Pin It

ACT è un progetto di alta formazione teatrale ideato da Alessandro Serra e organizzato da CeDAC / Circuito Multidisciplinare

dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.

Si svolgerà dal 9 al 21 settembre 2024 a Cagliari presso il Teatro Massimo. 

Il percorso è suddiviso in tre atelier rispettivamente dedicati al corpo (con Chiara Michelini), alla voce e al canto (con Bruno De Franceschi) e alla scrittura di scena (con Alessandro Serra).

L’opera di riferimento è il Pinocchio di Carlo Collodi.

Si rivolge a danzatori/danzatrici e attori/attrici che abbiano competenze nel canto e forte attitudine al movimento.

La partecipazione agli atelier è gratuita previa selezione. 

La presenza è obbligatoria per tutto il periodo indicato. 

Attori/attrici selezionati/e (massimo 16 persone) avranno diritto a un rimborso per le spese viaggi, con un massimale di 150 euro a persona.

Per candidarsi:
Inviare entro il 23 giugno 2024 per email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
•    curriculum vitae
•    2 fotografie (1 primo piano e 1 figura intera);
•    Link video 
•    Lettera motivazionale

L’esito della selezione verrà comunicato entro l’8 luglio 2024. 

PRESENTAZIONE

In vernacolo, ridendo
conviene esporre le cose più inaccessibili.
(Elèmire Zolla)

L’atelier si propone di affrontare due aspetti fondamentali del lavoro teatrale:
il primo relativo all’arte dell’attore, il secondo al rapporto con gli oggetti. 
A tale fine si trarrà ispirazione dall’universo poetico di Tadeusz Kantor prendendo a modello colui che è sia oggetto che persona: il burattino Pinocchio. 
Ma prima del burattino animato c’è la materia inanimata: un pezzo di legno. 
Pinocchio è nato ancor prima di essere scolpito.
Come se la materia fosse malleabile ma a condizione che si compia il destino iscritto nelle venature del legno. 
Il destino di Pinocchio è quello di diventare Pinocchio.
Perciò il pezzo di legno si ribella e quando Mastro Cerasa infligge il primo colpo d’ascia, reagisce gridando: Non mi picchiar tanto forte!
Mastro Cerasa terrorizzato si libera del pezzo di legno.
Il burattino fatto e finito verrà alla luce una seconda volta grazie a Geppetto.
Pinocchio rinasce dunque e nel giro di pochi giorni 
precipita verso la morte per impiccagione. 
Stirò le gambe e, dato un gran scrollo, rimase lì come intirizzito. 
Fine. E dopo? 
Questa fatidica domanda fu posta dai lettori allo stesso Lorenzini a seguito della pubblicazione dell’ultima puntata di Pinocchio. 
Collodi è costretto a inventarsi un altro finale e, nel farlo, scrive un secondo Pinocchio all’apparenza consolatorio e moralistico. 
E così Pinocchio rinasce per la terza volta, in un finale potentissimo in cui vediamo sia il bambino che il suo involucro gettato su una sedia.
E poi c’è la menzogna del reale. 
La vita riserva a Pinocchio inganni e crudeltà.
Il movente è quasi sempre lo stesso: la fame. 
Pinocchio vuole mangiare, vede la pentola che bolle sul fuoco, ma nell’atto di scoperchiarla si accorge che in realtà la pentola è dipinta sul muro. 
E anche in questo caso gli si allunga il naso.
Ma perché gli si allunga il naso? 
Non è stato Pinocchio a dire una bugia ma la realtà. 
Anche il fuoco, sembra vero ma è dipinto, eppure gli brucia i piedi di legno.
Perché il fuoco è dipinto come in teatro?
Perché in teatro il vero si fa facendo finta?
Ma è poi vero che in teatro tutto deve sembrare vero?
Che cos’è reale?
Che cos’è reale nell’arte?
Che cos’è reale in teatro?
Celine lo aveva capito molto bene, il vero lo si fa barando al modo giusto.

ACT si sviluppa in tre percorsi che si muoveranno parallelamente sovrapponendosi e intersecandosi continuamente nel corso delle due settimane di lavoro: 
corpo – voce – scrittura di scena.

IL SENTIMENTO DELLA FORMA
Condotto da Chiara Michelini. 

