Recensioni
Drammaturgia contemporanea in scena
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Napoli Teatro Festival Italia 2012. Anche quest’anno presenti. Non potevamo mancare, ovviamente. Mentre il Festival inizia con THE MAKROPULOS CASE, visto due giorni dopo dal debutto, abbiamo optato per una conoscenza ormai nota al Festival: Davide Iodice. L’estate napoletana, finalmente calda, si apre anche quest’anno con gli appuntamenti del Festival. Ci si rivede dopo un anno, ci si incontra,
- Scritto da Angela Villa
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Ci sono tre elementi in scena, illuminati da tre lampade, una lampada per ogni oggetto: a sinistra una culla bianca, al centro una sedia rovinata, a destra una tavola apparecchiata. Un uomo racconta quasi in modo epico, con enfasi, come se fosse un antico cantore, citando leggende e miti: “Cca na vota era tutta campagna”. Passato presente e futuro si mescolano nei ricordi, la culla diventa emblema delle nuove generazioni,
- Scritto da Damiano Pignedoli
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Un paio di assolvenze circolari di luce, e lo sguardo comincia ad aprirsi sullo studio del pittore Mark Rothko nella New York di fine anni ’50, in cui vive all’apice della fama. Di spalle al pubblico, sulla sinistra a ridosso della quarta parete, Ferdinando Bruni impersona l’artista che compare seduto in poltrona a contemplare un proprio dipinto posto al centro, verso il fondo, finché da dietro entrerà il suo nuovo assistente
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Si è chiusa, il giorno della Festa della Repubblica, la stagione ufficiale del Teatro Stabile di Genova, con l'ultimo spettacolo della diciassettesima edizione della “Rassegna di Drammaturgia Contemporanea”, una mise en espace che sotto un unico titolo raccoglie tre atti unici dell'americano Ethan Coen, noto soprattutto per le opere cinematografiche a due mani con il fratello Joel, tre brevi drammaturgie con lo sguardo rivolto
- Scritto da Valeria Merola
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Vorrebbero riscattare una vita di frustrazioni e di mediocrità, ma soprattutto vorrebbero riuscire a non doversi piegare alle umiliazioni di tutti i giorni, i protagonisti di “Di notte che non c’è nessuno”, la pièce scritta e diretta da Luca De Bei. In scena al Teatro Lo Spazio di Roma dal 9 al 27 maggio, questo nuovo lavoro del drammaturgo padovano (ma napoletano di formazione) è il completamento ideale del precedente
- Scritto da Marco Togna
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Tre ragazzini violentano una loro compagna di classe. Lo fanno a turno, nella palestra della scuola, in un orario che sanno di non essere disturbati. Due volte: prima un giorno, poi di nuovo qualche giorno dopo. Con i cellulari filmano pure lo stupro, come fosse un divertimento. Una violenza terribile: questo è l’antefatto. “La palestra ore 18”, testo aspro e tagliente di Giorgio Scianna, autore di fortunati romanzi,