I libri del mese
Per la segnalazione in questa rubrica inviare esclusivamente libri di teatro o drammaturgia a
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La radiofonica arte invisibile di Rodolfo Sacchettini
- Scritto da Marcello Isidori
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L’affascinante mondo del radiodramma Italiano, viene raccontato in questa corposa pubblicazione che rappresenta il frutto di una lunga e difficile ricerca portata avanti da Rodolfo Sacchettini, dottore di ricerca in Italianistica, curatore e redattore di numerose pubblicazioni e studi in ambito teatrale. Un mondo certamente affascinante prima di tutto perchè questa forma artistica ha tardato ad essere considerata come un’espressione spettacolare autonoma e perchè la sua evoluzione ed il suo destino ha seguito, com’è ovvio, l’esperienza della radio come mezzo di comunicazione di massa, un mezzo piuttosto giovane ma che è stato per molti versi superato in popolarità dal cinema e soprattutto dalla televisione. Pochi e di difficile reperimento i materiali critici, gli studi, i testi e le registrazioni che documentano la storia del dramma radiofonico in Italia, i cui primi tentativi sono coevi con l’inizio delle trasmissioni radiofoniche negli anni venti del secolo scorso. Il volume si sviluppa poggiando su due binari: quello del racconto degli esperimenti, dei tentativi e delle realizzazioni delle drammaturgie radiofoniche, e quello del lungo ed articolato dibattito critico e teorico che ha sempre tentato di dare una forma a questa nuova esperienza di “teatro per ciechi”. Procedendo su questi due binari si attraversa l’epoca degli esordi che ha coinciso con il ventennio della dittatura fascista quando la radio ha gradualmente cominciato a diffondersi nelle case degli italiani. Si passa attraverso la seconda guerra mondiale per approdare all’Italia del primo dopoguerra e successivamente all’Italia del boom economico, periodo in cui il dramma radiofonico ha toccato probabilmente l’apice della sua popolarità. L’impressione è che si tratta di un’esperienza che non ha avuto il tempo di affermare completamente le sue potenzialità e che non ha ancora (o mai?) trovato una forma artistica compiuta.
La radiofonica arte invisibile
Il radiodramma italiano prima della televisione
di Rodolfo Sacchettini
Titivillus 2011
pagg. 276 € 16,00
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Chi Dio? La poesia? Misteriosamente a cura di Andrea Mancini
- Scritto da Marcello Isidori
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Un volume realizzato con amore, come afferma il suo curatore Andrea Mancini, che si è avvalso di una tesi di laurea di Rosaria Cannizzaro, e di numerose tesimonianze e contributi di chi ha lavorato insieme a Donato Sannini. Una figura straordinaria, più unica che originale, di quel teatro delle cantine romane che ha animato la scena ed il mondo culturale della capitale nel corso degli anni settanta e parte del decennio successivo. Un regista, attore, drammaturgo e poeta che dalla toscana è approdato a Roma insieme a due amici, Roberto Benigni e Carlo Monni, nel lontano ’72 per fare teatro. Nel corso di tredici anni Sannini ha realizzato, anche grazie alla gestione del piccolo teatro Alberico, numerosi spettacoli sia scritti da lui, sia da altri autori. Spettacoli che, pur inserendosi nel solco del teatro di ricerca di quegli anni, appaiono oggi e sono apparsi anche allora ai critici che lo hanno seguito maggiormente, tra gli altri Cordelli e Garrone, dei quali il libro riporta ampi stralci di recensioni e analisi critiche, espressione di uno stile controcorrente, profondamente dissacratorio dei miti del tempo, ironico e autoironico. Un teatro che non ha fatto a meno del testo, ma soprattutto che porta al centro del palcoscenico la parola, sia la parola dialogata da personaggi sia anche, ed è qui la novità, la parola dell’attore che racconta se’ stesso. Oltre alle numerose testimonianze su Sannini, di cui in particolare mi permetto di segnalare quella scritta dalla sua compagna e collaboratrice Maria Martini di Cigala, il volume pubblica tutti i testi teatrali firmati da Sannini, alcuni dei quali in collaborazione con Daniele Costantini, e due raccolte di splendide poesie introdotte da una nota critica di Ernestina Pellegrini. Un libro realizzato con amore come dice il suo curatore Andrea Mancini, e come senz’altro si accorgeranno i lettori, sia quelli che di Sannini già sapevano qualcosa, sia gli altri, e sono tanti, che di Sannini ignoravano l’esistenza. Sarà forse perchè Donato Sannini è scomparso a soli 38 anni nel lontano 1985, o per colpa del suo anticonformismo, ma è davvero un peccato che del suo passaggio sulla scena teatrale sia rimasto poco o nulla. Almeno fino alla pubblicazione di questo libro, forse il primo “risarcimento”.
