Recensioni
Drammaturgia contemporanea in scena
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Inizia la nostra stagione al Piccolo Bellini di Napoli, la sala che il cartellone del Teatro Bellini dedica alla nuova drammaturgia e alle compagnie più giovani. Cominciamo da due attrici, Manuela Lo Sicco e Veronica Lucchesi. Il progetto TANDEM, così come è definito dalla compagnia, nasce dalla confluenza di idee e di proposte provenienti dalle menti di diversi artisti: non solo l’autrice Elena Stancanelli, ma anche la regia e l’idea scenica, nate da Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, le musiche composte da Davide Livornese, la costruzione del tandem, utilizzato in scena, da parte di Mario Petriccione e l’idea di Stefano Pasquali, in collaborazione con La moto34 Roma, di inserivi sotto una molla estratta da un carro armato, fino al manifesto dipinto da Riccardo Brugnone. Ci sarebbero altri nomi da citare, ma forse è giunto il momento di parlare
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Il primo dei due dittici che hanno costituito e costruito l’opera musicale “Il Giocatore” presentata lo scorso anno al festival OPERA NOVA di Spoleto, e già allora recensita, è diventato una drammaturgia autonoma che ne compendia e integra la narrazione. Con questo lavoro Marco Martinelli, con pochi ritocchi registici e di scrittura scenica, si concentra sull’oscurità, l’oscurità della morte e l’oscurità del nostro inconscio. È una oscurità pesante a mala pena rischiarata dai flebili richiami (la terra ed i suoi all’apparenza modesti frutti di vita) ad una comune radice di compassione che sembra permanere anche nel fondo di questa fossa che ci siamo costruiti. Un richiamo che coinvolgendo
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Il Trentennale della Sala Assoli di Napoli presenta un programma che ripercorre una parte della storia del teatro italiano, attraverso il ricordo di numerosi artisti che hanno calcato le scene della piccola sala ai Quartieri Spagnoli. Simbolo della sperimentazione e della cultura teatrale, soprattutto tra gli anni ’70 e gli anni ’80, questo luogo è inevitabilmente caratterizzato da un’aura mistica che incute rispetto e devozione. L’intero cartellone presentato quest’anno, quindi, accoglie grandi registi, attori, spettacoli e seminari che fanno della Sala Assoli un contenitore ricco di eventi. Il percorso affrontato stimola i cultori del teatro di ricerca, gli studiosi, gli spettatori appassionati e
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Il mestiere ovvero l’arte dell’attore come continua morte a sé stessi per rivivere nell’effimero dello spazio e del tempo del palcoscenico, spazio e tempo che proprio perché soggetti continuamente alla morte riscrivono paradossalmente l’eterno. Questo a mio avviso il senso intimo della drammaturgia di Danio Manfredini, che apre la stagione 2015 2016 di Fuori Luogo a La Spezia, una drammaturgia che rivisitando l’aristotelica “mimesi” della vita ne coglie il significato profondo, quell’essere il teatro effimero e convenzionale, appunto nelle sue ineludibili convenzioni spaziali e temporali, “finito” in sostanza e per questo significante oltre la stessa sua contingenza.
- Scritto da Angela Villa
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Un uomo e una donna a spasso nel tempo. Come i gamberi camminano all’indietro, si parte dal 2065 e si arriva fino al primo gennaio 2002, anno in cui l’euro viene introdotto come denaro contante; si cammina come i gamberi per riflettere sulle vicende della Comunità Europea. Alberto e Silvia sono costretti a nascondersi perché ricercati dalle autorità: si pensa siano tra i principali responsabili della fine dell’Europa Unita. A seguito del disgregamento dell’Unione Europea, i due protagonisti discutono come sia successo, quali siano state le cause, i campanelli d’allarme, i segnali sottovalutati. Si scoprirà che uno dei due è davvero tra i responsabili principali della
- Scritto da Marcello Isidori
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Un bel progetto quello della scuola di recitazione Omnes Artes di Roma che, con la produzione di Formi4, porta per tre settimane lo spettacolo Cattivi ragazzi al Teatro della Cometa di Roma, storico teatrino all'Italiana di fronte al Campidoglio, con una lunga tradizione di cartelloni sempre ricchi di nuova drammaturgia. Un bel progetto perchè non è facile vedere in scena uno spettacolo costruito addosso a ben sedici giovanissimi attori. Lo spettacolo prevede infatti l'alternanza di due gruppi di otto adolescenti che interpretano a turno lo spettacolo davanti ad una platea quasi sempre gremita. La storia è semplice e, ad essere onesti, piuttosto prevedibile