La drammaturgia

L'arte delle alici di Angela Villa

Nel testo L’ARTE DELLE ALICI, rifletto sulla condizione di solitudine che si è venuta a creare durante la pandemia. Solitudine vissuta maggiormente dalle donne, in particolare da quelle che vivono in situazioni difficili sia dal punto di vista familiare sia

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Il libro

Sacra follia di Antonio Moresco

Antonio Moresco è scrittore profondo dalla vocazione drammaturgica tardiva ma 'robusta', già custodita nella sua passione per la scrittura ma a lungo come impedita da quella che lui ha sempre considerato una mancanza di adeguata ricezione da

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La libreria virtuale

Consulta il nostro archivio on line di testi teatrali: quasi duemila opere di centinaia di autori contemporanei. Leggi liberamente tutti i copioni che desideri, fai una ricerca per autore, titolo, numero di personaggi, genere, durata a seconda delle tue esigenze. Leggi le sinossi e il testo completo, contatta l'autore.

Drammaturgia contemporanea in scena

  • Maurizio IV

    Divertente ed intelligente lo spettacolo “Maurizio IV” del brillante drammaturgo Edoardo Erba in scena per ben sette sere (dal 18 al 21 e dal 25 al 27 aprile) al Teatro Brancati di Catania, all’interno della stagione di prosa 2023/2024, diretto da Federico

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  • Durante

    Il Piccolo Teatro di Milano ha affidato a Pascal Rambert, suo artista associato, la realizzazione di un trittico, il cui primo capitolo è stato, nella scorsa stagione, Prima. Ora è in scena al Teatro Grassi la seconda parte, Durante, con lo stesso cast, cui

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  • Pinter party

    L’atteso spettacolo dell’attore e regista Lino Musella debutta in Prima Nazionale l’11 aprile a Napoli, sfidando il pubblico napoletano che lo accoglie con grande clamore. Questo lavoro è un vero e proprio saggio sul teatro, inteso come momento

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  • Adele Centini, vedova Isastia

    La compagnia Trinaura Teatro, nell’ambito della rassegna “Reazioni”, ha proposto al Teatro del Canovaccio di Catania lo spettacolo “Adele Centini, vedova Isastia”, liberamente tratto dal romanzo di Sacha Naspini “Le Case del malcontento”, con

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  • Il fuoco era la cura

    Un romanzo assai noto, scritto circa settanta anni fa e ambientato ai nostri giorni. Una “distopia” che, in verità, non faceva che replicare eventi storici realmente avvenuti soltanto pochi decenni prima. Fahrenheit 451, poi, è anche un celebre film di

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  • Kakuma Fishing in the desert

    «Ho lavorato con illustri interpreti e geniali sconosciuti. I miei spettacoli trattano di Storia e Memoria, storia delle donne, eroi perdenti e dimenticati, viaggi nello spazio e nel tempo. Mi è capitato di costruire dal nulla e ricostruire dalle macerie. Mi

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  • L'Oreste

    Si entra in un mondo poetico che confina, senza però quel confine mai varcare, con il metafisico, attraverso questa drammaturgia dal titolo “L'Oreste”, che sembra, come oggi spesso accade, parlare di sociologia della reclusione e della

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  • Le cinque rose di Jennifer

    Torna prepotentemente sulle scene italiane, e non solo napoletane, il genio drammaturgico di Annibale Ruccello, in particolare ritorna in scena uno dei suoi testi più famosi, LE CINQUE ROSE DI JENNIFER, in questa stagione ricordato dalla regia di

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Articoli e interviste

  • Aquile Randagie credere disobbedire resistere

    Ci sono date che rappresentano la vita di un popolo, di uomini e donne che hanno combattuto per la libertà. Sul calendario sono segnate in rosso. Non sono solo “ponti” per programmare le vacanze al mare o in montagna, ma momenti della nostra

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  • L'arte della commedia a Monza

