Recensioni
Drammaturgia contemporanea in scena
- Scritto da Angela Villa
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SummerTimi, tempo d’estate e d’amore. Il teatro Franco Parenti non chiude i battenti ma offre ai Milanesi rimasti in città, la possibilità di assistere ad uno spettacolo di buona qualità, Giuliett’e Romeo di Filippo Timi. Andrée Ruth Shammah, direttrice artistica del Teatro, ancora una volta punta su scommesse ardite ma spesso di successo. Arriva in scena quindi Timi e riscrive i classici. Romeo è un Pierrot timido e insicuro,
- Scritto da Angela Villa
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SummerTimi, tempo d’estate. Al Franco Parenti si ride e si riflette, in questo caldo luglio, con tre rappresentazioni di Filippo Timi. Si comincia con Amleto 2 e va in scena la contaminazione teatrale, tra clownerie, avanspettacolo, cabaret e fumetto… Sì signori, proprio fumetto, perché i cultori di Ken Parker troveranno riferimenti all’albo “Un principe per Norma” del 1985. Dove Ken Parker, fuggiasco, si ritrova a recitare
- Scritto da Damiano Pignedoli
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Puntata conclusiva di resoconti dalla rassegna modenese. Dopo avere esaminato un’accoppiata di spettacoli stranieri, introdotta da considerazioni generali su problematiche e temi del festival, ora è la volta di completare la ricognizione occupandosi della DIVINA COMMEDIA di Dante Alighieri secondo Eimuntas Nekrošius e delle novità sceniche del Teatro Valdoca e del gruppo Gli Incauti.
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Si è da poco concluso il festival delle Colline Torinesi ed è ora il turno delle bellissime corti sabaude per la dodicesima edizione dell'omonimo festival, che si apre il 6 luglio per concludersi il 22 luglio, per tre fine settimana che promettono interesse e intensità. Venticinque le compagnie presenti per 12 nazionalità, tra prime nazionali e spettacoli ideati per l'occasione, con al centro dell'attenzione il teatro contemporaneo
- Scritto da Marco Togna
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Pranzi pantagruelici e “cenette improvvisate”. Piatti raffinati, gustosi, fantastici. “Il cibo è una lunga storia d’amore”, dice una delle protagoniste. Messo in scena, in verità, è un pretesto anche per parlare d’altro. E la parola, in questo caso, è quella di Stefano Benni e di Cinzia Villari (quest’ultima anche regista dello spettacolo): barocca, sapida, sulla linea di confine tra romanzo epico e calembour la prima; icastica
- Scritto da Paolo Randazzo
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Siccome, malgrado ogni teorizzazione, teatro e danza sono arti che continuano a svilupparsi nella affascinante concretezza del “qui” e dell’“ora”, nel dire di “Du.O”, la coreografia di Malou Airaudo (storica danzatrice della compagnia di Pina Bausch e coreografa in proprio a Wupperthal) che, prodotta dal Goethe Institut di Palermo, ha debuttato il 3 luglio scorso ad apertura della XXXI edizione delle Orestiadi di Gibellina,