Articoli e interviste
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Può suonare strano che una rivista di drammaturgia contemporanea come la nostra si accosti ad un mito antico, ma quello di Èdipo è mito così antico e profondo da essere divenuto universale e quindi “anche”, se non soprattutto da un certo punto di vista, profondamente contemporaneo. E non solo nel suo aspetto filosofico ma anche in quello drammaturgico perché la riscrittura sofoclea nel più puro insegnamento aristotelico rappresenta una sorta di matrice rispetto alla quale confrontarsi e rispetto alla quale non può non confrontarsi chi pensa, chi elabora e chi fa teatro ai nostri giorni, anche se non lo riconosce ovvero non ne è consapevole.
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Il Teatro della Tosse, da poco e giustamente riconosciuto “teatro di rilevante interesse culturale”, ha presentato il 1° ottobre la sua nuova stagione ed insieme ha concluso, con la abituale ironia puntuta ma anche molto “sobria”, i festeggiamenti per i suoi quarant’anni di vita contrastata e “felice”. È una stagione complessa quella che si apre al teatro genovese, arrampicato in Sant’Agostino ma dalla sua nascita aperto come pochi altri ai luoghi e fin agli umori di questa città difficile forse da amare ma sempre intensamente amata. Complessa e con molte novità innanzitutto dal punto di vista organizzativo, nel più ampio spettro delle intenzionalità che vorrebbero ancora di più approfondire il suo rapporto con la comunità che rappresenta e che man mano si sente da questo teatro rappresentata, ed in effetti la stagione presentata si chiuderà
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Quest’anno, nel nostro terzo appuntamento a Taranto, iniziamo dalla fine, affinché fine non sia ma rinnovamento. Durante l’ultimo degli incontri svoltosi presso il Teatro Tatà di Taranto, previsto all’interno del programma del Festival, come ogni anno si è cercato di fare il punto sulla situazione delle Residenze Teatrali. Presenti, oltre a quelle pugliesi, riunite nella rete Una.Net, anche alcune Residenze provenienti dal Centro e dal Nord Italia. Gaetano Colella e Clara Cottino, capisaldi dell’intera organizzazione del gruppo di lavoro del Crest, descrivono la grave situazione in cui le residenze pugliesi si ritrovano al momento e decidono, così, di rivelare ciò che
- Scritto da Daniele Stefanoni
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E’ ormai un appuntamento consueto, atteso e per certi versi accuratamente scrutato alla ricerca dei segnali del nuovo teatro che sarà. Tramedautore, festival di drammaturgia contemporanea, è tornato in scena al Piccolo Teatro Grassi e Chiostro Nina Vinchi di Milano per la sua quindicesima edizione. Dopo una prima parte svolta a luglio e dedicata al teatro italiano, dall’11 al 20 settembre un focus completo è stato riservato alla Cina. Con una ricca serie di incontri e dibattiti a margine degli spettacoli, per parlare di teatro ma anche di cultura e società cinese, il cartellone delle rappresentazioni ha previsto generi diversi tra loro, uniti tuttavia dalla comune volontà di
- Scritto da Angela Villa
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In occasione del Festival delle Regioni, un ospite d’eccezione: Paul Castagno. La lezione ha avuto luogo nello spazio Conferenze del Piccolo Teatro Grassi, Angela Calicchio, Tatiana Olear e Gian Maria Cervo a colloquio con il professore docente di Drammaturgia e Letteratura Drammatica presso University of North Carolina Wilmington. Si entra nel cuore della scrittura drammaturgica contemporanea numerosi i riferimenti storici e gli aspetti tecnici offerti dal professore. Ben sostenuta la traduzione di Francesco Lovati (ideatore, tra l’altro, di un prossimo festival sulla drammaturgia inglese; tutte le informazioni su: www.milanoplaywritingfestival.it). Paul Castagno, ha compiuto una ricerca interessante che apre prospettive future sugli studi teatrali: la Drammaturgia Polivocale e l’eterogeneità di linguaggi e stili negli autori contemporanei. Paul Castagno, autore del testo “New Playwriting Strategies: Language and Media in the 21st Century”, considerato una pietra miliare nello studio delle
- Scritto da Marcello Isidori
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Questo piccolo teatro incastonato in una piazzetta a metà strada tra la popolare e vivacissima Via Sannio e l'imponente Piazza della Basilica di San Giovanni a Roma, continua da quasi dieci anni a proporre stagioni che praticamente non finiscono mai, cominciando a settembre per terminare nei primi giorni di agosto. Lo fa con il coraggio e la passione del direttore artistico Francesco Verdinelli, fino a pochi mesi fa affiancato da Alberto Bassetti, nonostante i già esigui contributi pubblici siano ormai stati azzerati. Una stagione fiume dove la drammaturgia contemporanea ha sempre avuto un ruolo da protagonista, ma dove gli spettacoli di danza, i concerti, gli eventi culturali, le mostre, i laboratori sono sempre di casa. Sono tornato in questo teatro dopo qualche anno, in occasione della terza serata di una rassegna estiva divenuta