identificative del maschile e del femminile è al centro della residenza artistica di EM+ (Emanuele Rosa & Maria Focaraccio) che il 29 marzo alle 20:30 presentano un primo esito pubblico dal titolo AMǝN, lo spettacolo compiuto sarà poi in scena al Festival Testimonianze ricerca azioni. 
La danzatrice butoh Alessandra Cristiani, è in residenza ad Akropolis sull’ultimo capitolo della trilogia dedicata al rapporto fra linguaggio corporeo e arte, e in particolare intorno alla figura della fotografa Sarah Moon, una prima restituzione dal titolo CADUTA LA NEVE è in programma il 10 maggio alle 20:30. Lo spettacolo, nella sua versione finale, debutterà al Festival Testimonianze ricerca azioni in autunno. 
Artista che ha legato il suo lavoro al Teatro Akropolis grazie a una lunga collaborazione, Paola Bianchi torna in residenza con VOICE OVER una struttura coreografica individuale e collettiva che si sviluppa tra consonanze e dissonanze concentrandosi sul senso del movimento attraverso una direzione che viene data ai performer tramite traccia audio durante l’esibizione. Un lavoro innovativo che sperimenta una diversa dialettica fra partitura e interpretazione, in scena il 18 maggio alle ore 20:30.  

La musica sarà una delle discipline che animerà il Festival Testimonianze ricerca azioni, per questo CONTROSCENA dedica uno spazio speciale alla collaborazione con GOG – GIOVINE ORCHESTRA GENOVESE che per quattro serate (dal 6 al 26 marzo) propone altrettanti concerti con programmi che includono classici del repertorio sinfonico accanto a composizioni contemporanee; ognuno degli appuntamenti è introdotto dal Maestro Pietro Borgonovo, Direttore d’orchestra e direttore della GOG dal 2000. Il 6 marzo (ore 20:30) il Teatro Akropolis ospita una serata tutta dedicata ad Antonio Vivaldi, a dirigere l’Orchestra Paganini ne Le Stagioni e il Concerto in sol minore per due violoncelli e orchestra RV 531 del grande compositore veneziano è il Maestro Vittorio Marchese. Secondo appuntamento il 13 marzo, ore 20:30, con il QUINTETTO EUTERPE (Cecilia Oneto-flauto, Angelica Larosa-oboe, Giovanni Battista Costa-clarinetto, Tiziano Robello-corno, Daniele Longhitano-fagotto) con un programma che spazia tra Haydn, Danzi, Farkas e Ibert. Sempre alle ore 20:30 il 20 marzo Matteo Savio esplora il repertorio contemporaneo per percussioni eseguendo le partiture di Jannis Xanakis e Franco Donatoni, messe in dialogo con la Toccata in mi minore BWV 914 per marimba di Johan Sebastian Bach. L’ultimo appuntamento con la musica è in programma il 26 marzo (ore 20:30) quando l’Orchestra Paganini esegue il Quartetto n. 8 in do minore di Dmitrij Šostakovič, dedicato alle vittime della guerra e del fascismo, trascritto in una versione per orchestra d’archi su testo di Lorenza Codignola Bo.