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All'interno di un sistema teatrale chiuso come il nostro, limitato dalla burocrazia e da  finanziamenti sempre più difficili da ottenere, può nascere e crescere un festival di teatro indipendente? La risposta sbalordirà i lettori, ma esiste già. Nato nel 1947 come evento alternativo per le compagnie escluse dal Festival Internazionale di Edimburgo, il Fringe Festival dalla capitale scozzese si è diffuso in tutte le principali città europee

raggiungendo anche le coste americane. Fino ad oggi l'eterna esclusa, l'Italia, non aveva ancora avuto modo di promuovere un'esperienza tanto originale per i nostri standard. Fino ad oggi, perchè da giugno-luglio 2012 a Roma sarà possibile assistere al primo Fringe Festival italiano (fringeitalia.it). Nella splendida cornice di Villa Mercede, quartiere San Lorenzo di Roma, con il verde del parco a fare da scenografia, il pubblico potrà prendere visione degli spettacoli di 54 compagnie di Teatro Off e di tre big. Da sempre quartiere che offre potenzialità culturali e di pubblico, San Lorenzo mette a disposizione le sue aree verdi per farne un parco del teatro che si animerà per 23 giorni con la proposta di nove spettacoli al giorno e workshop e incontri durante i quali il pubblico potrà approfondire le sue conoscenze sul teatro contemporaneo italiano e sulle nuove drammaturgie favorendo lo scambio e il confronto. Benvenute saranno tutte le compagnie o singoli artisti di teatro off che, superata la preselezione, presenteranno un progetto originale di 50 minuti e che a colpi di spettacoli si contenderanno il premio finale consistente in un budget di 2.500 euro per partecipare al New York Fringe Festival. Ciò che affascina di più di questa iniziativa non è solo il contest a cui si potrà assistere, ma la connotazione che esso viene ad assumere: all'interno di un sistema teatrale che lascia soli i teatri "altri" si ha l'occasione di dare spazio a un fermento culturale di norma poco seguito, permettendo anche ad un pubblico generalista di avvicinarsi a queste nuove proposte. E' stato fatto un grande passo in avanti con l'allestimento di questo evento sia per il pubblico che potrà confrontarsi una cultura altra, diversa dalla tradizione che offrono i teatri stabili, sia per le compagnie di artisti che sfruttando il contest potranno presentare il loro lavoro senza i limiti e le costrizioni burocratiche del nostro sistema teatrale. La grande vetrina del teatro off sta prendendo forma e si attende con impazienza l'uscita del programma di questo primo Roma Fringe Festival. Nell'attesa però si potrebbe prendere sempre più consapevolezza che anche queste forme altre di teatro, perchè parte integrante del nostro patrimonio culturale, hanno bisogno di essere sostenute e incoraggiate con una maggiore visibilità e l'organizzazione di spazi e iniziative come quella del Fringe Festival.  E' giusto entusiasmarsi per un evento che porterà una freschezza nuova e orginale in Italia, ma d'altro canto è così eccitante rendersi conto che ciò che per noi è innovazione per gli altri Paesi è storia?