Recensioni
Drammaturgia contemporanea in scena
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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In un luogo suggestivo come il Castello Ursino di Catania, il Teatro Gamma ha proposto, all’interno del Festival I Art, l’atto unico “Alchimia Jazz”, lavoro sospeso tra emozioni dettate da versi recitati, canzoni e suadenti brani eseguiti dal vivo alla chitarra da Paolo Capodanno ed al piano da Alberto Alibrandi che creano tra il pubblico una piacevole atmosfera intrisa di tormento, malinconia e riflessione.
Nello scenario naturale e storico del Castello Ursino di Catania, tra sedie, merletti, sete, garze, veli ed abiti bianchi e neri, le protagoniste dell’intrigante messinscena, nell’adattamento teatrale di Nellina Laganà e con la regia di Gianni Scuto, sono delle anime morte, dei fantasmi di sole donne che, con trepidazione, tormento, sensualità, passione, tornano a vivere momenti della loro vita, ormai liberi da condizionamenti terreni. Sono solo ectoplasmi quelli
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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In questa seconda parte del diario del NTFI 2015 ci dedichiamo alle produzioni estere che, come detto in precedenza, si avvicinano fortemente al mondo circense, alla clownerie, agli acrobati, ma soprattutto al sogno ed alle emozioni. Uno degli esempi più eclatanti di questo percorso visivo ed emozionale è sicuramente BIANCO SU BIANCO, spettacolo della compagnia FINZI PASCA, scritto e diretto dallo stesso DANIELE FINZI PASCA, ed interpretato da HELENA BITTENCOURT e GOOS MEEUSWEN. I due artisti, lei brasiliana, lui olandese, memori della formazione presso il Cirque du Soleil, riportano in scena la magia delle ambientazioni e dei suoni, ma non la confusione circense. I due artisti recitano in italiano e la maggior parte del testo viene affidato proprio alla Bittencourt. La difficoltà attoriale di questi
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Il 3 giugno 2015 il Napoli Teatro Festival Italia apre i battenti. Scricchiolando, arrancando, proponendo, il Festival, dunque, riparte ed anche quest’anno ne siamo spettatori. Abbiamo scelto 18 spettacoli, tra una rosa di proposte collocate all’interno del programma del Festival ed in quello del Fringe, che prevede, quest’ultimo, l’allestimento di spettacoli e testi firmati da autori emergenti e giovani compagnie. Temi e stili, preponderanti nelle produzioni di quest’anno, sono quelli caratterizzati soprattutto dall’attenzione all’artista di strada, riportato in palcoscenico, ingabbiato al chiuso. Propensione, dunque, per il bagaglio artistico ed estremamente poetico del mondo dei circensi, degli acrobati, dei maghi e dei prestigiatori, dei mimi, dei personaggi ereditati dalle favole, che vengono inseriti all’interno
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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Uno spettacolo che parla di un passato di lotte e di bandiere rosse, di socialismo e rivoluzione, di rivendicazioni e illusioni, ma anche di speranza nel domani e nel ribaltamento di una società, come quella odierna, in cui mancano del tutto i valori più autentici ed in cui continua a prevalere l’ingiustizia sociale, la politica delle poltrone e dei manichini, dei professionisti dell’interesse e dei salotti televisivi. E’ un vero ed appassionante salto nelle genuine lotte femministe (grazie ad un ideale insopprimibile ed incontrollabile) quello proposto dall’associazione culturale Nave Argo di Caltagirone con la novità “Di Concetta e le sue donne”, adattamento teatrale di Nicoleugenia Prezzavento del romanzo della scrittrice siciliana Maria Attanasio (Sellerio Editore).
L’atto unico di 65 minuti, proposto in prima assoluta, al Castello Ursino di Catania, all’interno del Festival I Art,
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Terzo appuntamento, alla Piccola Corte dal 10 al 20 giugno, della tradizionale Rassegna di Drammaturgia Contemporanea che anche quest’anno chiude la stagione del Teatro Stabile di Genova. È la volta di questa drammaturgia della giovane scrittrice inglese Dawn King che, oltre che per la scena, scrive abitualmente per la radio e per la tv cosa che, a mio avviso, ne influenza non poco la sintassi narrativa.
Plot “giallo” o meglio da spy story, infatti, cioè una struttura narrativa molto nelle corde dello spettacolo anglosassone e anche
- Scritto da Damiano Pignedoli
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Vivace aggregazione e coinvolgimento trasversale di spettatori – fra appassionati assidui dell’arte teatrale, ma anche no, e addetti ai lavori in gran novero – son parse essere le parole d’ordine del festival Trasparenze 2015, organizzato con operosa verve dal Teatro dei Venti di Modena. Compagine attiva esattamente da un decennio nel territorio della città emiliana, con sede nel complesso San Giovanni Bosco dove – accanto alla sala teatrale gestita dalla compagnia – si situano una casa protetta e una scuola elementare, la parrocchia e una ludoteca, la favolosa Banca del Tempo (e si veda il sito www.bancatempomodena.it) nonché un gradevole parco adiacente a diverse strade, che è stato l’epicentro della manifestazione tra ritrovi di confronto, studio ed esibizione, unitamente a partecipata festa e musica mangiando e bevendo in stringente convivialità.
Siti e situazioni che, sommandosi a un ulteriore quartetto di luoghi accoglienti le messinscene in cartellone