Un lavoro di “accordatura” e preparazione del corpo dell’attore: il fine è sviluppare un corpo scenico più radicato e consapevole delle proprie capacità espressive, strumento duttile e organico in tutte le sue reazioni. 
La prima cosa che un attore deve conoscere a fondo è la geografia del proprio corpo attraverso un’attiva consapevolezza al movimento perché ad ogni più piccolo dettaglio del corpo corrisponde una specifica realtà interiore.
Il corpo è un mormorio duttile e teso. Allenarsi all’ascolto delle correnti che lo attraversano. Rivolgersi a ciò che si offre senza fare clamore, che c’è ma non è immediatamente visibile. 
Liberare lo sguardo. Praticare allucinazioni. Danzare con i fantasmi. Fare del corpo uno strumento poetico di lettura e riscrittura della realtà per creare, tra persone e cose che esistono, così come esistono, rapporti nuovi. Affinare una qualità di azione che renda il gesto parola parlante e una sensibilità scenica che sia prima di tutto specchio di sensibilità umana.
Dis-crearsi per divenire materia duttile: forma vuota capace di accogliere un’altra vita, un’altra storia. Farsi da parte. Apparire.
Il lavoro proposto utilizza strumenti e pratiche del teatro e della danza e si articola in due momenti:

PREPARAZIONE 
Agire forme per creare un linguaggio comune attraverso un approccio analitico al movimento in relazione ai principi di forma, spazio e tempo. Attivare la concentrazione. Mettere in connessione mente e corpo, respiro e movimento attraverso esercizi di coordinazione, di rilassamento, allungamento e potenziamento muscolare. Studio dell’immobilità: esercizi di posizionamento. Sviluppare forza e reattività. Affinare le capacità di esecuzione e interpretazione attraverso l’apprendimento e la rielaborazione di variazioni date. 

IMPROVVISAZIONE 
Cimentarsi nella relazione con l’altro attraverso facoltà fondamentali quali osservazione, ascolto, imitazione e intuizione nella convinzione che sperimentare sé stessi nell’alterità arricchisca la nostra unicità. Spostare l’asse da io a tu.
Allenare il corpo a essere pronto, il cuore recettivo, il pensiero leggero: 
arrendersi allo stupore. 

CORPO VOCALE, VOCE CORPORALE
Condotto da Bruno de Franceschi. 

Cenni sugli strumenti tecnici di base per tutto il corso (respirazione, posture, emissioni)
Timbri e vocali
Il corpo della voce tra suono e fisicità
Diapason, intonazione e ritmo
Il suono della parola
Il suono del canto: unisoni, battimenti, consonanze e dissonanze
Urgenza ed intensità dell’intenzione
Cenni di canto difonico ad una cavità
Cenni di canto armonico a due cavità (Touva)
Sgrane vocali, rumori della voce
Laringe e diaframma: due compagni sconosciuti
Il teatro della voce
Lettura sonora di un testo: l’esperienza futurista e la ricerca in atto
Ascolto e “pratica” corale
Ascolto ed analisi di alcune esperienze vocali contemporanee

SCRITTURA DI SCENA
Condotto da Alessandro Serra.

Il corpo
Relazione tra il bacino e la colonna vertebrale: gestione e direzione dell’energia 
Il mimo funebre
Esercizi di composizione: creazione di partiture fisiche

Lo spazio
Analisi dello spazio scenico
Spazio, luogo, situazione
Cerchio, triangolo, rettangolo

Gli oggetti
Il potere degli oggetti
Rapporto tra oggetto e attore
Il bio-oggetto

La drammaturgia
Elementi di drammaturgia: leggere un testo
Leggere Pinocchio
Drammaturgia dell’immagine: comporre e costruire la scena 

FASE PREPARATIVA
Ogni partecipante dovrà leggere il Pinocchio di Carlo Collodi;
scegliere e analizzare un personaggio;
imparare a memoria sia una parte del personaggio scelto che di Pinocchio.  
Quindi dovrà portare con sé:
indumenti comodi per il training,
un quaderno per gli appunti,
un abito completo con accessori per vestire Pinocchio,
un secondo abito completo con accessori per vestire il personaggio scelto.