I libri del mese
Per la segnalazione in questa rubrica inviare esclusivamente libri di teatro o drammaturgia a
Associazione Dramma.it - Via dei Monti di Pietralata 193/c 00157 Roma
Cose di carne di Maria Dolores Pesce
- Scritto da Marcello Isidori
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Cose di carne è il titolo di una pièce 'scandalosa' ed inizialmente censurata di Pier Maria Rosso di San Secondo (Caltanisetta 1887 – Lido di Camaiore 1956). Maria Dolores Pesce attenta studiosa, tra l'altro, della nostra drammaturgia d'inizio 900, certamente penalizzata dall'ingombrante presenza del genio di Pirandello che ha oscurato l'opera dei suoi contemporanei, affronta in questa pubblicazione il lavoro di Rosso di San Secondo non tanto con intenti biografici o di documentazione della sua pur ampia produzione drammatica, ma analizzando un tema che appare al tempo stesso fortemente presente nei lavori del drammaturgo e significativamente legato alla sua epoca. Proprio con la fine dell'800 e poi nei primi decenni del '900 infatti la figura ed il ruolo della donna nella società occidentale comincia ad intraprendere quel lento ma profondo cammino che modificherà completamente le dinamiche e le relazioni sociali tra i sessi e ribalterà la tradizionale auto consapevolezza del ruolo maschile. L'inquietudine esistenziale e psicologica vissuta dall'uomo San Secondo e dagli uomini della sua epoca (ma in buona parte anche della nostra) viene letta ed analizzata da Pesce nella creazione drammatica del nisseno sia attraverso tre delle più importanti drammaturgie di Rosso: Marionette che passione, La Bella Addormentata e Lo spirito della morte, sia con il confronto con la produzione di due significativi scrittori a lui contemporanei: Italo Svevo e Massimo Bontempelli. Si tratta indubbiamente di un saggio dal duplice interesse: da un lato per la conoscenza e l'approfondimento che offre sulla figura di un autore teatrale di cui poco si conosce per via degli studi sporadici e controversi e per il fatto che risulta praticamente scomparso ormai da anni dalle nostre scene, dall'altro per l'originalità dell'approccio socio-psicologico nello studio di aspetti poetico-estetici.
Cose di carne Il femminile nel teatro di Rosso di San Secondo
di Maria Dolores Pesce
Editoria & Spettacolo 2011
pagg 180 € 16,00
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Anima e carne: donne in scena di Eugenio Sideri
- Scritto da Marcello Isidori
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Eugenio Sideri, drammaturgo e regista romagnolo, co-fondatore della Non-scuola del Teatro delle Albe di Ravenna e fondatore della compagnia Lady Godiva teatro, ha diretto e scritto molti spettacoli e pubblica in questo volume tre pezzi recenti cuciti addosso alle attrici della sua compagnia. Mentre il primo e il terzo dei lavori: "Il coraggio della scelta" e "Finisce per A" utilizzano la tecnica del racconto, a più voci il primo e monologante l'altro, il secondo pezzo del libro "Le sorelle Misericordia" rappresenta una drammaturgia più tradizionale con la storia agìta in scena dai personaggi. Proprio la differenza di tecniche utilizzate distingue anche le tematiche trattate. Il racconto è scelto per portare in scena delle testimonianze di vita che vedono come protagoniste donne coraggiose, non soltanto perchè vivono una sfida difficilissima, la lotta partigiana nel primo caso, le migliaia di chilometri del giro d'Italia del 1924 nel secondo, ma donne coraggiose anche perchè vivono un ruolo diverso da quello tradizionalmente affidatole di figlie, mogli e madri, per diventare protagoniste in contesti tipicamente (per i tempi) maschili come la guerra e lo sport. Molto diversa invece la drammaturgia de "Le sorelle misericordia" commedia che vuol essere divertente e dissacratrice. La mia impressione è che Sideri si trovi più a suo agio nei pezzi narrati, nel teatro cosiddetto della memoria, basato sui racconti dei vecchi, sui ricordi del mondo contadino dell'Emilia Romagna, sugli accenni dialettali, sui valori, le usanze e gli stili di vita della campagna e delle piccole città della pianura padana, sui paesaggi piani a perdita d'occhio attraversati da lunghissimi sentieri diritti percorsi con la bicicletta. La pubblicazione è arricchita da una collezione di foto di scena e chiusa dalla postfazione di Gabriele Tesauri, il regista che ha portato in scena due dei tre lavori pubblicati.
