Euna serata afosa. Una donna sulla cinquantina, attraente, ma distrutta dal dolore si lamenta nellappartamento di fronte a una giovane coppia. La, in sottoveste, osserva con un binocolo ogni mossa della vicina. Al, il suo uomo, si aggira per casa in boxer e canottiera brontolando alla ricerca di cibo. Ogni tanto anche lui sbircia annoiato dalla finestra. La situazione non chiara ma dai lamenti sembra che la donna soffra molto. Forse sta per morire. I due la osservano come seduti di fronte alla televisione. Sgranocchiano cibo, si scambiano affettuosit, organizzano la loro giornata, parlano dei piccoli inconvenienti del quotidiano. Assistono in diretta a quella che simmaginano sia unagonia con lo stesso distratto coinvolgimento che provano di fronte alle disgrazie viste al telegiornale. La donna alterna momenti di disperazione ad altri di iper attivit in cui sembra non soffrire di alcun male. Anzi, mangia con appetito, fuma, chiacchiera con qualcuno che probabilmente nellaltra stanza, a volte ride, poi senza motivo apparente precipita nella sofferenza. Al e La sono come due animali, senza consapevolezza del dolore e del mondo. Osservano, credono di vedere, di sapere quello che avviene al di l di quella finestra, ma per quanto guardino non riescono a cogliere il senso della realt.