Recensioni
Drammaturgia contemporanea in scena
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Il pubblico viene accecato da una luce bianca feroce mentre aspetta l’inizio dello spettacolo. Forse è bene osservarci nei più piccoli particolari, nelle rughe, punti, nei, capelli. Forse è meglio capire in pochi secondi chi siamo e come siamo, prima di sprofondare nel buio del racconto. Prima di partire per Flatlandia. Voi siete mai stati a Flatlandia?
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Due palchi, due visioni, due commistioni. I protagonisti de I promessi sposi alla prova vengono catapultati nell’oggi milanese. Giovanni Testori, famoso critico d’arte, pubblica negli anni ’80 un testo teatrale in cui i promessi sposi manzoniani vengono smembrati. Il duplice palco, a due altezze differenti, introduce anche visivamente il concetto meta-teatrale che si evince già dal titolo
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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Ininterrottamente, per circa due ore, tiene inchiodato alla poltrona lo spettatore, coinvolgendolo con degli interrogativi attinenti alla vita, alle gesta di un personaggio come Galileo Galilei. Marco Paolini, attore veneto principe del teatro civile italiano, al teatro Ambasciatori di Catania, per la stagione dello Stabile etneo e per la rassegna TE.ST.
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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“Odisseo, il naufragio dell'accoglienza” è la nuova tappa, la quarta, del progetto “Re-mapping Sicily” di Roberto Zappalà, coreografo della compagnia Zappalà Danza e condiviso con il Teatro Stabile di Catania, per la sezione Te.st e proposto a Scenario Pubblico di Catania, in prima nazionale. “Odisseo”, su drammaturgia di Nello Calabrò
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Con questa pièce, finora mai rappresentata in Italia che ha esordito ieri 11 gennaio e sarà in scena al Teatro della Tosse fino al prossimo 15 gennaio, la giovane compagnia N.I.M. (Neuroni in movimento) fondata da sei giovani diplomati alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova affronta la drammaturgia dell'inglese Dennis Kelly
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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“Un ebreo non ha mani, organi, sensi, affetti, passioni, allo stesso modo di un cristiano? Se ci ferite noi non sanguiniamo? Se ci solleticate noi non ridiamo? Se ci avvelenate noi non moriamo? …". E’ il memorabile monologo del testo che diventa il filo conduttore dell'originale spettacolo “Shylock, il mercante di Venezia in prova”, scritto a quattro mani da Roberto Andò e Moni Ovadia