Una giornata qualunque diviene paradigma di una vita qualsiasi consustanziata in banalità e gesti insignificanti.L'uomo senza qualità vaga per i non-luoghi postmoderni assediato da oggetti quotidiani e manufatti culturali, tramite i quali parla la collettività che li ha prodotti.Un dialogo a compartimenti stagni tra un Io frammentato, membro della massa solitaria e un alter ego della collettività rimossa che riesce ad esprimersi solo con l'autorevolezza della tecnologia