Anima e carne: donne in scena
di Eugenio Sideri
Fernandel 2011
pagg 158 € 13,00
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Dedicato a Testori di Giorgio Taffon
- Scritto da Marcello Isidori
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Dopo quattordici anni dal primo studio, uscito sempre per Bulzoni, dal titolo "Lo scrivano, gli scarrozzanti, i templi. Giovanni Testori e il teatro" il professor Giorgio Taffon, docente di letteratura teatrale all'università Roma 3, studioso, drammaturgo e saggista, riprende ed amplia quel lavoro spinto dalla oramai conclamata classicità dell'autore lombardo. Proprio in questi ultimi anni infatti si è assistito a numerose produzioni, messe in scena e "personali" dei lavori Testoriani. Taffon, che probabilmente è un "fan" doc già da tempi non sospetti, ci fornisce un quadro piuttosto approfondito ma soprattutto variegato e sfaccettato dello "scrivano". La struttura della pubblicazione è concepita proprio sulla base dei molteplici aspetti della personalità letteraria e artistica di Testori: gli studi e gli scritti sull'arte pittorica, che costituiscono un mondo ispiratore per i personaggi, le atmosfere e le tematiche drammaturgiche; la produzione poetica che ha intessuto di se' diversi lavori teatrali; e poi il lavoro sul linguaggio, sui personaggi mitici e sugli attori-personaggi. Il mondo del teatro Testoriano viene analizzato in tutta la sua portata classica e allo stesso tempo innovatrice, con la creazione di un nuovo mondo espressivo (idioletto) e la concezione metateatrale del personaggio doppio (popolare in quanto interprete e nobile in quanto personaggio). Tutto questo viene intrecciato con gli aspetti assai significativi della personalità di Testori: dalla sua condizione di intellettuale, anticonfomista, cattolico e dalla sua sofferta omosessualità. Un mondo complesso e ricco che lo rende probabilmente più attuale ai nostri giorni che nel tempo che lo ha visto vivere e creare.
Dedicato a Testori
Lo scrivano tra arte e vita
di Giorgio Taffon
Bulzoni 2011
pagg 170 € 18,00
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Invisibili realtà di Pierfrancesco Giannangeli
- Scritto da Marcello Isidori
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Come esposto nella esauriente introduzione di Marco De Marinis, gli anni 80 furono, o almeno così furono considerati da chi aveva sperato in un rinnovamento del teatro, un periodo di riflusso e restaurazione dell'ordine tradizionale, dopo la stagione delle neo avanguardie, o meglio, del nuovo teatro, e poi dal cosiddetto terzo teatro alla fine degli anni settanta. Questo volume racconta l'inattesa e imprevedibile esperienza di una piccola compagnia di San Benedetto del Tronto, graziosa località balneare delle Marche, ma lontana da quelli che potrebbero essere considerati i centri teatrali più in vista, che a partire dalla metà di quegli anni 80, accanto alla propria tenace lotta locale per conquistarsi un'identità ed un proprio spazio artistico, incrociò la propria strada con altri gruppi "invisibili" nazionali riuscendo ad organizzare quella che fu un'esperienza più unica che rara, soprattutto per le modalità con cui fu organizzata, oltre che per le caratteristiche dei suoi protagonisti. A partire dal 1995 infatti "Re nudo" organizzò l'appuntamento annuale dei Teatri invisibili, di tutte quelle realtà piccole, non finanziate o appena abbozzate, che desideravano fare teatro. L'esperienza si caratterizzò dal non avere alcuna direzione artistica e dunque nessuna selezione dei gruppi partecipanti, che potevano presentare i loro lavori solo se effettuavano la richiesta d'iscrizione in tempo per rientare nel numero massimo di gruppi ospitabili. Il risultato fu naturalmente quello di accostare lavori eterogenei sia dal punto di vista delle cifre stilistiche che da quella della qualità. Ma, citando un passo del libro, non è certo che questa eterogeneità sia stata molto diversa da quella che si vede spesso in festival dotati di una direzione artistica. E poi l'esperienza fu esaltante per chi vi partecipò perchè del tutto innovativa e rivoluzionaria. Un'officina d'idee in cui gli incontri tra artisti e quelli organizzati per i dibattiti tra artisti e critici, riuscirono a creare un humus impotante per far crescere realtà promettenti, creare legami e confronti, e forse anche disilludere realtà inconsistenti. Il volume racconta nella prima parte, dividendola in atti come fosse una drammaturgia, la storia di Re nudo, dei suoi spettacoli, delle sue iniziative territoriali e naturalmente di quelle legate al gruppo dei Teatri invisibili. Nella seconda parte vengono ospitati i ricordi, col senno di poi, dei critici che furono osservatori agli "Incontri". Nella terza parte diversi artisti ricordano la loro partecipazione agli appuntamenti annuali, anche se alcuni di essi preferiscono parlare più di se' stessi che dell'esperienza di quegli anni. La pubblicazione è corredata da una ricca galleria d'immagini e dai documenti ufficiali, atto costitutivo compreso, dell'Associazione Teatri invisibili.
Invisibili realtà
memorie di Re nudo e incontri per un nuovo teatro (1987-2009)
di Pierfrancesco Giannangeli
Titivillus 2010
pagg 222 € 16,00
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