    Il Teatro Manzoni di Monza, si trova nel cuore storico della città, fra monumenti antichi, si può raggiungere facilmente anche da altre cittadine dei dintorni, perché ha un comodo parcheggio a pochi metri e la fermata del pullman proprio di fronte. Un

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  • Progetto "Il corpo del tempo"

    Tra danza, teatro di figura e drammaturgia, frutto di una residenza creativa in Svizzera, si è generato e sviluppato questo spettacolo di Anna Dego e Anna Stante, visto nella sua anteprima ante-palcoscenico al Museo di Villa Croce a Genova 

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  • Due dentro ad un foco

    Guarda dove metti i piedi! Quante volte abbiamo sentito dire questa frase, quante volte ci è capitato di camminare ed inciampare… Questa volta inciampare vuol dire pensare, conoscere il passato, mantenere viva la memoria, tenendo i piedi

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Data pubblicazione
22-02-2010 01:00:00
Sonata in do minore n 8 op. 13
Giancarlo Loffarelli
LUI, 70 anni circa, un professore in pensione. Ha insegnato storia della musica allUniversit ed stato un importante pianista. E separato dalla moglie, che non vede da molti anni, e ha una figlia, che non vede da quando aveva pochi mesi. Ora completamente solo, costretto su una sedia a rotelle. LEI, 30 anni circa, la badante che si occupa del professore. E scappata di casa a seguito di uno scontro con i genitori, una famiglia di modeste condizioni economiche, e ha una cultura molto limitata (avendo abbandonato presto la scuola), una cultura fatta esclusivamente di televisione. Il professore nella continua attesa che sua figlia venga a trovarlo; attesa peraltro accentuata da telefonate di lei che promette un suo imminente arrivo che, puntualmente, non si realizza. La ragazza in continuo scambio di SMS con il suo ragazzo con il quale ha un rapporto difficile. Fra i due emerge, progressivamente, un rapporto fatto di reciproca dipendenza; economica, certamente, ma anche affettiva: lui vede in lei la figlia da cui avrebbe voluto avere quelle cure, lei vede in lui quel padre da cui avrebbe voluto avere una guida e un insegnamento. Costretti a una convivenza cos continuata, la loro giornata trascorre in unaltalena di tenerezza, scontro, freddezza, rottura e riappacificazione. Lentamente, comprendiamo che il professore s costruito una vita immaginaria, fatta di successi professionali e familiari, che nasconde un totale fallimento in entrambi i campi: non ha mai insegnato allUniversit ma semplicemente in una scuola media, la sua carriera pianistica stata estremamente mediocre, poco pi che amatoriale, e con la figlia non ha avuto alcun rapporto, neppure telefonico, avendo egli inventato totalmente le telefonate di lei che annunciavano una sua visita. Nel contempo, comprendiamo che anche la ragazza ha descritto al professore una vita che quella che avrebbe voluto avere pi che quella da lei realmente vissuta: non lei che cerca di troncare il rapporto con il ragazzo degli SMS ma, al contrario, lei sta cercando, con cupa disperazione, di riagganciare un rapporto che laltro rifiuta. Il progressivo palesamento di due personalit sostanzialmente bugiarde, conduce lo spettatore ad alternare sui due protagonisti giudizi opposti, essendo pressoch impossibile determinare se il loro rapporto fondato su un reciproco, cinico sfruttamento o su una, bench paradossale, pietas. Queste reciproche bugie, infatti, non sono volgari menzogne per ingannare laltro ma patetici tentativi per creare a se stessi mondi paralleli rispetto a un mondo reale da cui entrambi vorrebbero fuggire. E, in ultima analisi, ci che appare sempre pi che questo reciproco mentirsi produce nei due effetti benefici: aiuta lui ad affrontare meglio gli ultimi anni della vita e lossessiva paura della morte; aiuta lei ad acquistare una maggiore coscienza di s e del suo futuro. Soltanto nel finale, il pubblico, che ha assistito a tutta la vicenda con lo sguardo pietoso di un dio che osserva dallalto meschinit piccole e grandi, e soltanto il pubblico, non i due protagonisti, intuir che la ragazza era realmente la figlia di lui, tanto desiderata, e il professore il padre, mai conosciuto, da cui lei, mentendo, aveva detto di essere fuggita. Ignari di questa verit, sempre in attesa di qualcuno (il padre per lei, la figlia per lui) che, invece, gi arrivato, i due personaggi continuano una coesistenza ossessivamente ritmata sui consueti gesti quotidiani. Il testo strutturato secondo la tipica composizione musicale della forma sonata, che sempre bitematica e tripartita: due temi (uno detto maschile e uno femminile) vengono esposti (prima parte), sviluppati (seconda parte) e infine ripresi (terza parte). In particolare, il testo segue la struttura della Sonata in do minore n 8 op. 13 di Ludwig van Beethoven, meglio conosciuta come Patetica, che pi volte suonata dal protagonista maschile del testo nel corso della vicenda rappresentata.
dramma
italiano
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si

