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Il testo s’ispira a un caso di omicidio dei genitori che, nei primi anni ’90, ebbe come protagonista il giovane Pietro Maso. Figlio di benestanti industriali della provincia veneta, il ragazzo tentò di sviare le indagini con una studiata messinscena del delitto, al fine di scagionarsi e potere così intascare la sua ricca parte di eredità.
Da questa vicenda efferata, è nata l’idea di uno spettacolo rivolto a raccontare quel mondo di gretto individualismo sfrenatamente edonista e superficiale, dove è considerato normale cercare scorciatoie per arrivare il prima possibile al maggior risultato con il minimo sforzo: costi quel che costi e togliendo di mezzo chi può porre ostacoli di natura ideale o di autentica condivisione umana.
Lavorando alla creazione teatrale, l’autore – e interprete protagonista – Maurizio Camilli ha distillato progressivamente le parole e la strutture espressive del testo, componendole sulla base delle suggestioni che scaturivano nel corso delle prove con Michela Lucenti, la quale ha dato così un contributo decisivo curando la messa in scena e la scrittura fisica dell’opera.
L’esito, dunque, è una drammaturgia consuntiva contraddistinta da un linguaggio in dialetto veneto di estrema comprensibilità e comunicativa, mischiato opportunamente a tratti in Italiano, con in più alcune indicazioni utili a restituire quei peculiari aspetti di fisicità espressi in scena. Al centro della quale, primeggia un giovane rampollo di una famiglia di industriali dell’alluminio, sospettato della morte del padre rimasto schiacciato sotto un muletto. Il figlio – unico erede del patrimonio aziendale – ha modi sfrontati ma brillanti, fin troppo schietti; eppure, sciorina una parlantina trascinante che conduce nella sua versione dei fatti e, soprattutto, nel suo sistema di valori dominato da ricchezza facile, bella vita indifferente agli altri e ignoranza senza futuro.
Alla fine, perciò, l’unica forma per esprimere veri sentimenti rischia di essere solo quella di un’algida violenza totalmente aliena da pietà e amore.

“Io mi chiedo se proprio quei figli che noi siamo tentati di definire come mostri non siano invece i figli più logici, più sinceri, più coerenti al sistema di cui noi stessi siamo protagonisti”.
David Maria Turoldo, riguardo al delitto di Pietro Maso

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Leggi la recensione allo spettacolo di Angela Villa

Maurizio Camilli nasce a Valdobbiadene (Tv) nel 1975. Nel 2000 si diploma All’Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine ed entra ne L’Impasto - Comunità Teatrale Nomade diretta Alessandro Berti e Michela Lucenti. Tre anni dopo è tra i fondatori di Balletto Civile: gruppo di performer – diretto da Michela Lucenti – impegnato in un’indagine sul linguaggio scenico totale, secondo una fusione originale di danza, canto e parola. Interprete di numerosi spettacoli di questo ensemble (di cui tuttora è una delle anime), nel 2005 debutta con la prima versione del suo monologo ’CCELERA! con cui vince il Premio “Tuttoteatro.com” Dante Cappelletti alle Arti Sceniche. Un altro prestigioso riconoscimento gli viene attribuito nel 2010 dall’ANCT-Associazione Nazionale dei Critici di Teatro per il suo spettacolo COL SOLE IN FRONTE; mentre, nel 2012, è la volta del Premio Cittàimpresa Fabbricatore di Idee: “per aver contribuito, attraverso la sua attività creativa, allo sviluppo economico, sociale e culturale dell’intero Paese”.

Presentazione a cura di Damiano Pignedoli

Per info su Maurizio Camilli e Balletto Civile, cfr. www.ballettocivile.org.
Gli spettacoli prossimi al debutto sono:

GENERALE!! O L’AZIONE DI UN FUCILE
spettacolo vincitore del Premio My Dream 2012 – Fondazione CRT
19/07/2012 al festival Teatro a Corte (www.teatroacorte.it)
28/07/2012 in versione site specific a VolterraTeatro (www.volterrateatro.it)
01/08/2012 al Castello di Malgrate (MS, www.lunaticafestival.com)

Tentativo #1 – BOLZANOPEOPLE/BALLETTO CIVILE (I)
23-24/07/2012 al festival Bolzano Danza (www.bolzanodanza.it/it)

IL CORPO DI GIULIETTA
25-28/07/2012 a VolterraTeatro (www.volterrateatro.it)

Si segnalano infine le coreografie e le interpretazioni per LA BOHÈME e CARMEN il 21 e il 22 luglio al Macerata Opera Festival (www.sferisterio.it)