Recensioni
Drammaturgia contemporanea in scena
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Quella parte incoercibile ed irriducibile della coscienza umana, che tormentò Dostoevskij e che i suoi testi ci hanno lasciato evidente ed insieme irrisolta al di là delle contingenze della storia e della contemporaneità, è in scena al Teatro della Tosse, dal 9 all'11 febbraio, con questa drammaturgia e regia della giovane Carmen Giordano
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Il Teatro Metastasio Stabile della Toscana, il Teatro Stabile di Torino e la Compagnia Sandro Lombardi, ospiti del Teatro Stabile di Genova, presentano al teatro della Corte, dal primo al 6 febbraio, questa drammaturgia di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi su un testo del 1984 di Giovanni Testori. Per la regia di Federico Tiezzi
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Torna il gruppo palermitano de I Suttascupa, compagnia siciliana che avevamo avuto modo di osservare attentamente e piacevolmente nella primavera 2010. Durante la rassegna TUNZ 2010, dedicata dal Nuovo teatro Nuovo di Napoli alle nuove compagnie emergenti e a lavori innovativi, i Suttascupa avevano portato sulla scena napoletana
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Un teatro che intercetta le nostre vite, che intercetta storie e frammenti di esistenza che sembrano scomparsi nel silenzio e che ogni volta la parola rivitalizza trasformadosi sul palcoscenico, come scrive la drammaturga, in “case, strade, persone”, reincarnando così l'esistere senza forma e dandovi forma e significato
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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L’incontro - scontro tra diversi, l’immigrazione, il razzismo nei paesi più industrializzati dove vige il consumismo e dove comanda il dio denaro, la triste guerra tra poveri scoppiata un pò ovunque ai nostri giorni. Sono alcuni temi della divertente, ma allo stesso tempo amara, commedia in due atti di Gianni Clementi, “Ben Hur, una storia di ordinaria periferia”
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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Lotta e scontro tra potere assolutistico - dittatoriale e libertà dell’artista, amori contrastati e dai contorni misteriosi, delazioni più o meno infondate e diritto ad esprimersi senza censure sono tra le questioni dibattute ed affrontate dal testo di Marco Longo ed Emanuela Gutkowski “Molière”, liberamente ispirato a Michail Bulgakov e Jean Baptiste Poquelin