Chi Dio? La poesia? Misteriosamente a cura di Andrea Mancini
Poesie e teatro di disperata attualità
A cura di Andrea Mancini
Titivillus 2010
Pagg. 340 € 18,00
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Il teatro comico di Georges Feydeau
- Scritto da Marcello Isidori
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Georges Feydeau non ha certo bisogno di presentazioni in quanto universalmente conosciuto e riconosciuto come uno dei massimi esponenti del Vaudeville, genere che ha avuto la sua grande fortuna nella Francia del XVIII e XIX secolo. I suoi intrecci costruiti con la precisione di un ingegnere, le trovate comiche, i ritmi vertiginosi, i caratteri ed i personaggi sopra le righe, i continui colpi di scena, costituiscono un patrimonio per tutti coloro che, al di là dei generi e degli stili, scrivono per il teatro. Quanti testi comici, ancora oggi, sono strutturati e concepiti sulla falsariga dei vaudeville di Feydeau? E dietro alla leggerezza di situazioni che quasi sempre prevedono come protagonisti mariti, mogli e amanti, s'intravede sempre una dissacrante e talvolta feroce satira sull'ipocrisia ed i falsi moralismi della ricca borghesia Parigina del suo tempo. Il volume pubblica diversi pezzi poco noti e poco rappresentati, tradotti per l'occasione da Annamaria Martinolli. La prima parte è dedicata alle commedie in tre atti: "Il matrimonio di Barillon", "Il sistema Ribadier", "Il nastro", nella seconda gli atti unici: "Dalla finestra", "Un bagno casalingo", "L'uomo balia", "È una donna di mondo", "Riunione notturna". Infine i monologhi: "Agli antipodi", "Il collegiale", "I personaggi famosi", "Le riforme", "L'uomo integro", "Tutto merito di Brown-Séquard!...", "Il giurato". Il volume è inoltre arricchito da un'ampia nota biografica sul drammaturgo, curata da Pasquale Calvino e dalla stessa Martinolli, dalla sinossi di tutte le opere, dai saggi di approfondimento: "La figura dello straniero nelle opere di Feydeau", "Georges Feydeau e Plauto: la comicità teatrale a confronto", "L'ingegnosità di Georges Feydeau" tutti a cura di Annamaria Martinolli, da un resoconto sulla critica curato da Pasquale Calvino, da una raccolta d'interventi e battute dello stesso Feydeau su se' stesso e la propria attività.
Il teatro comico di Georges Feydeau
Editoria & spettacolo 2010
pagg. 439 € 20,00
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Teatro spagnolo contemporaneo
- Scritto da Marcello Isidori
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Ci occupiamo, per la verità con notevole e colpevole ritardo, di questa pubblicazione uscita alla fine del 2009 che raccoglie quattro significative drammaturgie di altrettanti affermati autori spagnoli. Si tratta di un'antologia molto interessante e godibile prima di tutto per la qualità dlle opere e, in secondo luogo, perchè offre una variegata idea della nuova drammaturgia di un paese che negli ultimi decenni, liberatosi della dittatura franchista, è stato protagonista di uno straordinario risveglio culturale ed artistico. Idea variegata perchè, pur raccogliendo solo quattro lavori, la pubblicazione offre quattro tipologie di stili e strutture complementarmente diverse. Mòbil, di Sergei Belbel, probabilmente il più noto autore, e una delle più note drammaturgie spagnole all'estero, è una scrittura rivolta all'attualità, con personaggi e situazioni estremamente realistiche ma allo stesso tempo decisamente evocative e metaforiche. I pochi dialoghi tra personaggi in scena si alternano ai monologhi al cellulare, il vero protagonista tematico del testo. Tutte le strade di Juan Pablo Heras, è uno splendido esempio di dramma moderno scritto da un giovanissimo autore. Due personaggi, padre e figlia, e il loro difficile rapporto. Dialoghi, anche qui, mediati e raramente diretti, agiti di presenza. Un affascinante insieme di quadri non sempre ordinati in modo cronologico. Una struttura originale e sorprendente. Bacio dopo bacio è una raccolta di brevi racconti scritti da Paloma Pedrero per andare in scena, un teatro narrativo, poetico, ma sempre molto concreto ed attuale. Infine un dramma borghese classico, Cento metri quadri di Juan Carlos Rubio, realistica vicenda di vita vissuta, metafora dei rapporti tra esseri umani nelle città dei giorni nostri, con due personaggi ricchi e sfaccettati. La prefazione al volume è di Tino Tierno.
Teatro spagnolo contemporaneo
Editoria & spettacolo 2009
pagg. 257 € 15,00
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