Data pubblicazione
18-04-2011 02:00:00
Emorroidi
Salvino Lorefice
Uno scrittore di teatro di scarso successo si trova in vacanza a Parigi. Da questa vacanza vuole trarre spunto per scrivere una commedia immorta1e. Non riuscendovi, il protagonista è portato a discutere con la sua compagna le sue frustrazioni e attribuisce ai Grandi Registi dei Grandi Teatri Stabili le colpe del suo mancato successo e delle mancate messe in scena delle sue Opere. Di tanto in tanto, il protagonista fa delle riflessioni, a volte amare a volte divertenti, comunque tutte da verificare, sullo stato in cui versa (versava, nel 1987, anno di stesura del testo) il mondo teatrale italiano ( Compagnie, attori, registi, autori, Pubblico). Il commediografo proietta sui Grandi Registi ( che nel testo sono concentrati in due nomi: Hugo mac Gregor e Georgy von Stroller) le sue incapacità e ne scaturisce un livore tremendo, di potente coinvolgimento, che si riversa persino su Parigi, i suoi monumenti, la sua Amministrazione e i suoi abitanti. Questo livore è satiricamente e ferocemente simbolizzato dalle sofferenze procurate dalle emorroidi di cui il protagonista è affetto, sofferenze che vorrebbe trasferire sui Grandi Registi (i quali, benché siano indicati come personaggi, non compaiono in scena, ma vi aleggiano, continuamente evocati dal protagonista). Questo testo è fuori da ogni schema, ma ha delle potenzialità comiche, cabarettistiche, satiriche, ironiche e, per certi versi, tragiche. Un buon progetto di messa in scena dovrebbe completare l'opera.
commedia
italiano
1987
2
Da 61 a 90 minuti
1
1
1
1
no
si