Drammaturghi

  • Su di me di Giuseppe Manfridi

    14 novembre 2023. Una data che vale la pena di annotare. Non ho mai scritto di me prima d’ora per raccontarmi. Per commentarmi sì, è di certo accaduto, ma non per raccontarmi. Possibile? Più ci penso e più debbo confermarmi nella

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  • La composizione drammatica di Giuseppe Liotta

    A che punto sono arrivato, oggi 16 settembre 2022, nel mio lavoro di “drammaturgo”? In questo momento devo decidere se iniziare a scrivere un nuovo testo partendo da due eroi dell’Iliade la cui relazione mi inquieta già da un anno e non vede l’ora

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  • Speranza, rimozione e memoria di Franca De Angelis

    Si è sempre grati a chi ci chiede di fermarci qualche attimo a pensare a ciò che si fa, al perché lo si fa. Ringrazio quindi di cuore Marcello Isidori che mi ha chiesto questa breve autopresentazione; per quanto sappia di non avere una scrittura

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  • Più o meno, è andata così di Francesca Garolla

    La mia biografia, come tutte le biografie, sottolinea i successi ed elude del tutto ciò di cui non ho chiarezza. Quale è stato il momento esatto in cui ho fatto incontrare scrittura e teatro? Non lo so, e forse è per questo che non riesco a dirmi

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Drammaturgie del Teatro di figure di Alfonso Cipolla

  • Perché nasce un nuovo burattino? di Walter Broggini

    Una delle caratteristiche più vitali dei burattini italiani è la loro capacità di rigenerarsi continuamente e di rifondersi in nuovi personaggi. È una prerogativa strategica che ha radici antiche: ogni burattinaio deve potersi specchiare in un proprio

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  • Dizionarietto del teatro di figura di Gigio Brunello

    Gigio Brunello più che un burattinaio è un cult, anzi una fede. Chi lo scopre non può più farne a meno: lo segue, lo rinsegue, cerca di non perdere nessuna delle sue creazioni sapendo che sarà, più che sorpreso, calamitato da quel suo modo di

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Osservatorio teatro di Giorgio Taffon

  • Da Pirandello a oggi e a… domani…

    Quasi in balìa dello spirito piuttosto “malefico” del tempo attuale, per iniziare voglio mettere in relazione, sperabilmente come preziosi SPUNTI,  mie recenti esperienze di spettatore (e di studioso) ad alcune “idee di teatro” espresse dal nostro più grande

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Racconti e favole teatrali di Giorgio Taffon

  • Storie di una strana famiglia d’artisti 10

    Cari amici lettori, incrociando Shakespeare e Dante, nel concludere questi miei racconti, vi dirò di un fazzoletto “galeotto” che mi spinse inevitabilmente a sciogliere ogni nodo con la famiglia di Pietro ed Elena De Meis.

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  • Storie di una strana famiglia d’artisti 9

    Vengo convocato per la famosa cenetta dove i genitori di Elena avrebbero svelato i loro codici comunicativi in forma di simboli musicali. Arrivo con un mazzo di tulipani molto ben preparato, con nastrini iridescenti multicolori, sapendo da sempre che

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