Articoli e interviste
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Non sempre anniversari e ricorrenze superano il circolo ed il circuito della celebrazione rituale. Qualche volta, spesso direi nel caso del Teatro della Tosse di Genova, sono l’occasione di una crescita e di un rinnovamento alimentato da ancora forti radici, sono l’occasione di un ripensamento fecondo che è anche una nuova apertura a ciò che lo circonda.
Così nel giorno che avrebbe festeggiato i 94 anni di Emanuele Luzzati, il 3 giugno, e nell’anno che vede Tonino Conte compierne 80 (e la Tosse 40), Emanuele Conte ed il suo staff sono riusciti a recuperare alcuni degli elementi fondativi del teatro della Tosse, ovvero del Teatro tout court, elementi che avevano caratterizzato appunto i due fondatori, come l’apertura e l’ascolto della propria comunità non nel senso di una passiva adesione, ma come stimolo creativo condiviso, quella capacità cioè di ascoltare ed insieme di donare che è, o dovrebbe essere, nell’essenza di ogni teatrante.
Lo hanno fatto con questa bellissima “Favola del flauto magico” che riesce di nuovo ad amalgamare i fondamenti
- Scritto da Daniele Stefanoni
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L’umorismo, lo sforzo ginnico, la tecnologia. Poi la musica giusta, mai piatta né scontata, qualche coup de théâtre e lo stile di David Parsons sembra spiegato. Sembra. In realtà c’è molto di più sotto la superficie così patinata. Lo spettacolo si chiama semplicemente “Parsons Dance Tour” ed è ormai un marchio di fabbrica, capace di riempire lo sterminato Teatro degli Arcimboldi a Milano per tre sere (26-28 marzo) come solo certi musical nazional popolari riescono a fare. Ma non è una novità, il miracolo si ripropone ogni anno al suo arrivo, sa attrarre lo studente di danza, la casalinga, il critico teatrale e il dopolavoro aziendale.
Ma Parsons la sa lunga, non si accontenta della ricetta facile. E’ astuto, senza dubbio. Sa riproporre i suoi pezzi forti, come “Caught” (1982), creato per se stesso e giocato sull’effetto scenico della sorpresa. Le luci stroboscopiche a intermittenza colgono il ballerino nel culmine dei salti, come sospeso in aria. L’ovazione
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Rappresentare oggi Eugène Ionesco non è mai una rivisitazione ma, io credo, una immersione nella quotidianità più contemporanea cui il drammaturgo francese offre, con la continuità e modernità del suo “paradosso”, strumenti di interpretazione vitalissimi. Sembra questo il filo rosso che ha guidato Valerio Binasco nella messa in scena di questo atto unico al Teatro della Tosse di Genova, in prima nazionale. Un file rouge che legge il cosiddetto assurdo di Ionesco e del suo teatro direttamente come struttura, insieme espressiva e cognitiva, della vita stessa, ancor più oggi ove gli elementi di dissoluzione e simulazione del senso sono diventati “topoi” dei nostri comportamenti interiori ed anche esteriori.
Il paradosso, insomma, non solo come disvelamento di ciò che è nascosto ma come cifra di un fluire della vita in assenza e per la perdita, che Ionesco sembra anticipare, di riferimenti o “valori” condivisi, di identità, di identificazione e dunque di cittadinanza.
Il senso di casualità che informa la vita dell’umanità, ora così esplicito,
- Scritto da Angela Villa
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Nel primo weekend di ottobre 2015, alla Fabbrica del Vapore a Milano, si terrà la prima edizione del Milano Playwriting Festival in partnership con uno dei più importanti teatri di Londra: il Finborough Theatre. Il MPF sarà un momento di incontro con autori inglesi, presentazioni di nuovi autori italiani, occasione per traduzioni e pubblicazioni. Una parte importante del MPF sarà dedicata alla drammaturgia per adolescenti e andrà sotto il nome di Teens Theatre Festival. Ci sarà un concorso di scrittura creativa per adolescenti e infine una sezione speciale dedicata alla scrittura per la serialità televisiva. In occasione delle iniziative previste per Milano Playwriting Festival, in collaborazione con Outis (Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea), sabato 21 Marzo, nel giorno della primavera...partecipo all’incontro con JANE WAINWRIGHT scrittrice e drammaturga inglese. Artefice di quest’incontro,
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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La “Giornata Mondiale della Marionetta 2015”, evento in contemporanea in più di ottanta paesi, dal 20 al 22 Marzo è a Grugliasco, in quel di Torino, ospite del benemerito, e non è retorica, Istituto Italiano per i Beni Marionettistici ed il teatro Popolare. Così, promosso come sempre da UNIMA Union Internationale de la Marionnette, la più antica associazione teatrale del mondo occidentale, il festival si è potuto avvalere della competenza e della saggezza di Alfonso Cipolla e Giovanni Moretti che dell’Istituto sono l’anima.
Basterà ricordare che l’Istituto, UNIMA/Italia e il suo presidente Aldo De Martino, sono riusciti con molto impegno a “costituire una Rete tra i principali musei e le maggiori collezioni nazionali di teatro
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Nel profondo Sud italiano, in quella punta di stivale che guarda costantemente la Sicilia, attraverso una lingua di mare, nasce e vive un giovane autore. Arriviamo a Reggio Calabria dalla Puglia, attraverso la costa jonica, antica, greca, e ricca di bellezze paesaggistiche. Il weekend dedicato alla nuova drammaturgia del Sud si sposta oltre Napoli, passando per la Puglia e arrivando in Calabria, regione che quest’anno ha colpito l’interesse di numerosi critici teatrali e che sembra produrre e generare nuove visioni. La delicatezza della penna degli autori calabresi si mescola inevitabilmente al dialetto, anche se stavolta questo testo, il cui titolo è SANT’ELENA- DIARIO INCOMPLETO DI UN ESILIO MANCATO, si presenta in lingua italiana. Nell’estrema punta dell’Italia, dunque, vive un giovane autore, che in effetti è anche e soprattutto un attore: il suo nome è Lorenzo Praticò. Allievo dell’Accademia