I libri del mese
Per la segnalazione in questa rubrica inviare esclusivamente libri di teatro o drammaturgia a
Associazione Dramma.it - Via dei Monti di Pietralata 193/c 00157 Roma
Tuttoteatro di Liliana Ugolini
- Scritto da Marcello Isidori
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Tuttoteatro
di Liliana Ugolini
Editrice Joker 2008
pagg. 126 € 15,00
Il volume raccoglie la produzione teatrale di Liliana Ugolini, poetessa nota per la sua ricerca interdisciplinare tra teatro e poesia. Si tratta di lavori poetici messi nello spazio alla ricerca di una teatralità del verso poetico. Utile ed esplicativa la prefazione di Sandro Montalto sulla originalità di questa esperienza drammaturgica a cui fanno eco, in conclusione di volume, gli articoli della stessa autrice dal titolo "Teatralità della poesia e poeticità del teatro" e soprattutto "La scrittura in scena" in cui la Ugolini pone 10 domande a quattro autrici proprio sul tema che lei ha sviluppato con le sue opere: il rapporto tra teatro e poesia.
Il teatro inopportuno di Copi a cura di Stefano Casi
- Scritto da Marcello Isidori
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Il teatro inopportuno di Copi
a cura di Stefano Casi
Titivillus edizioni 2008
pagg. 253 € 18,00
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Nato dal Convegno omonimo tenutosi a Bologna nel 2006, con l'organizzazione di Teatri di Vita diretta da Stefano Casi, il volume pubblica gli atti del convegno affiancando ad essi altri articoli, mini-saggi e brevi studi, che analizzano, con diversi tagli e prospettive la produzione del grande drammaturgo, romanziere e fumettista argentino. Si tratta del primo tentativo europeo di affrontare monograficamente il teatro di Copi, autore straordinario, nel senso più stretto del termine, che risulta impossibile da classificare, e dunque, difficile da interpretare. Ciò che emerge da questo insieme di interventi (di Sandro Avanzo, Isabelle Barbéris, Paola Bristot, René de Ceccatty, Daniel Link, Ilse Logie, Massimo Marino, Cinzia Maroni, Enzo Moscato, Marco Pustianaz, Franco Quadri, Marcos Rosenzvaig, Luca Scarlini, Cristina Valenti) è infatti l'assoluta originalità delle sue opere che sconfinano nei più vari generi, popolate da creature indeterminabili (esseri umani, animali...) ed in continua trasformazione, per le quali nemmeno la morte rappresenta un limite. Opere crude e fiabesche, comiche e profondamente inquietanti, destrutturate ed apparentemente caotiche. Un teatro ricco e tutto da scoprire. Il volume pubblica anche due interviste all'autore, la biografia, la teatrografia e diverse tavole iconografiche.
Dialogo sul boccascena di Angelo Franzone
- Scritto da Marcello Isidori
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Dialogo sul boccascena
di Angelo Franzone
Il Filo Editore - Roma 2007
pagg. 57 € 13,00
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Viaggio breve ma intenso alla ricerca delle ragioni più profonde del fare teatro, alla scoperta della radice ermeneutica, dell'essenza, di questa forma di spettacolo antichissima e, in un certo senso, oggi più che mai, primitiva. Angelo Franzone, siciliano, formatore, filosofo e cultore di teatro, ci guida nella sua attenta analisi tentando di rispondere alla domanda "Perchè il teatro?" dividendo la riflessione in tre fasi: Il concetto di rappresentazione da sterile riproduzione del reale ad accrescimento dell'essere dell'opera d'arte; l'evento teatrale: inconciliabilità tra il festivo della vera finzione ed il quotidiano della falsa realtà; il confronto vivo tra la scena ed il pubblico: l'interpretazione della rappresentazione. Ampia la bibliografia.
L'arte del recitar viaggiando di Fausto Sesso e Angelo D'Ambrosio
- Scritto da Marcello Isidori
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L'arte del recitar viaggiando
di Fausto Sesso e Angelo D'Ambrosio
Editrice Zona - Arezzo 2008
pagg. 117 € 13,00
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Il volume raccoglie due testi: “I Comici Erranti” e “Il Sogno di Pulcinella” scritti da Fausto Sesso e Angelo D’Ambrosio, autori campani che vivono a Bergamo. La prima commedia racconta di una Compagnia di comici del XVII secolo, dalla fame dei pochi spettacoli recitati in giro per l'Italia, al "successo", come si direbbe oggi, raggiunto negli ambienti della nobiltà Spagnola. Al di là della metafora, sempre attuale, espressa dalla massima "meglio poveri ma liberi", la commedia fa emergere spesso la sua intenzione storiografica, documentando, talvolta in modo eccessivamente "telefonato", il modo di vivere e di organizzarsi delle compagnie girovaghe del tempo. Il secondo pezzo continua ad incentrare l'attenzione sul mondo della Commedia dell'arte, anche se in modo evocativo e simbolico. Come dichiarato dagli stessi autori la commedia, premiata al concorso “Atto solo” nel 2006 e segnalata al Premio Oddone Cappellino nel 2001, è un velato omaggio al grande Giorgio Strelher, qui rappresentato da un misterioso Maestro che non si fa vedere dalle sue cinque ex allieve, che pure ha convocato per un incontro nel suo vecchio teatro. La storia, tra recite improvvisate ed enigmi, si svolge come una sorta di caccia al tesoro, alla ricerca del vecchio Maestro e della sua verità.