Recensioni
Drammaturgia contemporanea in scena
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Dopo l’attesa dello scorso anno, quando lo spettacolo saltò, arriva a Napoli, esattamente dal 18 al 23 dicembre, il FURIOSO ORLANDO. Per la prima volta sulla scena partenopea, presso il Teatro Nuovo, il lavoro di Marco Baliani ha come protagonisti Stefano Accorsi e Nina Savary. Platea gremita sia dagli abbonati che persero l’atteso spettacolo, sia dalle folle televisive e cinematografiche che ogni tanto mettono
- Scritto da Paolo Randazzo
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Una celebre canzone di De Gregori dice “la storia siamo noi”: certo, una grande verità che bisognerebbe sempre tener presente e non solo quando la nostra vita incrocia eventi che possono cambiare il mondo, ma anche nel suo dispiegarsi ordinario, anonimo, quotidiano, anche quando il nostro agire non produce effetti che cambiano modificano la realtà e non finisce sui giornali, né tantomeno nei libri di storia.
- Scritto da Angela Villa
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Tre porte si aprono e si chiudono contemporaneamente: entrano ed escono di scena, note musicali, acuti, sketches, dialoghi, urla, motti di spirito. A ritmo frenetico procede una sceneggiatura che è quasi un pretesto per raccontare un’America degli anni trenta, dall’euforia e dalle luci degli anni venti, alla grande depressione. Un paese, che per la prima volta fa i conti con la povertà e cerca vie d’uscita, una fuga dalla realtà.
- Scritto da Valeria Merola
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Immaginate una moglie (Veronica, Tosca d’Aquino) che, origliando per caso una conversazione confidenziale di suo marito (Marco, Ugo Dighero), scopre di essere stata tradita. E poi immaginate che il confidente in questione (Paolo, Stefano Pesce) risponda confessando di aver commesso anche lui una simile leggerezza, lasciandosi andare ad una relazione extra-coniugale. A questo punto sappiate che,
- Scritto da Paolo Randazzo
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Ogni spettacolo, se non è banale, include in misura diversa tutta una serie di problemi estetici che lo rendono più o meno interessante e lo legano alla prassi e alla tradizione teatrale. Occorre partire da qui per provare a capire e a descrivere il senso de “Il clandestino” lo spettacolo proposto venerdì 30 novembre nello spazio ZO, a Catania (il contesto è la rassegna “Altro scene”), dal friulano Stefano Codolo
- Scritto da Paolo Randazzo
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Certo il teatro è forma, azione, finzione e certo occorre sempre stare in guardia quando qualcuno si mette lì, su un palcoscenico, a raccontarti una storia: bisogna stare attenti perché la retorica è sempre pronta a irretirti e a levigare questo o quel particolare, a rendere antipatico l’uno e simpatico l’altro. E tuttavia il teatro è stato sempre un’arte politica, sempre, sin dalle sue origini ed anzi, quando questa sua qualità